tag:blogger.com,1999:blog-20958122270705958432024-03-17T20:01:29.040-07:00Il Vangelo in 3 MinutiUnknownnoreply@blogger.comBlogger298125tag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-18670653822477959242024-03-11T15:02:00.000-07:002024-03-11T15:02:33.367-07:00#298 – Il primo – Giovanni 20:3-10<p style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Pietro
e Giovanni vengono colti di sorpresa. Maria Maddalena, angosciata e
ansimante, arriva dal sepolcro di Gesù
dando loro la notizia: il corpo è scomparso. La grande pietra era stata
rimossa e la tomba era vuota! Allora tutti e due gli apostoli corrono a
scoprire cosa sia successo.</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Giovanni
è il primo ad arrivare, però non entra nella grotta scavata nella
roccia. Sbircia dentro, notando i panni di lino che erano stati
arrotolati intorno al corpo di Gesù. Poi
arriva Pietro, entra, riconosce le bende e pure il fazzoletto che era
stato messo sul volto del Signore. Contrariamente a quanto narra la
leggenda della Sacra Sindone, il suo corpo era stato sepolto avvolto in
fasce di lino, secondo l’usanza del tempo.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Qualche capitolo prima abbiamo visto la storia della risurrezione di Lazzaro, quando Gesù “<i>gridò
a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Allora il morto uscì, con le mani
e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio.
Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».</i>” (Giovanni 11:43-44).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lazzaro,
con le mani e i piedi legati da queste bende fatte di tessuto, non era
stato capace di liberarsene, anche dopo essere tornato in vita. Aveva
avuto
bisogno dell’aiuto di altre persone. Se Gesù fosse stato risuscitato
allo stesso modo di Lazzaro, chi l’avrebbe mai aiutato a sciogliere tali
fasce? A meno che la risurrezione di Gesù non sia stata diversa. E così
è stato.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lazzaro
è risuscitato, tuttavia morirebbe di nuovo più avanti. Il suo corpo era
lo stesso, solo che guarito e rianimato, ma ancora soggetto a malattie,
morte
e degenerazione. “<i>Ma ora Cristo è risuscitato da' morti; egli è stato fatto le primizie</i>”
della nuova creazione, prototipo di coloro che attendono la
risurrezione in un corpo di carne ed ossa, però celeste (1 Corinzi
15:20). Un corpo differente.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E
talmente distinto che riusciva ad uscire da quel groviglio di panni di
lino senza srotolarli né strapparli. Un corpo così sorprendente al punto
da comparire
in mezzo ai discepoli in una stanza con porte e finestre chiuse.
Eppure, allo stesso tempo così reale che davanti a loro ha mangiato del
pesce e del miele. Non era un corpo etereo, uno spirito o un fantasma.
Era Gesù stesso, corpo, anima e spirito.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dopo che Pietro era già dentro al sepolcro, ci entra anche Giovanni, e qui si legge che “<i>vide e credette</i>”(Giovanni
20:8). Cioè? A cosa ha creduto? Lì
non c’era niente o nessuno in cui credere, a parte una tomba vuota e
dei panni di stoffa! Appunto. Giovanni ha creduto nell’invisibile, ed è
dell’invisibile che si occupa la fede. Crediamo in qualcuno che non
possiamo vedere, in Gesù, il quale è morto per
la nostra salvezza ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione
(Romani 4:25).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ora Giovanni comprende passaggi come il Salmo 16: “<i>Perciò
il mio cuore
si rallegra, e la mia lingua festeggia; anzi pur la mia carne abiterà
in sicurtà. Perciocché tu non lascerai l'anima mia nel sepolcro, e non
permetterai che il tuo Santo senta la corruzione della fossa.</i>” (Salmo
16:9-10). Quante volte Gesù aveva parlato della sua morte e
resurrezione, non essendo capito dai discepoli? Quante volte hai
ascoltato la stessa storia e non l’hai ancora capita?</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<div class="elementToProof"><span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Maria Maddalena sente qualcuno che la chiama per nome.</span></span></div><div class="elementToProof"><span style="background-color: white; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-68796900096737835522024-02-07T04:41:00.000-08:002024-02-07T04:41:04.553-08:00#297 – Maria di Magdala – Giovanni 20:1-2<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">È
l’alba del primo giorno della settimana e Maria Maddalena è già davanti
al sepolcro. La morte di Gesù le ha lasciato un’impressione amara, così
come alle altre donne che, ai piedi
della croce, avevano seguito tutto quanto era accaduto. Gesù è morto, e
con lui muoiono le speranze di un futuro luminoso per Israele.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Lei
ci arriva mentre è ancora buio. Il Vangelo di Luca menziona anche altre
donne dirette al sepolcro in quel giorno; tuttavia, l’evangelista
Giovanni nomina solo Maria Maddalena.
Forse perché è giunta per prima, oppure perché il racconto è in linea
con il carattere di questo Vangelo di Giovanni.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Giovanni
è il discepolo amato, quello che aveva l’intimità necessaria per
appoggiarsi sul petto di Gesù. Infatti, in questo vangelo, il Signore
viene mostrato come il Dio accessibile
all’uomo, come colui che è uscito dalla gloria per salvare il
peccatore. “<i>Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre,
è colui che lo ha fatto conoscere.</i>” (Giovanni 1:18).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Intorno
a millecinquecento anni prima Mosè era salito sul monte Sinai, che
fumava come una gigantesca fornace, per incontrare Dio e per ricevere le
tavole della Legge. E, in quell’occasione,
chiunque avesse toccato tale monte sarebbe stato messo a morte. La
terra tremava forte e una fitta nuvola scendeva sul luogo. Mentre tuoni e
lampi squarciavano il cielo, un suono assordante terrorizzava il popolo
d’Israele, il quale aspettava nella pianura.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ed è stato in questo scenario terrificante che Dio ha presentato al popolo lo standard che loro non avrebbero mai raggiunto. “<i>Noi
faremo tutto ciò che l'Eterno ha detto</i>” (Esodo
19:8), avevano risposto tutti, nel loro orgoglio e arroganza di cuore.
Per circa millecinquecento anni gli ebrei hanno fatto
finta di osservare i comandamenti di Dio, i quali servivano soltanto a
evidenziare che erano al di fuori degli standard divini. Non che la
Legge di Dio sia cattiva, no, anzi, essa è perfetta. Il problema sta
nell’uomo.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ma tutto è cambiato con la venuta del Salvatore: “<i>Poiché la legge è
stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo.</i>” (Giovanni
1:17). Grazia e verità sono i tratti distintivi della presente
dispensazione
(Efesini 3:2). In Gesù, Dio si lascia toccare. Colui che è divino al
100%, è pure diventato Uomo al 100%. Due nature in uno stesso Essere: il
mistero dell’incarnazione.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Maria
Maddalena, però, ancora non lo sa. Per lei Gesù è il Messia promesso,
colui che avrebbe riportato in Israele la gloria del regno di Salomone,
inaugurando un’era di pace e prosperità.
Invece, in quel momento, il suo Signore è morto, trovandosi in un
sepolcro, sigillato e chiuso da una grossa pietra. Ma, aspetta! La
pietra non è più al suo posto! Qualcuno ha violato la sua tomba! Allora
lei corre incontro a Pietro e a Giovanni, lanciando
l’allarme: “<i>Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano messo.</i>” (Giovanni
20:2).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti incontrerai la prima persona che crederà senza vedere.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-61724997667738380402024-01-22T03:13:00.000-08:002024-01-22T03:13:41.708-08:00#296 – Il fine carriera – Giovanni 19:38-42<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Il
capitolo 19 del Vangelo di Giovanni si conclude con la fine della
carriera di tre persone: Gesù, Giuseppe d’Arimatea
e Nicodemo. Gesù termina qua la sua carriera, avendo compiuto l’opera
che il Padre gli aveva affidato, ossia di morire come un sacrificio al
posto del peccatore. Ma ben presto sarebbe stato risuscitato, salendo
poi al cielo, dove permane fino ad oggi.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Durante
il processo e la morte di Gesù, gli apostoli hanno evitato qualunque
associazione con il condannato. Pietro, in effetti, ha addirittura
negato di conoscerlo. Eppure, sarà in
questi momenti che vedremo uscire di scena coloro che si vantavano
della propria fedeltà, ed apparire al loro posto le persone più
improbabili. È quanto accade a questi due uomini: Giuseppe d’Arimatea e
Nicodemo.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tutti
e due avevano una carriera di successo come uomini pubblici e membri
del sinedrio, cioè il potere legislativo d’Israele. Erano quelli che
oggigiorno chiameremmo senatori; inoltre,
Nicodemo apparteneva alla setta dei farisei, i capi religiosi che
perseguitavano Gesù.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Prima
Nicodemo compare nel capitolo 3 di questo vangelo, parlando con Gesù di
notte, come se temesse di essere visto in sua compagnia. Nel capitolo 7
diventa un po’ più audace, difendendo
Gesù davanti agli altri senatori e farisei. E adesso lo incontriamo con
Giuseppe d’Arimatea, mentre chiede a Pilato di liberare il corpo di
Gesù. Chi altro potrebbe farlo? I pescatori Pietro, Giacomo e Giovanni?
No, Pilato non avrebbe mai ricevuto, in sua
presenza, qualcuno che non fosse del suo livello sociale. Sì, Dio li
aveva preparati per questa occasione.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Entrambi
erano stati segretamente discepoli di Gesù, è vero, però questo finisce
qui. D’ora in poi tutti sapranno che loro sono così dediti a Gesù da
non avere più nessuna importanza
il fatto di dover seppellire la propria carriera insieme a tale
cadavere. E infatti, in seguito, saranno respinti e perseguitati tanto
quanto qualsiasi altro cristiano.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Giuseppe
gli offre la sua propria tomba. Nicodemo gli porta più di trenta chili
di unguenti aromatici. E congiuntamente i due uomini li applicano sul
corpo di Gesù, mentre lo avvolgono
in panni di lino. La Legge dei giudei considerava immondi coloro che si
prendevano cura dei cadaveri; tuttavia, Giuseppe e Nicodemo non badano
affatto a questo.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Così
pure l’apostolo Paolo, un altro nobile fariseo, un giorno aveva detto
addio alla sua carriera, considerando come spazzatura l’intero suo
bagaglio sociale e culturale quando l’ha
paragonato al privilegio di conoscere Cristo (Filippesi 3). Ora, in
cielo, Paolo, Giuseppe e Nicodemo non hanno dubbi: ne è valsa la pena
assumere pubblicamente la loro fede in Gesù. Il mondo non era degno di
tali uomini e continua ad essere indegno di tutti
quelli che prendono posizione per Gesù, a volte a costo della carriera,
della famiglia e degli amici, o anche di una relazione affettiva.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Come
compito a casa, prova a leggere il capitolo 11 della lettera agli
Ebrei, per conoscere alcuni dei milioni di esseri umani che hanno fatto
lo stesso, prima ancora che Gesù venisse
al mondo. E nei prossimi 3 minuti Maria Maddalena avrà una sorpresa.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-73181670740307307002024-01-01T09:22:00.000-08:002024-01-01T09:35:18.755-08:00#295 – Un Dio propizio – Levitico 16<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">La
tua nuova vita comincia con l’acqua: l’acqua della Parola di Dio. Così è
successo, in figura, anche alla festa di nozze
a Cana di Galilea, quando Gesù ha ordinato ai servi di riempire
d’acqua, fino all’orlo, le giare di pietra. Poi ha trasformato l’acqua
in vino. In effetti, vediamo che prima arriva la Parola, in seguito la
vita e la gioia.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Tutti
coloro che sono stati salvati da Cristo, di ogni epoca, un giorno
sapranno che la loro salvezza è stata possibile
solo grazie al sangue e all’acqua che sono usciti dal costato ferito di
Gesù. Il loro valore e la loro efficacia sono eterni, e soddisfano le
sante esigenze di Dio, tanto per quelli che sono vissuti prima quanto
dopo la croce. Nell’Antico Testamento Dio aveva
già segnalato che la salvezza sarebbe avvenuta proprio così: attraverso
il sangue e l’acqua.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Se
leggerai il capitolo 8 di Levitico, vedrai che la consacrazione dei
sacerdoti cominciava con l’acqua della purificazione,
con cui erano lavati. Soltanto dopo c’era il sangue del sacrificio.
Acqua e sangue, rappresentando rispettivamente la Parola di Dio, la
quale purifica, e il sangue di Cristo, il quale ci permette di
avvicinarci a Dio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Infatti,
in Levitico 16, si confermerà questo medesimo ordine: acqua e poi
sangue per il sacrificio. Innanzitutto, il sacerdote
doveva lavarsi il corpo nell’acqua, prima ancora di indossare le sue
vesti di lino. Quindi, un torello era offerto come sacrificio per fare
la propiziazione per il sacerdote stesso e per la sua famiglia.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Per comprendere il termine “<i class="ContentPasted0">propiziazione</i>”
in modo semplice, dovresti pensare a questa parola
come se Dio fosse propizio, cioè favorevole nei tuoi confronti,
permettendoti di entrare alla sua presenza senza essere consumato,
poiché qualcuno ha già dato la propria vita al posto tuo. E quando
troverai il vocabolo “<i class="ContentPasted0">espiazione</i>”,
potrai collegarlo all’espressione “<i class="ContentPasted0">capro espiatorio</i>”,
che popolarmente viene intesa come qualcuno che si prende la colpa ed è
punito in sostituzione del colpevole. Infine, la parola “<i class="ContentPasted0">cospargere</i>” significa,
in essenza, “<i class="ContentPasted0">spruzzare</i>” un liquido, in questo caso del sangue con le dita.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Perciò,
in tale capitolo, compaiono due capri: l’uno che serve da espiazione
per il peccato, e l’altro da capro emissario.
L’uno era ucciso, l’altro rilasciato nel deserto. Ma prima di
liberarlo, il sacerdote posava le sue mani sulla testa del capro e
confessava i suoi peccati e quelli del popolo. Allora, finalmente, il
capro era cacciato nel deserto per portare via i peccati.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Te
ne sei accorto che questi sacrifici prefiguravano il sacrificio di
Cristo, compiuto un’unica volta per togliere i peccati?
Gesù è morto sia per assumere la nostra colpa, sia per portare via i
nostri peccati, perché non fossero mai più riportati indietro. Il sangue
del giovenco morto veniva portato all’interno del tabernacolo e lì
cosparso o spruzzato sul coperchio dell’arca dell’alleanza.
E come si chiamava questo coperchio? Sì, propiziatorio. Il sangue
veniva messo davanti a Dio affinché si ricordasse di essere propizio al
peccatore, giacché qualcuno aveva già dato la vita al suo posto.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Dopo aver saputo che Dio aveva già indicato un sostituto per te molto tempo fa, ossia Gesù, come osi voler meritare la
tua salvezza con le buone opere o con i tuoi sacrifici? Davvero non l’hai ancora capito?</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" face="Arial, sans-serif" lang="IT" style="font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-24297092619541882742023-12-12T02:53:00.000-08:002023-12-12T02:53:30.695-08:00#294 – Carne o spirito – Giovanni 19:31-37<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Negli
ultimi 3 minuti abbiamo visto che la salvezza ha origine in Dio, e non
nell’uomo. È Dio colui che purifica, trasforma e dona lo Spirito Santo. E
tutto ciò grazie al sangue e
all’acqua usciti dal corpo morto di Gesù. Ora, osserva quello che Gesù
dice a Nicodemo nel capitolo 3 del Vangelo di Giovanni:</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“<i>In
verità, in verità ti dico che, se uno non è nato di nuovo, non può
vedere il regno di Dio… se uno non è nato d'acqua e di Spirito… ciò che
è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito</i>” (Giovanni 3:3-6). Poiché
tutto nella vita inizia con una nascita, così anche la nuova vita che hai in Cristo: “<i>Dovete nascere di nuovo.</i>” (Giovanni 3:7).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Se
hai seguito gli ultimi 3 minuti, avrai notato che prima arriva l’acqua
della purificazione e, soltanto dopo, Dio dà un nuovo cuore e una nuova
natura, la
quale è celeste. Intanto la carne resta la stessa, incapace di
migliorare. “<i>Ciò che è nato dalla carne è carne</i>”, afferma Gesù, però “<i>ciò che è nato dallo Spirito è spirito</i>”.
Allora comincerai a convivere con due nature diverse: quella vecchia,
appunto incapace di migliorare giacché totalmente rovinata, e quella
nuova, altrettanto incapace di migliorare perché venuta da Dio, quindi
perfetta.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Se
non manterrai mortificata la vecchia natura, considerandosi che la
croce le ha posto fine (Galati 5:24), continuerai ad avere cattivi
pensieri e il desiderio
di peccare. E per non dare occasione alla vecchia natura, sarà
necessario camminare nello Spirito, che è la forza trainante della nuova
natura. Proseguirai in questo modo fino al giorno della risurrezione,
quando finalmente potrai vivere in un corpo simile
a quello di Gesù.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tuttavia, di quale acqua Gesù sta parlando a Nicodemo, mentre usa le parole “<i>nato da acqua</i>”?
Sicuramente non si riferisce al battesimo, il quale simboleggia
la morte e non la vita. Sì, allude all’acqua della purificazione, come
quella che è uscita dal costato ferito del Signore. In Efesini 5:26-27
troviamo che Gesù ha dato se stesso per la Chiesa, “<i>per santificarla,
avendola purificata col lavacro dell'acqua
per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé
gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa
ed irreprensibile.</i>”.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dunque,
non c’è dubbio che l’acqua che ti lava e ti purifica, applicata dallo
Spirito Santo alla tua anima, sia la Parola di Dio. Inoltre, essa ti
rigenera,
preparandoti alla vita nuova: “<i>Perché siete stati rigenerati non da
un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio
vivente e che dura in eterno.</i>” (1 Pietro 1:23).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ebrei 10:22 ci ricorda l’accesso del credente alla presenza di Dio, senza essere giudicato o consumato dalla sua santità: “<i>Accostiamoci con cuore sincero,
in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.</i>”. Bene, adesso sai già cos’è l’acqua pura. E che invece vuol dire “<i>cuori aspersi</i>”? Lo vedremo nei prossimi 3 minuti.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-58982130158569350172023-12-08T06:10:00.000-08:002023-12-08T06:10:28.837-08:00#293 - Dio purifica, trasforma e dona lo Spirito - Ezechiele 36:23-33<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Se
leggerai il capitolo 36 del libro di Ezechiele, versetti da 23 a 33,
potrai conoscere la promessa di salvezza
per Israele. Lì troviamo il modo in cui Dio salva, il quale è identico
anche per te e per me. Si nota pure che tutto è compiuto da Dio stesso.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Prima si verifica il riconoscimento del peccato e Dio entra in scena, separando colui che vuole salvare. Il passaggio
dice: “<i>Vi prenderò dalle nazioni</i>”, le quali hanno profanato il santo nome di Dio. E il versetto 25 ci aggiunge: “<i>Spanderò quindi su di voi
acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità</i>”.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Inoltre, Dio continua: “<i>Vi
darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito
nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un
cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare
nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei
decreti… voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro
Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità</i>” (Ezechiele 36:26-29).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Come si può vedere, ogni cosa è opera esclusivamente di Dio, non dell’uomo. L’essere
umano riceve da Dio una nuova prospettiva, nuovi sentimenti, nuovi desideri. E non finisce qui: “<i>Allora
vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che
non erano buone e diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi per le
vostre iniquità
e le vostre abominazioni… nel giorno in cui vi purificherò da tutte le
vostre iniquità…</i>” (Ezechiele 36:31-33).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Dunque, attenzione all’ordine: Dio purifica - “<i>Spanderò quindi su di voi acqua pura</i>”
-; Dio trasforma - “<i>Vi darò un cuore di carne</i>” -; e Dio dà lo Spirito Santo - “<i>Metterò dentro di voi il mio Spirito</i>”. Allora sì, la tua vita cambierà e inizierai a pensare e ad agire come qualcuno della famiglia di Dio: Io “<i>vi farò camminare
nei miei statuti… voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio</i>”. Comincerai a provare disgusto per il peccato: “<i>Diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi… nel giorno in cui vi purificherò…</i>”.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Poi Dio ci spiega perché si comporta così: “<i>Non per riguardo a voi, io agisco - dice
il Signore Dio - sappiatelo bene.</i>” (Ezechiele 36:32). Infatti,
tutto quanto opera in te è in virtù della sua propria gloria, ed è
appunto su questo che si basa la tua sicurezza. Dio ti salva per la sua
reputazione, non per chi sei. Tu ed io siamo peccatori
e ci meritiamo soltanto la condanna eterna a causa dei nostri peccati.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">A
tal punto, dopo averti salvato, Dio non ti perderà per nulla.
Ricordati: è in gioco
la sua reputazione! Nessuno potrà strapparti dalle mani di Dio: né il
diavolo, né i tuoi peccati, né te stesso. E Gesù lo conferma: “<i>Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più
grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno.</i>” Giovanni 10:28-30).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Beh,
lo capirai meglio nei prossimi 3 minuti, quando scoprirai che la tua
salvezza viene realizzata dall’alto verso il basso, cioè dal cielo alla
terra: da
Dio a te. </span></p>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-21953087656020445622023-12-01T04:19:00.000-08:002023-12-01T04:19:42.082-08:00#292 – Il fianco ferito - Giovanni 19:31-37<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Nonostante
stiano per uccidere un innocente, i giudei cercano di farlo rispettando
la loro propria versione della Legge di Mosè. Decidono di togliere i
corpi dalla croce per evitare
che rimangano lì il sabato. Tuttavia, in Deuteronomio 21, la Legge
stabiliva che chiunque fosse morto appeso al legno, avrebbe dovuto
essere sepolto lo stesso giorno, indipendentemente dal fatto che fosse
sabato o meno.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Così,
provvedono ad accelerare la morte dei condannati, ma ciò non avverrà
con un colpo di grazia alla testa: le loro gambe vengono fracassate. Due
o tre colpi di mazza schiacciano
le loro ossa, impedendo loro di reggersi in piedi. Sostenuti soltanto
per le braccia, e incapaci di respirare, inizia una nuova agonia: la
morte per asfissia.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le
ossa di Gesù, però, non sono state rotte, perché era già morto. Quindi,
i giudei se ne sono resi conto del significato di tale fatto? Quando
Dio ha istituito la Pasqua, dopo aver
liberato gli israeliti dall’Egitto, ha ordinato che nessun osso
dell’agnello sacrificato fosse spezzato. E qui, appunto, Gesù viene
sacrificato con tutte le sue ossa intatte.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Per
assicurarsi che Gesù fosse morto, il soldato conficca una lancia nel
suo cadavere: sangue e acqua fuoriescono dalla ferita. Se sei già sicuro
di essere pronto per incontrare Dio,
e questo non per i tuoi propri meriti, sappi che sono l’acqua e il
sangue di un corpo morto a darti questo privilegio.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nel
Salmo 51, il re Davide prende coscienza del suo peccato - l’adulterio e
la morte del marito tradito – riconoscendosi sporco e incapace di
cancellare le sue trasgressioni:</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">“<i>Abbi
pietà di me, o Dio, secondo la tua benignità; per la tua grande
compassione cancella i miei misfatti. Lavami completamente dalla mia
iniquità e purificami dal mio peccato. Poiché riconosco i miei misfatti,
e il mio peccato mi sta sempre davanti. Ho peccato contro di te, contro
te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi
tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando
giudichi. Ecco, io sono stato formato nell'iniquità, e mia madre mi ha
concepito nel peccato. Ma a te piace la verità che risiede nell'intimo, e
m'insegni la sapienza nel segreto del cuore. Purificami
con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. Fammi
sentire gioia e allegrezza; fa' che le ossa che hai spezzato
festeggino. Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le
mie iniquità. O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova
dentro di me uno spirito saldo.</i>” (Salmo 51:1-10).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Se
vuoi vivere eternamente in cielo, dovrai riconoscere la perdizione che
esiste dentro di te: il peccato che ti corrode. Gesù ha detto che non
era venuto “<i>a
chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori</i>” (Luca 5:32). Ti consideri giusto? Allora non contare sulla salvezza che Gesù ci offre. Ti riconosci peccatore? Allora
è per te che Gesù è morto.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ma cosa significano il sangue e l’acqua che sono usciti dal corpo di Gesù? Guarda i prossimi 3 minuti… e anche gli altri.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></p>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-81720069064034469052023-11-24T04:42:00.000-08:002023-11-24T04:43:08.798-08:00#291 - Morire - Giovanni 19:30<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Il
verbo morire, nel senso della morte di Gesù, dovrebbe essere
considerato un verbo difettivo, come, ad esempio, lo sono i verbi
addirsi, fervere o prudere: non potrai mai coniugarli
alla prima persona, giacché mancano di alcune persone verbali. Così,
nonostante siamo capaci di coniugare il verbo morire alla prima persona,
in pratica non siamo in grado di morire. Mi spiego meglio.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una
persona può morire a causa di una malattia, di un incidente o di
un’azione criminale. Può anche togliersi la vita, diventando un omicida
di se stesso, tuttavia non potrà semplicemente
morire. Nessuno è atto a fermare il proprio cuore o a disattivare le
proprie funzioni cerebrali. Nessuno ha la capacità di rendere il proprio
spirito, restituendolo a Dio, tranne Gesù.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nel
capitolo 10 di questo Vangelo di Giovanni, il Signore ci rivela di
avere un potere sovrumano: quello di dare la propria vita. Infatti,
dichiara: “<i>Per
questo mi ama il Padre, perché io depongo la mia vita per prenderla di
nuovo. Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere
di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo è il comando
</i>[o il potere]<i> che ho ricevuto dal Padre mio.</i>”. Sì, i giudei avevano capito molto bene cosa intendesse dire, poiché molti di loro affermavano: “<i>Egli
ha un demone ed è fuori di sé.</i>” (Giovanni 10:17-20).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Gesù
aveva sia il potere di deporre la sua vita – di morire effettivamente
in prima persona – sia quello di risuscitare. Di questo primo potere il
Signore si avvale sulla croce, eppure
non risorge da se stesso dal sepolcro. Sarà Dio a farlo, riconoscendo
così che il suo sacrificio ha di fatto adempiuto ogni giustizia. Perché
Gesù vive, chi crede in lui può avere la certezza, non solo di essere
già stato giudicato in Cristo, ma di avere in
lui la garanzia della risurrezione.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ovviamente tutto ciò è possibile soltanto attraverso la fede, la quale “<i>è
certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono.</i>”. Non sei salvato tramite la ragione, ma per aver toccato l’invisibile. “<i>Per fede
</i>[e non per scienza]<i> intendiamo che l'universo è stato formato per
mezzo della parola di Dio, sì che le cose che si vedono non vennero
all'esistenza da cose apparenti…</i>
<i>Per fede Noè, avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano </i>[la pioggia e il diluvio]<i>,
e mosso da santo timore, preparò per la salvezza della sua famiglia
l'arca… Per fede Abraamo, quando fu chiamato, ubbidì per andarsene verso
il luogo
che doveva ricevere in eredità; e partì non sapendo dove andava… Ora
senza fede è impossibile piacergli, perché chi si accosta a Dio deve
credere che egli è, e che egli è il rimuneratore di quelli che lo
cercano.</i>”
(Ebrei 11).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Adesso
lo sai già: se vuoi ricevere il perdono dei tuoi peccati e se vuoi che
il tuo debito verso Dio venga saldato, senza dover affrontare il
giudizio finale, dovrai credere in Gesù,
cioè, dovrai esercitare fede in lui e nella sua Parola. Non c’è proprio
un altro modo. E questo è l’unico che dà a Dio, e non a te, tutto il
merito della tua salvezza.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti, sangue ed acqua usciranno dal corpo di Gesù.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span face="Arial, sans-serif" style="font-size: 10pt;"><br /></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-16629598529781158382023-11-15T04:04:00.000-08:002023-11-15T04:04:28.469-08:00#290 - “È compiuto” - Giovanni 19:30<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Queste sono state le ultime parole di Gesù sulla croce: “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">È compiuto</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”. E il testo continua: “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">E,
chinato il capo, rese lo spirito.</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">” </span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">(Giovanni 19:30). È molto importante comprendere la singolarità di queste due frasi, “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">è compiuto</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">” e “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">rese lo spirito</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”,
giacché sono cose che non si potranno mai dire di alcun uomo, soltanto di Gesù.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il senso di “<i>è compiuto</i>”
è quello di un qualcosa già risolto, essendo la stessa parola greca
usata per indicare un debito saldato. Insomma, il Signore sta
dichiarando che è
tutto finito, che il debito è stato estinto, mettendo fine alla
questione. Più nessuno potrà richiedere un debito ormai pagato, e
nessuno potrà condannare un ex detenuto che ha già scontato tutta la sua
pena.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ma
quale debito avrebbe avuto Gesù da dover pagarlo sulla croce? E che
pena di morte era questa che ha adempiuto
pienamente? Sì, il mio debito e la mia pena. Morendo sulla croce, colui
che non aveva peccato, che non ha mai peccato e che era incapace di
peccare, è stato fatto peccato al posto mio. Proprio lì, i miei peccati
sono stati messi su di lui, e Dio l’ha giudicato
come se stesse giudicando me.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Se
io dovessi incontrare Dio, senza aver creduto in Cristo, sicuramente la
mia destinazione finale sarebbe lo
stagno di fuoco: una condanna eterna di dolore e stridore di denti. E
io stesso non avrei potuto far niente per alleviare tale situazione,
poiché si tratta di un’esigenza giudiziaria. Il buon comportamento di un
criminale durante la sua vita intera non diminuisce
la gravità del suo crimine, e dovrà essere senz’altro giudicato.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Io,
un peccatore perduto, potrei essere salvato solo se qualcuno, senza
alcuna macchia di peccato, assumesse la
mia colpa e prendesse il mio posto nel giudizio. Questo è quanto ha
fatto il Salvatore, in caso contrario neppure un’unica persona avrebbe
mai potuto essere perdonata e salvata eternamente. Ecco perché posso
avere la certezza che tutti i miei peccati sono
già stati giudicati: Gesù li ha presi su di sé quando ancora nemmeno
esistevo.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Il
valore della croce si estende in entrambe le direzioni della storia
dell’umanità: verso il passato e verso
il futuro. Coloro che sono morti prima della croce, credendo che Dio,
nella sua grazia e misericordia, avrebbe fatto qualcosa a beneficio del
peccatore, sono stati salvati dall’opera di Cristo al Calvario. Quelli
che sono venuti dopo la croce e hanno creduto
che Dio avesse già provveduto l’Agnello per il sacrificio, essendo lì
portato a termine, vengono salvati mediante la stessa opera di
redenzione.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Chi
continua a cercare di ottenere la salvezza facendo affidamento sulla
propria religione, carità od opere di giustizia, non potrà mai ottenere
il perdono. Ed è semplice capirlo:
credi che il perdono sia qualcosa da meritare, o qualcosa che la parte
offesa ti concede solamente per grazia e misericordia?</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Così
è la salvezza di colui che crede in Gesù. Ciò che meritavi – il castigo
eterno – la misericordia di Dio non
te lo dà. Ciò che non meritavi - la salvezza eterna – la grazia di Dio
te la dà. Per questo si chiama grazia, altrimenti si chiamerebbe debito.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<div class="elementToProof"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti scoprirai perché solo Gesù era capace di morire. </span></div><div class="elementToProof"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-81021344365127901572023-11-02T12:02:00.007-07:002023-11-02T12:02:49.740-07:00#289 - “Ho sete” - Giovanni 19:28-29<p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Sulla croce Gesù soffre come uomo. Ferito e disidratato, chiede dell’acqua. “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Ho sete</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”
(Giovanni 19:28), dirà il creatore dell’universo, dei fiumi e degli
oceani. Nel suo camminare
sulla terra, il Signore ha nutrito, guarito e portato ristoro a molte
persone; tuttavia, non ha mai fatto qualcosa a beneficio proprio. Il
Salmo 22 ci descrive tale momento: “</span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Il
mio vigore si è inaridito come un coccio d'argilla e la mia lingua è
attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte.</i><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”</span><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"> (Salmo 22:15).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">L’apostolo Giovanni, nel capitolo 1 di questo vangelo, afferma che “<i>tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui</i>”. E la lettera agli Ebrei ci insegna che Gesù “<i>sostiene
</i><i>tutte le cose con la parola della sua potenza</i>” (Ebrei
1:3). Nel libro di Giobbe è colui che “<i>ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini, per far piovere su una terra
disabitata, su un deserto, dove non c'è alcun uomo, per dissetare le solitudini desolate, e far germogliare e crescere l'erba</i>” (Giobbe 38:25-27). Eppure, qui il Salvatore
non devierà nemmeno una sola goccia sulle sue labbra inaridite.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Lo stesso capitolo 38 di Giobbe ci rivela che agli empi è negata la luce di Dio. Pertanto, “<i>venuta
l’ora sesta, si fecero tenebre per tutta la terra, infino all’ora nona</i>” (Marco 15:33).
La
santità di Dio non può avere comunione con il peccato, ed è per questa
ragione che Gesù ha dovuto soffrire da solo e senza luce. Niente
descrive la sua sofferenza in modo
così grafico come questo passaggio profetico del libro delle
Lamentazioni, il quale ci parla del giudizio che sta ricevendo da Dio
stesso:</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">“<i>Io sono l'uomo
che ha visto l'afflizione sotto la verga del suo furore. Egli mi ha
guidato e mi ha fatto camminare
nelle tenebre e non nella luce. Sì, contro di me egli ha volto
ripetutamente la sua mano tutto il giorno. Egli ha consumato la mia
carne e la mia pelle, ha frantumato le mie ossa. Ha costruito bastioni
contro di me, mi ha circondato di amarezza e di affanno. Mi
ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come i morti da lungo tempo. Mi
ha costruito attorno un muro, perché non esca; ha reso pesante la mia
catena. Anche quando grido e chiedo aiuto a gran voce, egli rifiuta di
ascoltare la mia preghiera. Egli ha sbarrato
le mie vie con pietre tagliate, ha reso i miei sentieri
tortuosi. Egli è stato per me come un orso in agguato, come un leone in
luoghi nascosti. Ha deviato le mie vie, mi ha dilaniato e mi ha reso
desolato. Ha teso il suo arco e mi ha fatto il bersaglio
delle sue frecce. Ha
fatto penetrare nel mio cuore le frecce della sua faretra. Sono
diventato lo scherno di tutto il mio popolo, la sua canzone di tutto il
giorno. Mi ha saziato di amarezza, mi ha fatto bere assenzio. Mi ha
spezzato i denti con la ghiaia, mi ha coperto di cenere. Hai
allontanato la mia anima dalla pace, ho dimenticato il benessere. Ho
detto: «È scomparsa la mia fiducia e la mia speranza
nell'Eterno». Ricordati della mia afflizione e del mio vagare,
dell'assenzio e dell'amarezza. L'anima mia se ne ricorda del continuo ed
è abbattuta dentro di me.</i>” (Lamentazioni 3:1-20).</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In
risposta alla sua richiesta di acqua, i soldati gli danno dell’aceto,
compiendosi pienamente ancora un’altra delle profezie dell’Antico
Testamento. E sai perché Gesù ha tanto patito
sulla croce? Sì, per salvare te e me. So che lì ha pagato per i miei
peccati. Anche per i tuoi?</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù offrirà la sua vita in sacrificio per il peccato.</span></p><p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></p>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-88969968105538628302023-10-20T00:05:00.009-07:002023-10-21T06:11:11.092-07:00#288 - Giovanni si prende cura di Maria - Giovanni 19:25-27<span style="color: #666666;"><div class="moz-text-html" lang="x-western"><p class="elementToProof" style="margin-bottom: 0px; margin-top: 0px;"><span style="background-color: white; color: black; font-family: inherit; text-align: justify;">Diverse
donne sono vicine alla croce, inclusa Maria, la madre di Gesù; accanto a
lei c’è Giovanni, l’autore del vangelo. Osservando il trattamento che
c’era tra Gesù e i suoi discepoli,
dovremmo guardarci dall’errore di adottare titoli spirituali o
ecclesiastici senza alcuna base biblica.</span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;">Gesù
chiama Dio ‘Padre’, però non fa lo stesso con Giuseppe, il suo padre
adottivo. Maria è chiamata dai discepoli
‘madre di Gesù’, tuttavia mai ‘madre di Dio’. Gesù, a sua volta, non la
chiama ‘madre’ ma ‘donna’, un’espressione equivalente a ‘signora’. E
addirittura, dopo che i giudei affermano che il potere di Gesù verrebbe
dal principe dei demoni, lui rompe i suoi legami
naturali con Israele.</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black;">Lo notiamo chiaramente quando gli dicono che sua madre e i suoi fratelli lo stavano cercando. La sua risposta
sarà: “</span><span style="color: black;"><i>Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?</i>”, e indicando i discepoli, dichiara: “<i>Ecco mia madre e i miei fratelli. Poiché chiunque
fa la volontà del Padre mio, che è nei cieli, mi è fratello, sorella e madre.</i>”</span><span style="color: black;"> (Matteo 12:46-50). L’ultimo riferimento a Maria lo si legge nel capitolo 1 del libro degli
Atti. Infatti, non è poi menzionata nelle epistole, che sono le lettere contenenti la dottrina degli apostoli per la Chiesa.</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black;">I
discepoli non si chiamavano fra di loro ‘padre’, ma troviamo Giovanni e
Paolo riferendosi ai loro figli nella
fede come ‘figlioletti’, appunto coloro ai quali avevano predicato il
vangelo. E questo modo di rivolgersi a loro era a senso unico, giacché
Gesù stesso aveva ordinato: “</span><span style="color: black;"><i>E
non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è vostro Padre, colui che è nei cieli.</i>”</span><span style="color: black;"> (Matteo
23:9). Il cattolicesimo, invece, fa l’opposto, adottando per
i suoi leader il titolo reverenziale di ‘padre’, dal latino ‘pater’, in
evidente disobbedienza al comando del Signore. Utilizza anche il
termine ‘monsignore’, di origine francese, ossia ‘mio signore’. Eppure,
Paolo ci insegna: “</span><span style="color: black;"><i>Per
noi c'è un solo Dio, il Padre… e un solo Signore, Gesù Cristo</i>”</span><span style="color: black;"> (1 Corinzi 8:6).</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;">Inoltre,
osserviamo che Gesù veniva chiamato ‘Signore’ dai suoi discepoli, e mai
‘amico’. Soltanto lui li poteva
chiamare ‘amici’, giustamente per aver rivelato loro cose che solo un
amico dovrebbe sapere. E non lo chiamano neanche ‘Padre’ o ‘Re’, non
essendo questo il nostro rapporto con lui. È Re per Israele, mentre per
la Chiesa è Signore. Il poter capire tali differenze
ci aiuta a comprendere meglio la Parola di Dio.</span></span></p>
<p class="elementToProof" style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br />
</span></span></p>
<p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="color: black;">Sulla croce Gesù si preoccupa di Maria. “</span><span style="color: black;"><i>Donna,
ecco tuo figlio!</i>”, le dice, alludendo a Giovanni. E ancora: “<i>Ecco tua madre!</i>”, ora dicendolo al discepolo. “<i>E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua.</i>”</span><span style="color: black;"> (Giovanni
19:26-27), in una palese indicazione che sarà l’apostolo ad accudire
Maria, e non il contrario. Ed entrambi potevano contare su Gesù in
cielo, il quale si prendeva cura di loro. Questo accesso era già stato
concesso quando aveva detto: “</span><span style="color: black;"><i>Venite
a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi darò riposo.</i>”</span><span style="color: black;"> (Matteo 11:28). In cerca di un perpetuo aiuto, è a Gesù che pure noi dobbiamo rivolgerci.</span></span></p><p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></p><p style="background-color: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span style="color: black;"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù farà una richiesta</span></span><span face="Arial, sans-serif" style="color: black; font-size: 10pt;">.</span></p></div><div style="font-size: small; text-align: right;"><br /></div><div style="font-size: small; text-align: right;">Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-31323809480955030262023-10-09T11:50:00.006-07:002023-10-09T11:50:34.840-07:00#287 - Il sorteggio - Giovanni 19:23-24<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Entro
pochi minuti Gesù sarà il bersaglio di tutta l’ira divina contro il
peccato. Sta per morire al posto del peccatore,
soffrendo un’eternità nello stagno di fuoco condensata in tre ore. E
quando avrà finito, Dio ne sarà soddisfatto, risuscitandolo per la
nostra giustificazione. Lui è il primo di una nuova creazione.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">“<i class="ContentPasted0">Infatti, siccome per mezzo di un uomo</i> [Adamo]
<i class="ContentPasted0">è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo</i> [Gesù] <i class="ContentPasted0">è
venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo,
così tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno nel proprio ordine:
Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.</i>” <span class="normaltextrun ContentPasted0">
(1 Corinzi 15:21-23).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">“</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Il
primo uomo, Adamo, divenne anima vivente; ma l'ultimo Adamo è Spirito
che dà la vita… Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il
secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. Qual è il terrestre
tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche
i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, porteremo
anche l'immagine del celeste.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">” </span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">(1
Corinzi 15:45-49).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Dopo
aver peccato, Adamo ed Eva ne hanno avuto la prima prova: il rendersi
conto di essere nudi. Gesù era svestito quando
è stato crocifisso, ed è in questa condizione, cioè senza cinture fatte
con foglie di fico, senza tuniche di pelle, né i propri vestiti, che
sarà il sostituto del peccatore per ricevere il giusto pagamento per il
peccato, in umiliazione e in vergogna, senza
alcuna protezione contro il fuoco del giudizio che sta per abbattersi
su di lui.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nel frattempo, i soldati sorteggiano tra di loro i suoi pochi indumenti. Ignorano, però, che stanno adempiendo la profezia
del Salmo 22:18 che afferma: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Probabilmente,
chissà, tali uomini avrebbero poi voluto venderli. Infatti, non sono
differenti dalle persone che oggi usano le cose
di Gesù per arricchirsi. Un giorno gli diranno: “<i class="ContentPasted0">Signore,
Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome
scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?</i>”, ma il Signore risponderà loro: “<i class="ContentPasted0">Io
non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità.</i>” (Matteo 7:22-23).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Forse questi soldati volevano sfruttare il potere che prima il popolo aveva visto uscire da quegli abiti: “<i class="ContentPasted0">E
dovunque egli giungeva… la gente… lo pregava di poter toccare almeno il
lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.</i>” (Marco 6:56). E tu, quando ti avvicini a Gesù, sei interessato solo alla tua salute?<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Il Vangelo di Giovanni è l’unico in cui troviamo descritto che “<i class="ContentPasted0">la tunica era senza cuciture, tessuta
d'un sol pezzo da cima a fondo.</i>” (Giovanni 19:23). Ogni vangelo ci
presenta Gesù in un modo diverso: in Matteo è il Re, in Marco il Servo,
in Luca l’Uomo e in Giovanni, Dio. La tunica “<i class="ContentPasted0">senza cuciture, tessuta d’un solo pezzo</i>”,
simboleggia la perfezione divina di Gesù. È l’Uomo perfetto, “<i class="ContentPasted0">senza cuciture</i>”, è Dio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Maria verrà affidata alle cure di Giovanni.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span lang="IT"><span style="font-family: inherit;"> </span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-21577516838315741712023-10-03T12:35:00.005-07:002023-10-03T12:35:25.506-07:00#286 - ‘The End’ - Giovanni 19:16-22<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Gesù viene portato fuori dalla città e inchiodato su una croce. E la profezia di Isaia, riguardo ai suoi compagni di morte,
si compie: “</span></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">È stato annoverato fra i malfattori</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”</span><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Isaia 53:12). Pilato ordina che vi sia messa un’iscrizione con la
‘scheda giudiziaria’ di Gesù in greco, latino ed ebraico, mostrando a
tutti il motivo della sua condanna: “</span></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Gesù
il Nazareno, il Re dei Giudei.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”</span><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 19:19). L’esecuzione, pertanto, è universale.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Qui
il greco è la lingua della cultura, della scienza, delle arti, dello
sport e del commercio globale. Il latino, dell’invasore
romano, è la lingua del potere civile, militare e giudiziario. Infatti,
fino ad oggi, il diritto romano viene ancora studiato nelle scuole.
L’ebraico è la lingua della religione dell’uomo nel suo stato naturale.
Insomma, l’intera civiltà partecipa a tale esecuzione,
<span class="ContentPasted0"> </span>essendo realizzata da lei medesima.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Allo
stesso tempo questa scritta annuncia che l’unico crimine, per il quale
il Signore viene condannato, sarà quello di
essere chi è veramente: il Re dei giudei. Loro, però, gli danno una
croce per trono e spine per corona. Un giorno Gesù ritornerà per regnare
per mille anni su questo stesso popolo d’Israele che l’ha rigettato, e
anche su tutti i gentili, cioè non giudei, che
saranno sulla terra.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Ma la sua missione qua non si limita ad essere il Messia e il Re dei giudei. Gesù sta per compiere un’opera di valore eterno:
togliere il peccato del mondo e salvare il peccatore. Pietro, in una delle sue lettere, lo chiama “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">l’Agnello senza
difetto e senza macchia, preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(1 Pietro 1:19-20).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Prima dell’esistenza del mondo, o che Adamo fosse formato “<i class="ContentPasted0">dalla polvere della terra</i>”
e poi
rovinato dal peccato, Gesù era già preparato per essere l’Agnello
sacrificato. Sì, il rimedio al peccato era pronto persino anteriormente
all’arrivo dell’epidemia! Ciò nonostante, le persone tuttora continuano a
cercare la salvezza in cose apparse solo dopo
la genesi del creato. E quali sarebbero? Beh, una tra queste è la
religione.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">La
religione è il tentativo di riconnettere l’uomo a Dio attraverso gli
sforzi umani, come compensazione per il peccato.
La carità, le buone opere o le penitenze sono alcune delle sue risorse.
Un altro tentativo sarà cercare la salvezza in un’istituzione, sia
chiamata ‘chiesa’ o altro, oppure in qualche uomo o idolo. Eppure, la
domanda è semplice: queste cose esistevano prima
della fondazione del mondo? No? Allora, non servono a niente.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Dio non vuole ricollegare proprio nulla, e neppure riportarci allo stato di Adamo. Desidera porre fine al primo uomo, appunto
Adamo, e inaugurare una nuova creazione in Gesù. “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(2 Corinzi 5:17). Sulla croce Dio chiude una tappa. E lì non è soltanto
Gesù che viene crocifisso, ma pure l’uomo, il mondo e il peccato
muoiono con lui. La croce è il punto finale dove la vecchia creazione
lascia il posto alla nuova. Per questo, sulla croce,
il Signore dice: “<i class="ContentPasted0">È compiuto.</i>” (Giovanni 19:30).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti assisteremo ad un sorteggio ai piedi della croce.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-24042034964164526492023-09-26T11:45:00.006-07:002023-09-26T11:45:33.583-07:00#285 - Vieni, Signor Gesù! - Giovanni 19:13-16<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Pilato ha già deciso: non intende scambiare l’amicizia temporanea di Cesare con la compagnia eterna di Gesù. I giudei gridano
istericamente “<i class="ContentPasted0">Crocifiggilo!</i>”, avendo ormai stabilito da che parte stare. Quando Pilato gli chiede: “</span></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Crocifiggerò
il vostro re?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”, la risposta unanime dei sacerdoti sarà: “<i class="ContentPasted0">Noi non abbiamo altro re che Cesare.</i>”
</span><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">(Giovanni 19:15). Sì, al posto del Messia atteso da secoli, preferiscono scegliere il dittatore romano.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Molti
di loro sarebbero ancora vivi, circa trent’anni dopo, durante la
distruzione di Gerusalemme fatta dagli stessi romani.
Il Tempio, rivestito all’interno di legno e d’oro, sarebbe stato dato
alle fiamme e poi smantellato, pietra per pietra, affinché gli invasori
potessero raschiare l’oro fuso. E Gesù li aveva precedentemente
avvertiti: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Non
resterà qui pietra su pietra</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Matteo 24:2). Rifiutando il loro Messia e Re in cambio dell’illusione
di grandezza e di gloria che l’Impero Romano incuteva nella mente dei
popoli conquistati, i giudei hanno perso tutto.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Comunque, dimmi: qual è il tuo ‘Cesare’? Oggi l’Europa, l’antico Impero Romano che ritorna dalle ceneri, attende un leader
che ristabilisca le sue speranze di grandezza e di gloria. La Bibbia ci dice che verrà, però non è lui che aspetto. E tu?<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">La speranza del cristiano è chiara: aspira a stare con Gesù, e non all’arrivo dell’anticristo, della tribolazione o delle
catastrofi globali. Ecco le ultime parole del Signore in Apocalisse 22:20: “<i class="ContentPasted0">Sì, vengo presto!</i>”. E la reazione di coloro che sono suoi sarà: “<i class="ContentPasted0">Sì, vieni, Signore Gesù!</i>”. Ai suoi tempi, Paolo sperava
già che il Signore venisse per rapire la sua Chiesa. L’apostolo include se stesso in tale avvenimento quando dice: “<i class="ContentPasted0">N</i></span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">oi
viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(1 Tessalonicesi 4:15-18).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Ma quando tutto ciò succederà? La lettera agli Ebrei ci risponde: “<i class="ContentPasted0">Ancora un poco, infatti, un
poco appena</i>” (Ebrei 10:37). In greco il termine usato ‘<i class="ContentPasted0">micron</i>’ compare con il significato di ‘<i class="ContentPasted0">attimo</i>’.
Almeno così sembrerà a quelli che saranno con Cristo. L’attesa apparirà
insignificante davanti
alla visione di colui per il quale e attraverso il quale tutte le cose
esistono. Nella sua lettera ai Corinzi, Paolo si inserisce un’altra
volta tra questi che verranno rapiti: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">In
un momento, in un batter d'occhio… noi saremo trasformati</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(1 Corinzi 15:52).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Beh, non avrebbe precisato ‘<i class="ContentPasted0">noi</i>’ se credesse che prima il vangelo avrebbe dovuto essere predicato
in tutto il mondo, o che prima dovesse arrivare “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio
del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Matteo 24:21), o che prima l’anticristo si sarebbe manifestato. Ha
detto ‘noi’ perché essere rapito per stare con Gesù era il primo evento
nella sua lista di cose da compiersi.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">E tu, cosa stai aspettando? La tua agenda è la Bibbia, il calendario azteco o Nostradamus? Il tuo biglietto d’imbarco è
previsto per tra un batter d’occhio, un anno o un decennio? Sarai sorpreso quando “<i class="ContentPasted0">il giorno del Signore verrà come un ladro di notte</i>” (1 Tessalonicesi 5:2), in qualità di guasta feste, oppure sei in attesa dello Sposo, con le
stesse aspettative di una sposa?<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù sarà ‘schedato’ in greco, latino ed ebraico.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-90765314174094235542023-09-20T11:41:00.004-07:002023-09-20T11:41:25.294-07:00#284 - Nel fuoco incrociato - Giovanni 19:1-12<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Due
uomini si ritrovano coinvolti in un fuoco incrociato. Uno è Gesù,
aggredito da ogni parte: dal popolo, dal clero e
dai soldati. Subito dopo sarebbe rimasto intrappolato in un altro fuoco
incrociato: la croce. Le sue creature continuerebbero ad attaccarlo da
un lato, mentre Dio lo attaccherebbe dall’altro, castigandolo per
peccati non commessi.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nel capitolo 50 di Isaia, il Signore stesso descrive, in forma profetica, il momento in cui viene coronato di spine e vestito
del manto purpureo di un re: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ho presentato il mio dorso a chi mi percuoteva e le mie guance a chi mi strappava
la barba; non ho nascosto il mio volto all'ignominia e agli sputi.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Isaia 50:6).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Prima
di farsi trafiggere le mani e i piedi dai chiodi, Gesù ha dovuto
permettere, per così dire, che Dio gli ‘forasse
le orecchie’. Nel capitolo 21 del libro di Esodo, la Legge determinava
che uno schiavo ebreo sarebbe rimasto sottomesso al suo padrone soltanto
durante sei anni. Al settimo, diventerebbe libero. Tuttavia, anche se
avesse ricevuto una moglie dal suo signore,
e lei gli avesse dato dei figli, solo lui sarebbe liberato.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">C’era,
però, una maniera per dimostrarle il suo amore: basterebbe rifiutare
questa libertà. E affinché ciò accadesse, il
suo padrone avrebbe dovuto condurlo davanti ai giudici, accostare il
suo orecchio allo stipite della porta, forandolo con una punta di
metallo. Tale legno rimarrebbe marcato e l’orecchio dello schiavo
forato. Avrebbe portato per sempre sul suo corpo il segno
del suo amore verso la sua sposa.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nel Salmo 40, Gesù parla profeticamente al Padre: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Tu
non prendi piacere né in sacrificio né in offerta; mi hai forato le orecchie.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”.</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
Per amore della sua sposa, la Chiesa, Cristo si è fatto servo, disponendosi a morire. Nello stesso Salmo, continua dicendo: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dio
mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Salmo 40:6-8). Ecco perché in questo vangelo vediamo un Salvatore
sereno e tranquillo in mezzo a frustate, pugni e sputi. Sa che è volontà
del Padre che lui dia la sua vita in sacrificio al posto del peccatore.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Pilato, invece, è angosciato. Per ben tre volte aveva detto di non trovare nessuna colpa in quell’Uomo, ed aveva cercato
di far cambiare idea ai giudei. Pure sua moglie l’aveva avvertito di “<i class="ContentPasted0">non avere nulla a che fare con quel giusto</i>”, poiché aveva molto sofferto in sogno a causa sua (Matteo 27:19). E il terrore di Pilato aumenterà ancor di più
quando gli accusatori affermeranno che Gesù si è dichiarato Figlio di Dio. “<i class="ContentPasted0">Di dove sei tu?</i>”, gli domanda Pilato, senza ricevere risposta. Allora, l’orgoglio di Pilato gli dà alla testa: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Non
sai che io ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”. Beh, adesso Gesù gli risponde: “<i class="ContentPasted0">Tu
non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto</i>” </span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"> (Giovanni 19:9-11).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Sì, Pilato è terrorizzato, ma il grido dei giudei è decisivo: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Se
liberi costui, tu non sei amico di Cesare</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 19:12). Lui, di sicuro, non intendeva correre questo rischio,
per quanto la sua coscienza gli dicesse di fare il contrario.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti toccherà a me chiederti: ‘Qual è il tuo Cesare?</span></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-38970302552343269282023-09-12T13:26:00.002-07:002023-09-12T13:26:14.417-07:00#283 - Di sangue in sangue - Esodo 12<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Adamo
ed Eva, dopo aver peccato e aver perso la loro innocenza, sono presenti
quando Dio sacrifica un animale per vestirli
con tuniche di pelle. Il sangue di un animale innocente sparso a favore
del peccatore permetteva a Dio di continuare ad agire in grazia verso
l’umanità. Abele, nei tempi della coscienza, ne era consapevole, poiché
ha compiuto pure lui un sacrificio di sangue,
il quale è stato accettato da Dio.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Poi
Noè dà inizio all’era del governo umano, versando il sangue nel
sacrificio di quadrupedi e uccelli che aveva portato
con sé nell’arca a tale scopo. Anche all’epoca di Abraamo, la promessa
fattagli era associata al sacrificio, ma del figlio stesso del
patriarca, sostituito all’ultimo momento da un montone. La grazia di Dio
sarebbe dunque rimasta a disposizione dell’uomo,
sempre collegata al sangue di animali innocenti sacrificati al posto
del peccatore.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">In
seguito, troveremo i discendenti di Abraamo fatti schiavi in Egitto, e
chiamati ‘Israele’. Questo è stato il nome che
Dio ha designato a Giacobbe, nipote di Abraamo, affinché fosse il
patriarca di una nazione alla quale è stata rivelata la Legge. E la
dispensazione della Legge comincia ugualmente con il versamento del
sangue di animali sacrificati nelle case degli israeliti
ancora in Egitto, per proteggerli dal giudizio che sarebbe caduto sui
primogeniti di quella terra.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Dio
stava mettendo gli uomini alla prova per vedere se fossero capaci di
vivere secondo gli standard divini. La verità
è che la Legge non è mai stata osservata da nessuno, eccetto Gesù. E la
ragione è semplice: chi avesse trasgredito un qualsiasi comandamento,
sarebbe stato colpevole dell’intera Legge, essendo che uno di questi
semplicemente vietava all’uomo di concupire.
Beh, prova a smettere di pensare al peccato e ti ritroverai subito a
peccare col pensiero, vero?<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Prima
della formazione della Chiesa, in nessun tempo un popolo era stato così
privilegiato come Israele. E mai prima d’ora
l’essere umano aveva affrontato Dio nel modo in cui lo stava facendo
proprio questo stesso popolo, condannando a morte il loro Messia. La
dispensazione della Legge è continuata fino a quando Gesù non ha pagato
per la trasgressione della medesima Legge, tuttavia
non per lui, ma per la nazione di Israele. Nel capitolo 11 del Vangelo
di Giovanni leggiamo che tutto ciò è stato profetizzato dal sommo
sacerdote Caifa:<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">“<i class="ContentPasted0">C</i></span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">onviene
per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">” E Giovanni continua, spiegandoci che “<i class="ContentPasted0">egli
non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in
quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione, e non solo
per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio
dispersi.</i>” (Giovanni 11:50-52).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><span style="font-family: inherit;">Adesso,
non più con il sangue di animali però di suo proprio Figlio, Dio può
occuparsi dell’uomo in pura grazia, appunto nell'attuale
dispensazione che porta tale nome: “<i class="ContentPasted0">Or la
legge intervenne affinché la trasgressione abbondasse; ma dove il
peccato è abbondato, la grazia è sovrabbondata, affinché come il peccato
ha regnato nella morte, così anche la grazia regni
per la giustizia a vita eterna per mezzo di Gesù Cristo, nostro
Signore.</i>” (Romani 5:20-21).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù resterà preso nel fuoco incrociato.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-90909153115943727732023-09-05T12:31:00.004-07:002023-09-05T12:31:15.971-07:00#282 - Una nuova chance - Genesi 7 a 11<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Dio
ha deciso di dare all’umanità un’altra opportunità, ricominciando quasi
da capo mediante Noè, e aprendo così il periodo
che potremmo chiamare ‘governo umano’. A Noè è stata data autorità sui
suoi simili, incluso il potere di condannare a morte chiunque versasse
il sangue del suo prossimo. E questo non è mai stato revocato da Dio.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Quando
sono usciti dall’arca, Noè e i suoi figli hanno trovato un mondo
differente da prima. L’aspettativa di vita, che
entro poche generazioni scenderebbe a centoventi anni, continuerebbe a
diminuire, fino a raggiungere mediamente trent’anni. Infatti, è stato
soltanto nel XX secolo che la medicina ha invertito la tendenza
corrente, ed oggi l’età media si aggira intorno ai
settant’anni, circa novecento anni in meno dell’età di Matusalemme, il
nonno di Noè.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">In
questa diversa realtà, Dio ha dato loro l’uso della carne come cibo e,
di conseguenza, gli animali hanno cominciato
ad avere paura e a fuggire dagli uomini, fatto che anteriormente non
accadeva. E ogni cosa andava bene finché Noè, il primo governatore di
questi nuovi tempi, “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">avendo
bevuto del vino, si ubriacò</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">” (Genesi 9:21), cadendo</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
in disgrazia. Come sempre succede nelle varie dispensazioni, tutto
inizia bene ma finisce male. Infatti, i discendenti di Noè lo
confermeranno, basta leggere il capitolo 11 di Genesi.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Già, lì li troviamo pretenziosi, dichiarandosi i padroni del mondo, ed affermando: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Orsù,
costruiamoci una città e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e
facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la
terra.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Genesi 11:4). Tuttavia Dio, parlando alla prima persona del plurale
giacché è un’azione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,
dichiara:<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">“</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ecco,
essi sono un solo popolo e hanno tutti la medesima lingua; e questo è
quanto essi hanno cominciato a fare; ora nulla impedirà loro di condurre
a termine ciò che intendono fare. Orsù, scendiamo laggiù e confondiamo
la loro lingua, affinché l'uno non comprenda
più il parlare dell'altro.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Genesi 11:6-7). E il racconto biblico prosegue:</span></span><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> “<i class="ContentPasted0">Così l'Eterno li disperse di là sulla
faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di costruire la città. Perciò a questa fu dato il nome di Babele</i> [che significa ‘confusione’],
<i class="ContentPasted0">perché l'Eterno colà confuse la lingua di tutta la terra, e di là l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra.</i>” (Genesi 11:8-9).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Insomma,
l’uomo aveva fallito nell’era dell’innocenza, della coscienza e pure
del governo umano. Quindi, a questo punto,
Dio chiamerà qualcuno per uscirne fuori dall’idolatria regnante, la
quale devastava il mondo di allora, dandogli una promessa. Abramo, nome
che vuol dire ‘padre esaltato’, più tardi sarà chiamato Abraamo, cioè
‘padre di una moltitudine’. Dio gli promette una
terra, Canaan, e una posterità, però non senza sacrificio. Prefigurando
quello che Dio stesso avrebbe fatto secoli dopo con suo Figlio, ad
Abraamo è stato chiesto di sacrificare Isacco, suo figlio, in olocausto a
Dio (Genesi 22:2).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Tutto
ciò aveva lo scopo di mettere alla prova la fede di Abraamo, nel senso
che avrebbe dovuto credere che Dio avrebbe
anche riportato in vita suo figlio dai morti. Una volta soddisfatto,
Dio interromperà tale sacrificio e gli mostrerà un montone da uccidere
al posto di Isacco. Anni più tardi, il sacrificio del Figlio di Dio non
sarebbe stato affatto interrotto. L’Agnello
di Dio avrebbe dovuto morire davvero.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Dio darà ancora un’occasione a un popolo testardo e ostinato: Israele.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-18027470151302082002023-08-28T10:34:00.007-07:002023-08-28T10:50:14.767-07:00#281 - Viaggio nel tempo - Genesi 5 e 6<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">La terra prima del diluvio è l’invidia di qualsiasi autore di letteratura fantasy. Era un pianeta completamente diverso.
Infatti, non pioveva: “</span></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ma dalla terra saliva un vapore che irrigava tutta la superficie del suolo.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background: white; font-family: inherit; text-align: justify;">”
(Genesi 2:6)</span><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">.
Le condizioni atmosferiche, la radiazione solare e un minore degrado
genetico permettevano alla sua
popolazione vegetariana di vivere per quasi mille anni! Sì,
vegetariana, giacché la carne sarebbe stata data come cibo soltanto dopo
il diluvio.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Alla
vigilia del diluvio il numero di persone nel mondo avrebbe potuto
essere uguale o maggiore di quello attuale. Basta
fare i conti per capirlo. C’era un’unica civiltà, un’unica
lingua e un unico continente. L’aspettativa di vita era misurata in
centinaia di anni e si trasmettevano verbalmente, e di prima mano,
secoli di conoscenza. Il padre e il nonno di Noè erano
contemporanei di Adamo, il quale ha raccontato loro cosa era accaduto
nell’Eden. Ecco perché non c’era idolatria prima del diluvio. Tutti
sapevano che Dio era reale però, nonostante ciò, cercavano di
sostituirlo con le capacità umane, come fanno gli umanisti
moderni.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nell’Eden
Satana era stato avvertito che un discendente della donna gli avrebbe
schiacciato la testa (Genesi 3:15), e allora
ha escogitato un piano per corrompere la stirpe umana. Così, i suoi
angeli caduti hanno abbandonato il loro stato naturale, assumendo la
forma umana e fecondando donne che hanno generato degli esseri ibridi e
potenti, conosciuti come “<i class="ContentPasted0">nephilim</i>”
o “<i class="ContentPasted0">giganti</i>”. Ora sai da dove provengono le antiche leggende dei titani e dei semidei. Sì, non sono leggende, sono veramente esistiti.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Tra
questi abitanti secolari, i quali convivevano con giganti dai poteri
visti solo nei libri di fantascienza, Dio era
riconosciuto e rispettato da pochi. Anzi, direi pochissimi, se si
considera che solamente Noè, sua moglie, figli e nuore, cioè otto anime,
hanno creduto nella Parola di Dio sulla distruzione del mondo. Sono
stati gli unici a entrare nell’immensa arca piena
di animali, la cui porta è stata chiusa dall’esterno da Dio stesso.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Per
oltre cent’anni Noè ha annunciato pubblicamente sia il giudizio di Dio
che la salvezza per fede (Genesi 6:3). Gesù,
in Spirito, predicava attraverso Noè a coloro che più tardi avrebbero
avuto il loro spirito in prigione, appunto per aver rifiutato la Parola
di Dio (1 Pietro 3:19). Per essere salvati, sarebbe stato sufficiente
credere nella sua Parola e rimanere nel luogo
stabilito da Dio: l’arca. Tuttavia, questo richiedeva fede, poiché
l’arca era stata costruita sulla terraferma e in un’epoca in cui nessuno
sapeva ancora cosa fosse la pioggia, figuriamoci un diluvio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Oggi
Dio ci avverte che questo mondo sarà un’altra volta distrutto, ma dal
fuoco. E che adesso la salvezza è in una Persona,
Gesù, il Figlio di Dio, l’unico sul quale il fuoco del giudizio divino è
già caduto. Per essere salvati da un’alluvione, sarebbe necessario
galleggiare, vero? Per essere salvati dal fuoco, si dovrebbe restare
dove esso ha già bruciato.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti l’uomo troverà altri modi di sfuggire a Dio.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-1495741494243442012023-08-22T06:37:00.002-07:002023-08-22T06:37:07.438-07:00#154 - #280 - Liberandosi di Dio - Giovanni 19; Genesi 3 e 4<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Ora
siamo giunti al più solenne capitolo di questo vangelo e non solo, ma
di tutta la storia dell’umanità: la morte di
Gesù. Lui aveva precedentemente indicato che, se il chicco di grano
fosse appena caduto in terra, non servirebbe a niente, poiché rimarrebbe
solo. Tuttavia, se morisse, produrrebbe molto frutto (Giovanni 12:24).
Ed è per questo che il Signore deve morire.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Purtroppo,
mentre sta per compiere il proposito della sua venuta nel mondo, gli
esseri umani stanno per rivelare la loro
reale disposizione verso Dio: sbarazzarsi di lui. Ecco ciò che Gesù
aveva detto a Pilato, il governatore romano, nel capitolo anteriore:
</span></span><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">“<i class="ContentPasted0">Chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa.</i>”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 19:11). Pertanto, possiamo concludere che ci deve essere una scala di colpevolezza a seconda della gravità del male.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">E
adesso si raggiungerà l’apice di tale classifica del male: l’uomo sta
per eliminare Dio, e non soltanto concettualmente
parlando, però in maniera pratica, crudele e completa. Almeno era
quello che pensavano qui questi individui, cioè di raggiungere simile
obiettivo per così perpetuarsi al potere come essendo dio e signore del
proprio destino.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nel corso dei secoli Dio ha agito con modalità diverse nei confronti dell’essere umano: le chiamiamo “<i class="ContentPasted0">dispensazioni</i>”.
Nell’Eden ha avuto a che fare con l’uomo in uno stato di innocenza, il
quale ha fallito nel volersi liberare di Dio. La parola “<i class="ContentPasted0">peccato</i>” significa vivere indipendente da un elemento regolatore. “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Sarete
come Dio</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Genesi 3:5), aveva promesso il serpente, indicandogli l’autosufficienza. Ed Eva ci ha creduto.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nello
spazio di tempo tra la caduta dell’uomo e il diluvio, Dio si è occupato
dell’umanità in uno stato di coscienza. In
tale condizione tutti conoscevano il bene e il male, nonostante fossero
incapaci di fare il bene e di evitare il male. Basta solamente che tu
apra un giornale qualsiasi per vedere che ancora oggi è altrettanto
vero. Nell’Eden Adamo ed Eva hanno cercato di
escludere Dio per prendere il suo posto. Beh, sappiamo che non ha
funzionato, e da allora gli uomini hanno provato di continuo a fare la
stessa cosa ma in altri modi.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Non
contento di sbarazzarsi della concorrenza divina, l’uomo ha anche
voluto scartare la concorrenza umana. Caino, uccidendo
suo fratello, è diventato un pioniere in molte cose, assieme ai suoi
discendenti. È stato un pioniere nell’uccidere, nel fondare la prima
città, e pure nel dare nomi di persone alle creazioni degli uomini. Ad
esempio, ha chiamato la sua città “<i class="ContentPasted0">Enoc</i>”,
dal nome di suo figlio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph elementToProof" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Lamec,
discendente di Caino, è stato il pioniere della poligamia e
dell’omicidio per legittima difesa; inoltre, i suoi
tre figli hanno inventato la zootecnia, la musica e la tecnologia.
L’uomo ha così piantato la sua bandiera nel mondo, adornandolo per
viverci con comodità, e senza l’intrusione di Dio. Nel frattempo, Adamo
ed Eva hanno avuto un altro figlio, di nome Set, da
cui è nato Enos, che significa “<i class="ContentPasted0">fragile</i>” o “<i class="ContentPasted0">mortale</i>”.
Ed è stato in questo periodo che si è cominciato a invocare il nome del
Signore, e dalla cui stirpe è disceso Gesù, il Salvatore del mondo.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
</div>
<div class="elementToProof">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti vedremo come era la terra prima del diluvio, sembrando provenire da un racconto fantasy.</span></span></span></div><div class="elementToProof" style="font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-51691265299854021582023-08-03T07:07:00.006-07:002023-08-03T07:07:34.552-07:00#279 - Dare le spalle alla Verità - Giovanni 18:28-40<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Dopo
aver giudicato Gesù, senza però che siano riusciti ad accusarlo di
nient’altro che non fosse la verità, i sacerdoti
decidono di mandarlo da Pilato, il governatore romano. La scena appare
bizzarra perché rappresenta bene come agiscono le persone religiose e
zelanti, eppure lontane da Dio. I giudei che accompagnano Gesù non
entrano nella residenza di Pilato per non essere
contaminati dal male che c’era nelle abitazioni dei non giudei. Del
resto, erano nel periodo della Pasqua e volevano continuare a
partecipare alle celebrazioni, mantenendosi puliti da qualsiasi
impurità.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Beh,
sarebbe comico se non fosse tragico: nel medesimo momento in cui
compiono i loro obblighi religiosi, consegnano a
morte il Figlio di Dio stesso. Questo è un classico esempio di quando
la responsabilità morale viene travolta dai riti della tradizione.
Mentre evitano di rendersi impuri, non entrando nella casa di un giudice
romano e umano, diventano dei sudici colpevoli
dell’assassinio del divino Giudice di tutti gli uomini! Quali pareti
potrebbero essere più immonde di quelle del loro proprio cuore? Anzi, a
dire il vero, sarebbe stato Pilato colui che avrebbe dovuto temere di
ricevere tali mostri a casa sua, e non il contrario.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Ma ecco qui un individuo altrettanto empio, che esce dal pretorio verso i giudei per incontrarli all’esterno, giacché non
voleva dispiacergli. “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Quale accusa portate contro quest'uomo?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 18:29), domanda loro. E gli rispondono che Gesù è un
criminale e merita di morire, sentenza questa che soltanto l’invasore
romano avrebbe potuto pronunciare. In effetti, l’accusa che i giudei
hanno contro di lui ha due aspetti. Innanzitutto, quello
religioso: deve morire per aver bestemmiato, dichiarandosi il Cristo,
il Figlio di Dio, e facendosi così uguale a Dio. Il secondo è l’aspetto
civile: Gesù affermava di essere il re dei giudei, e chiunque avesse
tali pretese sarebbe visto dall’Impero romano
come reazionario e degno di morte.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Già,
Pilato si sente chiaramente infastidito dall’obbligo di dover giudicare
un uomo in cui non vede alcun crimine, consapevole
dell’intrigo dei giudei. Nel dialogo che segue, Gesù dichiarerà che il
suo regno non è di questo mondo, dove comunque è disceso “<i class="ContentPasted0">per rendere testimonianza alla verità</i>”
(Giovanni 18:37). Tutti coloro che sono per la verità, ascoltano
la sua voce. Ed è qua che la sorte di Pilato viene sigillata: lui non è
per la verità e non vuole esserlo. Infatti, quando chiede a Gesù: “<i class="ContentPasted0">Che cosa è la verità?</i>” (Giovanni 18:38), non attende la sua risposta. Gli volta le spalle
e si rivolge ai giudei, con i quali vuole rimanere in buoni rapporti. Pilato è un politico.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">In
un ultimo tentativo di liberare Gesù dalla morte, si offre di adempiere
l’usanza di rilasciare un condannato per la
Pasqua, una specie di indulto governativo. Tuttavia, i giudei non
vogliono che Gesù venga condonato. Preferiscono che Pilato conceda la
libertà a un bandito, Barabba. E Gesù? Che sia crocifisso! Se hai già
sentito la frase “<i class="ContentPasted0">La voce
del popolo è la voce di Dio</i>”, sappi che non c’è nella Bibbia. In
questa elezione democratica, avvenuta duemila anni fa, la voce del
popolo vota per Barabba.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti l’umanità rivelerà quale sia la sua reale intenzione nei confronti di Dio: farlo fuori.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-60293971044786017012023-07-28T05:31:00.003-07:002023-07-28T05:31:26.860-07:00#278 - Un prigioniero perfetto - Giovanni 18:17-27<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Un
grande inganno diffuso addirittura tra i cristiani è che la salvezza
possa essere ottenuta dall’imitazione di Cristo.
Evidentemente il credente, che ha già avuto i suoi peccati perdonati
mediante la fede in Gesù, grazie alla sua morte sulla croce, avrà in lui
l’esempio di un uomo perfetto, dovendo senz’altro imitarlo. Questo,
però, succederà soltanto dopo essere nato di nuovo
ed avere la certezza della sua salvezza.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Paolo, nella sua lettera agli Efesini, li incoraggia ad essere “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">imitatori
di Dio, come figli amati</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Efesini 5:1), e poi continua, parlando delle virtù che devono
accompagnare la vita cristiana. Ed ecco come esorta i cristiani in 1
Corinzi: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Siate
miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(1 Corinzi 11:1). Sì, l’apostolo li invita a seguire il suo stesso
esempio, indicandoci che è salutare prendere a modello coloro che
camminano nella fede in Gesù. Ma ciò è solo un complemento alla vita
cristiana, e non il mezzo con cui si riceve la salvezza,
la quale può essere conseguita unicamente attraverso la fede in Cristo.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Se
cerchi di imitarlo per riuscire ad avere la salvezza, dovrai iniziare
dall’essere senza peccato, perché il Salvatore
è venuto al mondo senza peccato. Il problema è che tu ed io siamo già
nati con una natura corrotta, che ci ha resi peccatori fin dal nostro
concepimento. Perciò è impossibile che tu diventi puro e senza peccato
tramite l’imitazione. Ossia: per quanto un cane
voglia somigliare a un gatto, il massimo che potrà fare sarà abbaiare “<i class="ContentPasted0">miao</i>”. Comunque rimarrà sempre un cane nella sua essenza, per natura.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Adesso confronta questo giudizio di Gesù con quello di Paolo in Atti degli Apostoli. Qui il Signore viene schiaffeggiato
da una delle guardie del sommo sacerdote, che subito afferma: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Così rispondi al sommo sacerdote?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”.
Ma Gesù gli replica: “<i class="ContentPasted0">Se ho parlato male, mostra dov'è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?</i>”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 18:22-23). La sua risposta è perfetta e smonta tutti gli argomenti dei suoi giudici.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Paolo in una situazione simile, però guidato dalla propria carne e non dallo Spirito, reagisce anche lui, dichiarando:
“</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dio percuoterà te, muro imbiancato. Tu siedi per giudicarmi secondo la legge e, violando la legge, ordini che
io sia percosso?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">” E gli fanno la stessa domanda: “<i class="ContentPasted0">Insulti tu il sommo sacerdote di Dio?</i>”.
Tuttavia, nel suo caso, sarà costretto a ritrattarsi: “<i class="ContentPasted0">Non sapevo, fratelli, che egli fosse sommo sacerdote, perché sta scritto: “Tu non dirai male del principe del tuo popolo.</i>”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Atti 23:2-5).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Gesù,
Dio e uomo perfetto, non ha mai avuto bisogno di ritrattarsi poiché in
nessun momento è stato mosso da un’altra natura
diversa dalla sua, divina e perfetta. Paolo, anche se nato di nuovo e
possedendo la nuova natura e lo Spirito Santo che dimorava in lui, era
stato obbligato a scusarsi giacché aveva lasciato che la sua carne
prendesse il controllo della situazione. Così siamo
noi, nei nostri atteggiamenti e nelle nostre parole, quando paragonati
al Signore.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù viene mandato da Pilato, affinché sia giudicato dal potere civile.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-31051578832812243942023-07-20T12:04:00.007-07:002023-07-20T12:04:43.732-07:00#277 - In compagnia degli schernitori - Giovanni 18:17-27<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Mentre
gli uomini cospirano affinché Gesù sia consegnato a morte, la carne di
Pietro cospira contro di lui. Grazie all’intervento
di Giovanni, è ammesso nel cortile interno della casa del sommo
sacerdote, tuttavia ben presto vi si avvicina ai servi e alle guardie,
cioè a quelli che poco prima avevano contribuito ad arrestare Gesù, per
scaldarsi attorno al loro stesso fuoco.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Stando lì, Pietro viene subito riconosciuto da una giovane portinaia, che gli dice: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Non
sei anche tu dei discepoli di quest'uomo?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”. Ed egli lo nega, per paura della donna. Poi tocca a chi sta con lui presso
il braciere chiedergli: “<i class="ContentPasted0">Non sei anche tu dei suoi discepoli?</i>”. Ma Pietro lo nega ancora. Infine, viene pure identificato dal parente di colui a cui aveva reciso l’orecchio: “<i class="ContentPasted0">Non ti ho io visto nell'orto
con lui?</i>” </span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">(Giovanni 18:17, 25 e 27). E Pietro di nuovo lo nega, adesso già per la terza volta, e in quel momento
il gallo canta.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Il Vangelo di Luca ci dà maggiori dettagli su ciò che è successo dopo il canto del gallo: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">E
il Signore, voltatosi, guardò Pietro. E Pietro si ricordò della parola
che il Signore gli aveva detto: ‘Prima che il gallo canti, tu mi
rinnegherai tre volte’. Allora Pietro uscì fuori e pianse amaramente.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Luca 22:61-62). Sì, anche in procinto di morire, Gesù si è preoccupato
per il suo discepolo. Lo sapeva dapprima che Pietro avrebbe fallito,
per questo aveva già pregato per lui. Ora è con uno sguardo, e non con
un rimprovero, che il Signore riesce a turbare
il cuore codardo del “<i class="ContentPasted0">coraggioso</i>”
apostolo. Colui che si era detto disposto ad affrontare la morte per
Gesù, non ha avuto nemmeno il coraggio di esporsi dinanzi alla semplice
domanda di una serva.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Se Pietro vivesse oggigiorno, sarebbe un assiduo consumatore di libri di autoaiuto, o frequentatore di detti gruppi, in
cui appaiono messaggi quali: “<i class="ContentPasted0">Abbi fiducia in te stesso!</i>”, o “<i class="ContentPasted0">Scopri il potere che c’è in te!</i>”, oppure “<i class="ContentPasted0">Segui il tuo cuore!</i>”.
Nonostante queste parole possano sembrare
carine ed allettanti, non sono altro che porre la fiducia nella carne.
Poc'anzi Gesù aveva fatto capire ai discepoli che, per quanto il loro
spirito fosse pronto, “<i class="ContentPasted0">la carne è debole</i>” (Matteo 26:41). Il fidarsi della carne e dei
sensi ci lascia vulnerabili al peccato. Già, e Pietro ci risponderebbe: non dirlo a me…<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Dovresti sempre diffidare della tua capacità naturale quando è posta al servizio del Signore solo per volontà propria.
Geremia ha scritto: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT">Maledetto l'uomo che confida nell'uomo</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT">”
(Geremia 17:5), includendo la fiducia in sé stessi. Il temperamento di
Pietro poteva essere utile soltanto se controllato dallo Spirito di Dio,
come in Atti 4:13, quando Anna e Caiafa testimonieranno la franchezza e
il coraggio dell’apostolo mentre annunziava
Gesù, anche a rischio di morire per questo.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nel primo Salmo troviamo: “<i><span class="ContentPasted0" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si
ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori</span></i><span class="ContentPasted0" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span>
(Salmo 1:1). Assieme alle inique guardie, alla ricerca di ciò che le
riscaldava, Pietro nega Gesù. Ogni volta
che cercherai conforto presso gli empi, la tua testimonianza si
indebolirà e finirai per essere una negazione di quanto dovresti essere
in questo mondo: qualcuno che rende testimonianza per Gesù.<span class="normaltextrun"><o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti Gesù viene interrogato.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-73169126826325220012023-07-12T12:00:00.001-07:002023-07-12T12:00:05.888-07:00#276 - Temperamenti - Giovanni 18:15-16<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;">Si
inizia il processo di Gesù. Due discepoli lo seguono nell’incertezza di
quel che accadrà. Uno di loro è Pietro, e forse
l’altro sarà Giovanni, l’autore del vangelo. Quest’ultimo era noto al
sommo sacerdote, poiché entra nel suo cortile con Gesù, uscendone poi
soltanto per andare a prendere Pietro, che non ce l’aveva fatta a
entrare.</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ognuno
di noi nasce con uno specifico tipo di temperamento che fa parte della
nostra identità. Giovanni sembra essere un
uomo docile e affabile, che ama e riesce ad essere prontamente amato.
Pietro, invece, è impulsivo e diretto. Sono caratteristiche umane che
possono essere sotto il controllo dello Spirito oppure dei sensi, a
volte chiamati “<i class="ContentPasted0">carne</i>”
nella Bibbia (Galati 5:17). Come tu ed io, Pietro e Giovanni erano
peccatori per natura, e tutto in essi, incluso il loro temperamento, era
stato corrotto dal peccato.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Giovanni,
dal carattere mite, è più diplomatico e capace di conquistare amicizie,
consentendogli una maggiore libera circolazione,
come appunto in casa del sommo sacerdote. Infatti, persone accessibili
hanno un più ampio accesso dovunque. Al contrario, Pietro è all’estremo
opposto. È un soggetto che s’impazientisce facilmente, utilissimo per
comandare un battaglione, per lavorare come
caposquadra o per essere il primo a gettarsi nel mare per incontrare il
Signore (Giovanni 21:7). Tuttavia, è improbabile che ottenga un lavoro
nelle pubbliche relazioni. Pietro e Giovanni sono sempre stati così, e
queste particolarità li rendono individui,
ciascuno con le proprie generalità. Allora, il problema non è il loro
temperamento, però ciò che lo controlla.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Gli
esseri umani attraversano diverse fasi - infanzia, adolescenza ed età
adulta - senza perdere la propria identità. In
qualsiasi periodo ogni persona pensa e agisce in modo differente ma è
sempre lo stesso essere umano, e non perderà mai questa sua essenza.
Dopo aver creato l’uomo, “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dio
vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">” (G</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">enesi
1:31). Se così non fosse, Gesù non sarebbe venuto in un corpo umano.
Eppure, a differenza di Gesù, tutti noi abbiamo una natura peccaminosa
che ci incita a peccare. Però sei tu, come un essere responsabile, che
pecchi quando ti lasci influenzare da essa, e
ne dovrai rendere conto.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Il
fatto è che, se non ti sei ancora convertito a Gesù, hai unicamente la
carne per gestirti, potendo essere governato
solo da essa e dai pensieri, tale quale un burattino di Satana. Colui
che è nato da Dio per fede in Gesù, oltre a questa stessa natura vecchia
e decaduta ne ha anche un’altra, santa e perfetta che proviene da Dio.
Quando lasci la vecchia carne in carica, pecchi.
Quando ti lasci condurre dallo Spirito Santo, agisci secondo la volontà
di Dio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Il lasciarsi guidare dai sensi è stato il problema di Eva nell’Eden: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">l'albero era buono
da mangiare</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”, “<i class="ContentPasted0">era piacevole agli occhi</i>” e “<i class="ContentPasted0">desiderabile per
rendere uno intelligente</i>”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Genesi 3:6). C’era l’appello sensoriale al corpo, all’anima e allo
spirito, e lei
ha ceduto. Quando ci si arrende a quanto è sensoriale, pecchiamo. Nella
lettera dell’apostolo Giuda troviamo la caratteristica degli uomini
empi: sono “<i class="ContentPasted0">sensuali</i>” (versetto 18 e 19). Come animali irrazionali, sono diretti dai sensi,
e non dallo Spirito di Dio (2 Pietro 2:12).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti il temperamento intrepido di Pietro viene messo alla prova.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-38898555179080032352023-06-30T12:42:00.009-07:002023-06-30T12:42:49.093-07:00#275 - Il Giudice giudicato - Giovanni 18:12-14<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nonostante Gesù predicasse pubblicamente, le autorità non sono mai riuscite ad arrestarlo. Le occasioni non sono mancate,
come in questo stesso vangelo di Giovanni, nei capitoli 8 e 10, quando i giudei cercano di lapidarlo, però senza successo, “</span></span><i style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">perché
non era ancora venuta la sua ora</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background: white; font-family: inherit; text-align: justify;">” (Giovanni 8:20)</span><span class="normaltextrun" style="background-color: white; font-family: inherit; text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">.
La morte di Gesù era nei piani eterni di Dio; quindi, sarebbe potuta avvenire solo quando Dio così lo determinasse.</span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ora
il Signore si lascia legare dalle guardie, che lo conducono da Anna, il
quale anteriormente aveva ricoperto la carica
di sommo sacerdote. Anzitutto Gesù dovrà essere giudicato dalle
autorità religiose, e soltanto dopo verrà consegnato all’autorità
civile. Poiché erano sotto il dominio romano, i giudei non avevano il
potere di condannare qualcuno a morte.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Tale
dettaglio è interessante perché, secoli prima, era stato profetizzato
che il Messia d’Israele sarebbe stato crocifisso
secondo l’usanza romana, e non lapidato, che era il tipo di esecuzione
imposta dalla legge giudaica. Pertanto, era necessario che la nazione
d’Israele fosse nella condizione in cui si trovava qui, soggetta a un
invasore gentile, cioè non ebreo, affinché si
adempissero le profezie sulla morte del Salvatore.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Ecco cosa leggiamo nel Salmo 22: “<i class="ContentPasted0">M</i></span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">i
hanno forato le mani e i piedi</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”
</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">(Salmo 22:16),</span></span><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">
ossia me le hanno trapassate, attraversate</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">. Ed anche il profeta Zaccaria l’aveva predetto: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ed
essi guarderanno a me, a colui che hanno trafitto</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Zaccaria 12:10). In ugual modo Isaia, aggiungendoci il motivo della sua morte: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ma egli è stato trafitto per
le nostre trasgressioni</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Isaia 53:5).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Nella sua lettera ai Galati, capitolo 3:13, l’apostolo Paolo fa riferimento alla seguente citazione del capitolo 21 di
Deuteronomio: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">È maledetto da Dio chi è appeso ad un legno</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Deuteronomio 21:23). Come, però, potrebbe Gesù sulla croce essere
maledetto da Dio? Giacché proprio lì è stato fatto peccato per noi. Dio
non poteva avere alcun legame con il peccato, allora non solo l’ha
abbandonato “<i class="ContentPasted0">appiccato al
legno</i>”, ma l’ha considerato pure maledetto, gettando su di lui il fuoco del giudizio contro il peccato.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ciò
che Gesù ha sofferto per mano degli uomini non è dissimile dalle
torture che molti prigionieri hanno già ricevuto nel
corso della storia. Tuttavia, quanto ha subito per mano di Dio è
ineguagliabile: è la somma di tutte le paure che atterriscono ogni
peccatore che dovrà presentarsi davanti a Dio con i suoi peccati per
ricevere il giudizio. In Gesù questo terrore, sofferenza
e dolore sono stati moltiplicati dal peccato del mondo e dal peccato di
coloro che sarebbero salvati dal Signore, elevati all’ennesima potenza
dell’eternità.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">I “<i class="ContentPasted0">giudici</i>” Anna, Caiafa e Pilato non avrebbero potuto nemmeno lontanamente immaginare che
Gesù stesse per essere giudicato con ancora maggior rigore e severità da Dio stesso. E neanche potevano presumere che quel “<i class="ContentPasted0">reo</i>”, così debole e umile, in futuro tornerà in questo mondo ma come Giudice per giudicarli, e tutti quelli
che non avranno i loro peccati pagati da Gesù sulla croce.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Nei prossimi 3 minuti saranno svelati i temperamenti di Pietro e di Giovanni.</span></span></span></p><p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 10pt;"><br /></span></span></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
</span>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2095812227070595843.post-84365313713637087302023-06-17T13:02:00.009-07:002023-06-17T13:02:57.619-07:00#274 - Tradimento e valentia - Giovanni 18:2-11<div class="moz-text-html" lang="x-western">
<div class="elementToProof">
<p class="paragraph" style="margin: 0cm;"><span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun" style="text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Giuda, il traditore, conosceva il luogo dove Gesù si trovava perciò, “</span></span><i style="text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">preso
un gruppo di soldati e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, venne là con lanterne, torce e armi.</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; text-align: justify;">”</span><span class="normaltextrun" style="text-align: justify;"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 18:3). La luce del mondo era presente tra loro, eppure tali
uomini hanno avuto bisogno di lanterne e di torce per trovarla. Gli
altri tre vangeli citeranno pure che Giuda dovrà baciare Gesù per così
identificarlo alle guardie nella notte oscura.</span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Il Signore si fa avanti e va loro incontro: è pronto per essere arrestato e condotto alla morte. Prima, però, i soldati
avranno una piccola dimostrazione di chi sia colui che intendono imprigionare. “<i class="ContentPasted0">Chi cercate?</i>”, gli chiede Gesù. “<i class="ContentPasted0">Gesù il Nazareno</i>”, gli rispondono (Giovanni 18:4-6).<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">In seguito, la dichiarazione data da Gesù ci riporterà all’incontro di Mosè con Dio, nel capitolo 3 del libro dell’Esodo.
Quando gli ha domandato il suo nome, Mosè ha ascoltato queste parole: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">IO SONO COLUI CHE SONO. Poi
</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">[Dio]
<i class="ContentPasted0">disse: Dirai così ai figli d'Israele: L’IO SONO mi ha mandato da voi.</i>”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"> (Esodo 3:14).
La stessa espressione - “<i class="ContentPasted0">IO SONO</i>” - esce
ora dalla bocca di Gesù, e tanto basterà perché i soldati indietreggino e
cadano a terra. Sì, lì c’era il Creatore, il Signore dell’universo,
l’IO SONO, e le guardie non potevano sopportare
nemmeno una piccola scintilla della sua gloria. Questo è Gesù e Geova.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">Prontamente
Gesù intercede per i suoi discepoli. Siccome stavano cercando solo lui,
gli altri dovevano essere lasciati
liberi. Nessuno di loro subirebbe dei danni, neanche Pietro, il quale
nella sua impetuosità aveva estratto la spada, recidendo l’orecchio
destro del servo del sommo sacerdote. E Gesù lo rimprovera: “</span></span><i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Riponi
la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato?</span></i><span class="ContentPasted0" lang="IT" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">”</span><span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT">
(Giovanni 18:11). Nel Vangelo di Luca ci è rivelato che il Signore, senza indugio, ha guarito l’orecchio di quel ragazzo.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">In Efesini 6 la Parola di Dio è chiamata “<i class="ContentPasted0">la spada dello Spirito</i>”, e in Ebrei 4 “<i class="ContentPasted0">spada
a due tagli</i>”; pertanto, la riprensione di Gesù ha perfettamente
senso. Non dovremmo mai servirci della spada della Parola di Dio per
rendere le persone sorde alla stessa Parola. Ma quando, infatti,
tagliamo loro l’orecchio? Nel momento in cui si userà
la Bibbia per attaccarle, facendole diventare indurite e contrarie alla
verità.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Ti
sei mai ritrovato a mitragliare qualcuno di versetti biblici, più per
difendere la tua posizione che per il desiderio
di esporgli la salvezza in Gesù? Persone insicure utilizzano la Parola
di Dio come un modo per marcare territorio. Quando brandiamo la spada
della Parola in maniera aggressiva o l’adoperiamo solo per creare in noi
un’aura di pietà, in verità stiamo cercando
di compensare la nostra propria mancanza di comunione con Dio.<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br />
</span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; margin: 0cm; text-align: justify;">
<span class="normaltextrun"><span class="ContentPasted0" lang="IT"><span style="font-family: inherit;">Qui
l’audacia di Pietro ha soltanto confermato la sua insicurezza. Ore
dopo, appunto, avrebbe rinnegato Gesù. D’altra parte,
il pio bacio di Giuda nascondeva il tradimento del figlio del diavolo,
ossia quello che lui veramente era. E tu, di solito, come usi la Parola
di Dio? Per ferire l’orecchio altrui o per guarire i sordi? Per
mostrarti pietoso o per indicare il Salvatore?<o:p class="ContentPasted0"></o:p></span></span></span></p>
<p class="paragraph" style="background: white; font-family: Calibri, Helvetica, sans-serif; font-size: 12pt; margin: 0cm; text-align: justify;"><br /></p>
</div></div>
<span style="color: #666666; font-size: x-small;"><div style="text-align: right;">
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)</div>
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