Dopo aver assicurato ai suoi discepoli che non avrebbero dovuto vivere impauriti, anche
perché sarebbe andato a preparargli una dimora nella casa del
Padre, Gesù rivela loro cosa dovrebbero aspettarsi: “E
quando sarò andato e vi avrò preparato il
posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove
sono io siate anche voi.”
(Giovanni 14:3). Quindi, se hai già creduto in Gesù, è soltanto il Salvatore colui che dovresti aspettare, e non l’anticristo o una qualche catastrofe mondiale.
La
sua promessa di condurci in cielo,
per stare con lui, è il cosiddetto “rapimento della chiesa”,
diverso dalla “manifestazione o apparizione di
Cristo” per sottoporre il mondo a giudizio,
per salvare Israele e per iniziare il suo regno millenario. Nel rapimento Gesù porterà
via i salvati da questa terra (1 Tessalonicesi 4:17); alla
sua manifestazione, invece, arriverà “con tutti i suoi santi”
(1 Tessalonicesi 3:13), rapiti
circa sette anni prima. Il rapimento sarà “in un batter d'occhio”
(1 Corinzi 15:52), cioè troppo rapido affinché sia visto; alla
sua manifestazione, al contrario, “ogni occhio lo vedrà”
(Apocalisse 1:7).
Nel rapimento il Signore verrà a prendere la chiesa; alla
sua manifestazione
comparirà per
liberare Israele. Nel rapimento del suo popolo celeste,
l’incontro accadrà “sulle nuvole... nell’aria” (1
Tessalonicesi 4:17); alla sua
manifestazione per
Israele, il suo popolo terreno,
“i suoi piedi
si fermeranno sopra il
monte degli Ulivi” (Zaccaria 14:4). Nel rapimento sarà Gesù stesso che riunirà i suoi; alla
sua manifestazione
manderà i suoi angeli a radunare gli eletti d’Israele (Matteo 24:31).
Nel rapimento toglierà dal mondo i credenti e lascerà qui gli empi; alla
sua manifestazione toglierà dal mondo gli empi
per essere giudicati (Matteo 24:40-41), e lascerà qua coloro che
si saranno convertiti dopo il rapimento, per così partecipare al suo regno di mille anni (Matteo 25:34). Nel rapimento libererà i suoi “dall’ira a venire” (1 Tessalonicesi 1:10);
alla sua manifestazione riverserà tutta la
sua ira (Apocalisse 6:17). Nel rapimento
si presenterà come Sposo, per unirsi alla
sua sposa, la chiesa; alla sua manifestazione
si farà conoscere come il Figlio dell’uomo,
per giudicare quelli che l’hanno respinto.
Nel rapimento Gesù spunterà come “la stella mattutina” (2 Pietro 1:19), che sorge
poco prima dell’alba,
quando ancora tutti si trovano nelle tenebre; alla
sua manifestazione si leverà come “il sole della giustizia” (Malachia 4:2), che è l’alba stessa. Nel rapimento apparirà all’improvviso, senza nessun preavviso; la
sua manifestazione, però, sarà preceduta da molti segni, guerre e calamità.
Oggigiorno molti cristiani vivono in attesa dell’arrivo dell’anticristo
e della grande tribolazione, ma questi eventi
si verificheranno solo in seguito al rapimento, e
anteriormente alla venuta di Cristo
per regnare. In effetti, non c’era e non c’è niente che debba succedere
prima del compimento della sua
promessa di averci con sé. Paolo stesso, già ai suoi giorni, attendeva il rapimento e vi s’inseriva
quando ha detto: “Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a
loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria”
(1 Tessalonicesi 4:17).
E
tu, stai aspettando Gesù oppure gli avvenimenti che precederanno la
sua apparizione per Israele? Sarebbe davvero bizzarro se fossimo rapiti dal Signore in questo esatto
momento, cogliendoti così di sorpresa, poiché pensi che
prima l’anticristo debba manifestarsi, vero?
Nei
prossimi 3 minuti Gesù ci svelerà la via per il cielo.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)