#294 – Carne o spirito – Giovanni 19:31-37

Negli ultimi 3 minuti abbiamo visto che la salvezza ha origine in Dio, e non nell’uomo. È Dio colui che purifica, trasforma e dona lo Spirito Santo. E tutto ciò grazie al sangue e all’acqua usciti dal corpo morto di Gesù. Ora, osserva quello che Gesù dice a Nicodemo nel capitolo 3 del Vangelo di Giovanni:


In verità, in verità ti dico che, se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio… se uno non è nato d'acqua e di Spirito… ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito” (Giovanni 3:3-6). Poiché tutto nella vita inizia con una nascita, così anche la nuova vita che hai in Cristo: “Dovete nascere di nuovo.” (Giovanni 3:7).


Se hai seguito gli ultimi 3 minuti, avrai notato che prima arriva l’acqua della purificazione e, soltanto dopo, Dio dà un nuovo cuore e una nuova natura, la quale è celeste. Intanto la carne resta la stessa, incapace di migliorare. “Ciò che è nato dalla carne è carne”, afferma Gesù, però “ciò che è nato dallo Spirito è spirito”. Allora comincerai a convivere con due nature diverse: quella vecchia, appunto incapace di migliorare giacché totalmente rovinata, e quella nuova, altrettanto incapace di migliorare perché venuta da Dio, quindi perfetta.


Se non manterrai mortificata la vecchia natura, considerandosi che la croce le ha posto fine (Galati 5:24), continuerai ad avere cattivi pensieri e il desiderio di peccare. E per non dare occasione alla vecchia natura, sarà necessario camminare nello Spirito, che è la forza trainante della nuova natura. Proseguirai in questo modo fino al giorno della risurrezione, quando finalmente potrai vivere in un corpo simile a quello di Gesù.


Tuttavia, di quale acqua Gesù sta parlando a Nicodemo, mentre usa le parole “nato da acqua”? Sicuramente non si riferisce al battesimo, il quale simboleggia la morte e non la vita. Sì, allude all’acqua della purificazione, come quella che è uscita dal costato ferito del Signore. In Efesini 5:26-27 troviamo che Gesù ha dato se stesso per la Chiesa, “per santificarla, avendola purificata col lavacro dell'acqua per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile.”.


Dunque, non c’è dubbio che l’acqua che ti lava e ti purifica, applicata dallo Spirito Santo alla tua anima, sia la Parola di Dio. Inoltre, essa ti rigenera, preparandoti alla vita nuova: “Perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno.” (1 Pietro 1:23).


Ebrei 10:22 ci ricorda l’accesso del credente alla presenza di Dio, senza essere giudicato o consumato dalla sua santità: “Accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.”. Bene, adesso sai già cos’è l’acqua pura. E che invece vuol dire “cuori aspersi”? Lo vedremo nei prossimi 3 minuti.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

#293 - Dio purifica, trasforma e dona lo Spirito - Ezechiele 36:23-33

Se leggerai il capitolo 36 del libro di Ezechiele, versetti da 23 a 33, potrai conoscere la promessa di salvezza per Israele. Lì troviamo il modo in cui Dio salva, il quale è identico anche per te e per me. Si nota pure che tutto è compiuto da Dio stesso.


Prima si verifica il riconoscimento del peccato e Dio entra in scena, separando colui che vuole salvare. Il passaggio dice: “Vi prenderò dalle nazioni”, le quali hanno profanato il santo nome di Dio. E il versetto 25 ci aggiunge: “Spanderò quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purificherò da tutte le vostre impurità”.


Inoltre, Dio continua: “Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito e vi farò camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti… voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Vi libererò da tutte le vostre impurità”  (Ezechiele 36:26-29).


Come si può vedere, ogni cosa è opera esclusivamente di Dio, non dell’uomo. L’essere umano riceve da Dio una nuova prospettiva, nuovi sentimenti, nuovi desideri. E non finisce qui: “Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che non erano buone e diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi per le vostre iniquità e le vostre abominazioni… nel giorno in cui vi purificherò da tutte le vostre iniquità…” (Ezechiele 36:31-33).


Dunque, attenzione all’ordine: Dio purifica - “Spanderò quindi su di voi acqua pura” -; Dio trasforma - “Vi darò un cuore di carne” -; e Dio dà lo Spirito Santo - “Metterò dentro di voi il mio Spirito”. Allora sì, la tua vita cambierà e inizierai a pensare e ad agire come qualcuno della famiglia di Dio: Io “vi farò camminare nei miei statuti… voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”. Comincerai a provare disgusto per il peccato: “Diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi… nel giorno in cui vi purificherò…”.


Poi Dio ci spiega perché si comporta così: “Non per riguardo a voi, io agisco - dice il Signore Dio - sappiatelo bene.” (Ezechiele 36:32). Infatti, tutto quanto opera in te è in virtù della sua propria gloria, ed è appunto su questo che si basa la tua sicurezza. Dio ti salva per la sua reputazione, non per chi sei. Tu ed io siamo peccatori e ci meritiamo soltanto la condanna eterna a causa dei nostri peccati.


A tal punto, dopo averti salvato, Dio non ti perderà per nulla. Ricordati: è in gioco la sua reputazione! Nessuno potrà strapparti dalle mani di Dio: né il diavolo, né i tuoi peccati, né te stesso. E Gesù lo conferma: “Io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapirà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti; e nessuno le può rapire dalla mano del Padre mio. Io e il Padre siamo uno.” Giovanni 10:28-30).


Beh, lo capirai meglio nei prossimi 3 minuti, quando scoprirai che la tua salvezza viene realizzata dall’alto verso il basso, cioè dal cielo alla terra: da Dio a te. 

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

#292 – Il fianco ferito - Giovanni 19:31-37

Nonostante stiano per uccidere un innocente, i giudei cercano di farlo rispettando la loro propria versione della Legge di Mosè. Decidono di togliere i corpi dalla croce per evitare che rimangano lì il sabato. Tuttavia, in Deuteronomio 21, la Legge stabiliva che chiunque fosse morto appeso al legno, avrebbe dovuto essere sepolto lo stesso giorno, indipendentemente dal fatto che fosse sabato o meno.


Così, provvedono ad accelerare la morte dei condannati, ma ciò non avverrà con un colpo di grazia alla testa: le loro gambe vengono fracassate. Due o tre colpi di mazza schiacciano le loro ossa, impedendo loro di reggersi in piedi. Sostenuti soltanto per le braccia, e incapaci di respirare, inizia una nuova agonia: la morte per asfissia.


Le ossa di Gesù, però, non sono state rotte, perché era già morto. Quindi, i giudei se ne sono resi conto del significato di tale fatto? Quando Dio ha istituito la Pasqua, dopo aver liberato gli israeliti dall’Egitto, ha ordinato che nessun osso dell’agnello sacrificato fosse spezzato. E qui, appunto, Gesù viene sacrificato con tutte le sue ossa intatte.


Per assicurarsi che Gesù fosse morto, il soldato conficca una lancia nel suo cadavere: sangue e acqua fuoriescono dalla ferita. Se sei già sicuro di essere pronto per incontrare Dio, e questo non per i tuoi propri meriti, sappi che sono l’acqua e il sangue di un corpo morto a darti questo privilegio.


Nel Salmo 51, il re Davide prende coscienza del suo peccato - l’adulterio e la morte del marito tradito – riconoscendosi sporco e incapace di cancellare le sue trasgressioni:


Abbi pietà di me, o Dio, secondo la tua benignità; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. Lavami completamente dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Poiché riconosco i miei misfatti, e il mio peccato mi sta sempre davanti. Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi, affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. Ecco, io sono stato formato nell'iniquità, e mia madre mi ha concepito nel peccato. Ma a te piace la verità che risiede nell'intimo, e m'insegni la sapienza nel segreto del cuore. Purificami con issopo, e sarò mondo; lavami, e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e allegrezza; fa' che le ossa che hai spezzato festeggino. Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo.” (Salmo 51:1-10).


Se vuoi vivere eternamente in cielo, dovrai riconoscere la perdizione che esiste dentro di te: il peccato che ti corrode. Gesù ha detto che non era venuto “a chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori” (Luca 5:32). Ti consideri giusto? Allora non contare sulla salvezza che Gesù ci offre. Ti riconosci peccatore? Allora è per te che Gesù è morto.


Ma cosa significano il sangue e l’acqua che sono usciti dal corpo di Gesù? Guarda i prossimi 3 minuti… e anche gli altri.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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