Qui cercano di incastrare Gesù in una situazione senza vie d’uscita, volendo far sembrare che la resurrezione sia un’idea assurda. Basandosi sulla Legge dell’Antico Testamento, la quale diceva che se una donna diventasse vedova, senza prole, avrebbe dovuto sposare il fratello di suo marito deceduto per garantirgli la discendenza, i sadducei gli chiedono: “E se lei si sposasse altre sei volte con i fratelli del marito per lo stesso motivo, di quale dei sette sarà poi moglie nella resurrezione?”
Allora Gesù gli segnala tre falli nel loro ragionamento. Innanzitutto gli mostra che ignorano le Scritture, altrimenti saprebbero che il matrimonio cessa con la morte e che i resuscitati saranno come gli angeli, che non si sposano o non hanno rapporti sessuali. Eppure, anche così, tutti noi manterremo le nostre identità in base al genere. Io continuerò ad essere Mario, e Maria continuerà ad essere Maria.
Il loro secondo sbaglio: se conoscessero la potenza di Dio, saprebbero che la resurrezione non è un problema per chi ha creato l’uomo dalla polvere della terra. Ed è dalla polvere che ci resusciterà, perché ha abbastanza potere per farlo.
Infine, gli spiega che Dio ha fatto un patto con Abramo, Isacco e Giacobbe, continuando a parlare di loro come essendo persone vive, e non morte. Inoltre, sappiamo che le promesse che Dio ha fatto loro non si sono compiute nel tempo in cui sono vissuti qui, quindi ancora le godranno in futuro. La resurrezione è coerente con la fedeltà di Dio.
Ogni volta che qualcuno mette in dubbio la Parola di Dio, è perché, prima di tutto, non la conosce. E, in secondo luogo, questa persona non ha idea che, in realtà, tutto ciò che esiste è venuto all’esistenza solo attraverso la Parola di Dio, e che questa stessa Parola ha potere. Dio ha parlato e le cose sono venute a esistere. Gesù ha gridato: “Lazzaro, vieni fuori!” (Giovanni 11:43), e il cadavere puzzolente di un uomo morto da quattro giorni è rivissuto.
E, in terzo luogo, la stessa Parola che ci rivela tutto questo, proviene da qualcuno che ha credibilità sufficiente da garantire che, nonostante la morte, le sue promesse saranno compiute. Dio fa le promesse ai vivi, ed è ai vivi che consegnerà ciò che ha promesso. Quelli che sono morti credendo in lui, saranno resuscitati per ricevere le benedizioni promesse. Quelli che sono morti rifiutandosi di credergli, saranno resuscitati per essere gettati nello stagno di fuoco, essendo stati avvertiti da questa stessa Parola.
Il cuore incredulo, però, è come il cemento: col passare del tempo s’indurisce sempre di più. Nei prossimi 3 minuti i farisei lo metteranno alla prova un’altra volta.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)