#013 - Più degli uccelli e dei gigli - Matteo 6:25-34




“Guardate gli uccelli del cielo” (Matteo 6:26), ha detto Gesù. “Considerate come crescono i gigli della campagna” (Matteo 6:28). Hai già visto un uccellino preoccupato per le sue azioni alle operazioni di borsa o un giglio in dubbio su cosa dovrebbe indossare? Dio si prende cura di loro, nonostante non siano stati creati a immagine e somiglianza di Dio, come noi.

Questo significa, quindi, che possiamo vivere liberi da impegni come vivono gli uccelli, ed essere inconseguenti come lo sono i gigli? No. I paragoni si fermano qui. Tanto i gigli quanto gli uccelli vivono solo per mangiare, per bere e per moltiplicarsi. E tu, per che cosa vivi?

Per mangiare, per bere e per fare sesso? Tu vali più degli uccelli e più dei gigli, ed io veramente non credo che Gesù sia venuto a morire in questo mondo per passeri e per bromelie, per quanto siano creazioni di Dio. Gesù è venuto a morire per me e per te.

Naturalmente noi abbiamo bisogno di lavorare per avere qualcosa da mangiare, da bere e da indossare. Fin dalla caduta di Adamo tutta la terra e la creazione sono diventate una rovina che fa pena, e finché Dio non rimetterà in ordine tutto ciò, mangeremo il pane col sudore del nostro volto (Genesi 3:19).

Ah! Ora dirai che sono arrivato al problema chiave, ossia, che è grazie al tuo impegno che riesci ad ottenere ciò che hai, a provvedere alle necessità della tua famiglia e a pagare il conto del tuo cellulare. Sarà proprio così?

Se Dio ti avesse fatto nascere nel deserto della Namibia, non saresti quello che sei oggi, e non avresti ciò che hai. Perciò, è bene iniziare a riconoscere che, sebbene Dio non sia visto sul palcoscenico della tua vita, lui agisce dietro le quinte. E, in fin dei conti, lui è il proprietario del teatro, il regista dello spettacolo e chi ha il potere di abbassare il sipario quando lo desidera.

“Questo non è giusto!”, dirai. “Io voglio dirigere la mia vita, io voglio decidere chi sono e cosa sarò, e sono soltanto io che potrò dire quando dovrò lasciare la scena”. Sì, tu vuoi tutto questo, ma per Dio il posto è già stato occupato. E c’è di più: tu non sei un’isola, e la tua vita finisce per influenzare la vita di molti miliardi di persone del pianeta.

Non ci credi? Se, per esempio, quel cinese che non conosci nemmeno, avrà fatto qualche sciocchezza al momento del montaggio del cellulare che hai lì con te, esso potrebbe fallire quando più ne avrai bisogno. Allora, abituati all’idea di avere bisogno di un direttore generale. Sì, noi abbiamo bisogno di Dio.

Il punto qui però è la preoccupazione per i bisogni di base. Se non hai ancora creduto in Gesù per avere la tua salvezza garantita, inizia da questa preoccupazione, perché non c'è un bisogno di base più importante che assicurare il tuo destino eterno, il tuo futuro. E che futuro!

Gesù ti dice di cercare prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte le altre cose ti saranno sopraggiunte (Matteo 6:33). Quale posto occupa Gesù nella tua lista di priorità? Non è il primo? Allora sì, in questo caso, farai meglio a preoccuparti.

Nei prossimi 3 minuti imparerai cosa è importante giudicare.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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