#273 - Drago in veste d’agnello - Giovanni 18:1

Nell’Antico Testamento Davide è una figura di Gesù, il re tradito e disprezzato che il profeta Isaia descriveva così: “Non aveva figura né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza da farcelo desiderare. (Isaia 53:2). A sua volta, Absalom, il figlio di Davide, lodato per la sua bellezza, è una figura dell’Anticristo, l’usurpatore del trono e il rappresentante visibile del principe di questo mondo: Satana.


Tuttavia, quando Gesù tornerà per regnare, non verrà più in qualità di servo “mansueto ed umile” (Matteo 11:29), però come un re potente e implacabile verso i suoi nemici. Coloro che oggi credono in questo Gesù, disprezzato ed esiliato in cielo, ricevono la salvezza. Al contrario, quelli che lo rifiutano, saranno portati a credere nell’Anticristo, colui che Giovanni descrive come la “bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. (Apocalisse 13:11).


Così come aveva fatto Absalom, il cui nome significa “padre della pace”, l’Anticristo verrà travestito d’agnello per nascondere la sua vera natura di drago ereditata da Satana. L’apostolo Giovanni aveva già predetto che molti “anticristi” sarebbero sorti prima dell’ultimo Anticristo, e che alcune loro caratteristiche li avrebbero denunciati. Una tra queste sarebbe il fatto che negano che Gesù sia venuto nella carne, cioè che Dio abbia preso la forma umana; un’altra ancora sarebbe la loro capacità di compiere segni e miracoli.


Se corri dietro ad ogni sorta di manifestazioni e prodigi, devi sapere che saranno appunto tali tipi di persone le vittime dell’Anticristo. Paolo ci rivela che “la venuta di quell'empio avverrà per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, e da ogni inganno di malvagità per quelli che periscono, perché hanno rifiutato di amare la verità per essere salvati.(2 Tessalonicesi 2:9-10).


Quando Dio aveva dato l’ordine al Faraone di liberare gli israeliti dalla schiavitù in Egitto, il sovrano gli si è opposto. E invece di rendere libero il popolo di Dio, l’ha sottoposto a un maggior carico di lavoro. Nei capitoli 7 e 8 del libro dell’Esodo, per ben cinque volte il Faraone ha reso ostinato il proprio cuore. Poi, nel capitolo 9, c’è scritto che “l'Eterno indurì il cuore del Faraone (Esodo 9:12). L’uomo che si rifiuta con tenacia di dare ascolto alla Parola di Dio, arriverà a un punto senza ritorno, quando allora l’indurimento del suo cuore proverrà da Dio.


Sì, sarà ciò che accadrà dopo il rapimento della Chiesa. Per coloro che avevano anteriormente ascoltato il vangelo e sono rimasti indietro, “Dio manderà loro efficacia di errore, perché credano alla menzogna, affinché siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità (2 Tessalonicesi 2:11-12). E quanto tempo manca perché questo avvenga? La Bibbia ci risponde: “Un batter d’occhio” (1 Corinzi 15:52). Pertanto, proprio adesso è l’ora di credere in Gesù (2 Corinzi 6:1-2).


Nei prossimi 3 minuti Giuda, un’altra figura dell’Anticristo, condurrà i soldati da Gesù.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

#272 – Un padre negligente - Giovanni 18:1

Mille anni prima della scena del capitolo 18 del Vangelo di Giovanni, un altro uomo aveva già intrapreso questa stessa strada che Gesù percorre qui. Il re Davide, dopo che suo figlio Absalom gli aveva usurpato il trono, ha anche lui attraversato il torrente Cedron mentre scappava da Gerusalemme, dato che era stato un padre omissivo. Ora Gesù va oltre il medesimo ruscello, ma poiché era un Figlio sottomesso.

Comunque, chi era Absalom? La storia del terzo figlio di Davide, e la sua tragica fine, la trovi nei capitoli da 13 a 20 di 2 Samuele. Il suo nome significa “padre della pace”, cioè colui che sicuramente il re avrebbe voluto che fosse, giacché Davide adottava un metodo “pacifico” per allevare i propri figli. Absalom era stato trattato dal padre allo stesso modo del fratello Adonia, il quarto figlio di Davide; e di lui si diceva che “suo padre non gli aveva mai fatto un rimprovero in vita sua, dicendogli: «Perché fai così?»” (1 Re 1:6).

Absalom era figlio di una delle mogli pagane di Davide, un’unione contraria alla volontà di Dio. Nel suo piano originale, Dio avrebbe voluto che ogni uomo avesse soltanto una sposa, e che tale donna adorasse il solo vero Dio. Tuttavia, niente di tutto ciò è stato preso sul serio da Davide, che coccolava il più bello dei suoi figli: “Or in tutto Israele non vi era uomo che fosse lodato per la sua bellezza come Absalom; dalla pianta dei piedi alla cima del capo non vi era in lui difetto alcuno.” (2 Samuele 14:25).

Essendo nato da un matrimonio non autorizzato da Dio, cresciuto in mezzo all’idolatria della madre, ammirato grazie al suo aspetto, e avendo ricevuto dal padre un’educazione silente, non è mai stato contraddetto, rimproverato o punito: questo era Absalom. Possiamo persino dire che gli educatori moderni devono molto a Davide, a causa di questo suo approccio educativo con i figli. Tale è la via dell’uomo, contraria alla via di Dio, descrittaci nell’epistola agli Ebrei 12:

“Il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce… Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli. Inoltre, ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati… Egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità. Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia, ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.” (Ebrei 12:6-11).

Contrariamente all’idea che ogni bambino nasce buono ed è poi corrotto dall’ambiente, la Bibbia ci insegna che veniamo al mondo già peccatori. Ecco cosa ci mostra il libro dei Proverbi: “La follia è legata al cuore del fanciullo, ma la verga della correzione l’allontanerà da lui. La verga e la riprensione danno sapienza, ma il fanciullo lasciato a se stesso fa vergogna a sua madre. Correggi tuo figlio, egli ti darà conforto e procurerà delizie all'anima tua. Non risparmiare la correzione al fanciullo; anche se lo batti con la verga, non morrà; lo batterai con la verga, ma libererai l'anima sua dallo Sceol.” (Proverbi 22:15; 29:15 e 17; 23:13-14). Davide non ha agito così, perciò non gli è rimasto che piangere la perdita del figlio.

Nei prossimi 3 minuti vedremo un drago travestito da agnello.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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