Pilato ha già deciso: non intende scambiare l’amicizia temporanea di Cesare con la compagnia eterna di Gesù. I giudei gridano istericamente “Crocifiggilo!”, avendo ormai stabilito da che parte stare. Quando Pilato gli chiede: “Crocifiggerò il vostro re?”, la risposta unanime dei sacerdoti sarà: “Noi non abbiamo altro re che Cesare.” (Giovanni 19:15). Sì, al posto del Messia atteso da secoli, preferiscono scegliere il dittatore romano.
Molti
di loro sarebbero ancora vivi, circa trent’anni dopo, durante la
distruzione di Gerusalemme fatta dagli stessi romani.
Il Tempio, rivestito all’interno di legno e d’oro, sarebbe stato dato
alle fiamme e poi smantellato, pietra per pietra, affinché gli invasori
potessero raschiare l’oro fuso. E Gesù li aveva precedentemente
avvertiti: “Non
resterà qui pietra su pietra”
(Matteo 24:2). Rifiutando il loro Messia e Re in cambio dell’illusione
di grandezza e di gloria che l’Impero Romano incuteva nella mente dei
popoli conquistati, i giudei hanno perso tutto.
Comunque, dimmi: qual è il tuo ‘Cesare’? Oggi l’Europa, l’antico Impero Romano che ritorna dalle ceneri, attende un leader
che ristabilisca le sue speranze di grandezza e di gloria. La Bibbia ci dice che verrà, però non è lui che aspetto. E tu?
La speranza del cristiano è chiara: aspira a stare con Gesù, e non all’arrivo dell’anticristo, della tribolazione o delle
catastrofi globali. Ecco le ultime parole del Signore in Apocalisse 22:20: “Sì, vengo presto!”. E la reazione di coloro che sono suoi sarà: “Sì, vieni, Signore Gesù!”. Ai suoi tempi, Paolo sperava
già che il Signore venisse per rapire la sua Chiesa. L’apostolo include se stesso in tale avvenimento quando dice: “Noi
viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria”
(1 Tessalonicesi 4:15-18).
Ma quando tutto ciò succederà? La lettera agli Ebrei ci risponde: “Ancora un poco, infatti, un
poco appena” (Ebrei 10:37). In greco il termine usato ‘micron’ compare con il significato di ‘attimo’.
Almeno così sembrerà a quelli che saranno con Cristo. L’attesa apparirà
insignificante davanti
alla visione di colui per il quale e attraverso il quale tutte le cose
esistono. Nella sua lettera ai Corinzi, Paolo si inserisce un’altra
volta tra questi che verranno rapiti: “In
un momento, in un batter d'occhio… noi saremo trasformati”
(1 Corinzi 15:52).
Beh, non avrebbe precisato ‘noi’ se credesse che prima il vangelo avrebbe dovuto essere predicato
in tutto il mondo, o che prima dovesse arrivare “una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio
del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà”
(Matteo 24:21), o che prima l’anticristo si sarebbe manifestato. Ha
detto ‘noi’ perché essere rapito per stare con Gesù era il primo evento
nella sua lista di cose da compiersi.
E tu, cosa stai aspettando? La tua agenda è la Bibbia, il calendario azteco o Nostradamus? Il tuo biglietto d’imbarco è
previsto per tra un batter d’occhio, un anno o un decennio? Sarai sorpreso quando “il giorno del Signore verrà come un ladro di notte” (1 Tessalonicesi 5:2), in qualità di guasta feste, oppure sei in attesa dello Sposo, con le
stesse aspettative di una sposa?
Nei prossimi 3 minuti Gesù sarà ‘schedato’ in greco, latino ed ebraico.