#299 – Quale Gesù cerchi? – Giovanni 20:11-16

Mentre Pietro e Giovanni tornano a casa, Maria Maddalena rimane lì davanti al sepolcro vuoto. A differenza di Giovanni, lei non ha ancora capito che Gesù è risorto di tra i morti (Filippesi 3:11). Il suo cuore era tuttora afflitto e angosciato, come quello di ogni persona che comprende che la morte è inevitabile, però non gode della certezza della risurrezione e della vita eterna.


Allora decide di spiare all’interno della tomba anche lei, e così vede due angeli vestiti di bianco, seduti nel luogo dove prima c’era il corpo di Gesù. E le chiedono: “Donna, perché piangi?”, e subito lei risponde loro: “Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l’abbiano posto.” (Giovanni 20:13). Maria non si rende conto che si trova di fronte a degli angeli, e non c’è modo di saperlo, infatti. Dopotutto, nella Bibbia, gli unici esseri angelici che appaiono con le ali sono i cherubini e i serafini, due classi speciali di angeli. Gli altri sono sempre stati visti in forma umana, parlando la lingua degli uomini, e non quella degli angeli.


Poi, Maria nota che qualcuno si avvicina, ripetendo costui la medesima domanda fattale dagli angeli: “Donna, perché piangi?”, e aggiungendoci: “Chi cerchi?”. Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prenderò».(Giovanni 20:15). Già, non aveva ancora realizzato che stava parlando con Gesù stesso, risuscitato. “Maria!”, le dice, chiamandola per nome.


Sì, soltanto a quel punto lo riconosce. Il modo singolare con cui il Signore la chiama per nome risveglia immediatamente in lei una valanga di emozioni. “Rabboni!” esclama in aramaico, che significa “Maestro”. Beh, non ci vorrà molto tempo perché si accorga che Gesù non è solo il “Maestro” conosciuto da lei e dagli altri. Presto capirà che è il Salvatore, l’Emmanuele, il Figlio di Dio venuto in carne (1 Giovanni 4:3).


E tu, sei forse come Maria, la quale non riconosce Gesù? Cerchi un uomo morto, quando invece vive? O può darsi che tu stia provando a trovare solamente un Gesù che moltiplica i pani, senza comprendere davvero che non è venuto qui per sfamarci ma per portare via i peccati. Oppure sei in cerca di un Gesù guaritore, che ti garantisca qualche anno in più di vita mediocre in questo mondo? Il vero Gesù vuole darti la vita eterna!


O chissà, magari vorresti soltanto un Gesù talismano, per liberarti dai pericoli, dal malocchio e dalla stregoneria. Scherzi, vero? La Parola di Dio assicura a chi crede in Gesù che “né morte né vita né angeli né principati né potenze né cose presenti né cose future, né altezze né profondità, né alcun'altra creatura potrà separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore. (Romani 8:38-39).


Maria cercava un Gesù “Maestro”. E molti la pensano così, credendo che sarà tramite l’apprendimento che si raggiungerà il cielo, ed essendo la salvezza un incessante processo di evoluzione del proprio spirito. Nei prossimi 3 minuti ti vergognerai di aver mai pensato di riuscire a salvarti attraverso i tuoi sforzi, affinché diventassi una persona migliore.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

#298 – Il primo – Giovanni 20:3-10

Pietro e Giovanni vengono colti di sorpresa. Maria Maddalena, angosciata e ansimante, arriva dal sepolcro di Gesù dando loro la notizia: il corpo è scomparso. La grande pietra era stata rimossa e la tomba era vuota! Allora tutti e due gli apostoli corrono a scoprire cosa sia successo.


Giovanni è il primo ad arrivare, però non entra nella grotta scavata nella roccia. Sbircia dentro, notando i panni di lino che erano stati arrotolati intorno al corpo di Gesù. Poi arriva Pietro, entra, riconosce le bende e pure il fazzoletto che era stato messo sul volto del Signore. Contrariamente a quanto narra la leggenda della Sacra Sindone, il suo corpo era stato sepolto avvolto in fasce di lino, secondo l’usanza del tempo.


Qualche capitolo prima abbiamo visto la storia della risurrezione di Lazzaro, quando Gesù “gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Allora il morto uscì, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesù disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare».” (Giovanni 11:43-44).


Lazzaro, con le mani e i piedi legati da queste bende fatte di tessuto, non era stato capace di liberarsene, anche dopo essere tornato in vita. Aveva avuto bisogno dell’aiuto di altre persone. Se Gesù fosse stato risuscitato allo stesso modo di Lazzaro, chi l’avrebbe mai aiutato a sciogliere tali fasce? A meno che la risurrezione di Gesù non sia stata diversa. E così è stato.


Lazzaro è risuscitato, tuttavia morirebbe di nuovo più avanti. Il suo corpo era lo stesso, solo che guarito e rianimato, ma ancora soggetto a malattie, morte e degenerazione. “Ma ora Cristo è risuscitato da' morti; egli è stato fatto le primizie” della nuova creazione, prototipo di coloro che attendono la risurrezione in un corpo di carne ed ossa, però celeste (1 Corinzi 15:20). Un corpo differente.


E talmente distinto che riusciva ad uscire da quel groviglio di panni di lino senza srotolarli né strapparli. Un corpo così sorprendente al punto da comparire in mezzo ai discepoli in una stanza con porte e finestre chiuse. Eppure, allo stesso tempo così reale che davanti a loro ha mangiato del pesce e del miele. Non era un corpo etereo, uno spirito o un fantasma. Era Gesù stesso, corpo, anima e spirito.


Dopo che Pietro era già dentro al sepolcro, ci entra anche Giovanni, e qui si legge che “vide e credette”(Giovanni 20:8). Cioè? A cosa ha creduto? Lì non c’era niente o nessuno in cui credere, a parte una tomba vuota e dei panni di stoffa! Appunto. Giovanni ha creduto nell’invisibile, ed è dell’invisibile che si occupa la fede. Crediamo in qualcuno che non possiamo vedere, in Gesù, il quale è morto per la nostra salvezza ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione (Romani 4:25).


Ora Giovanni comprende passaggi come il Salmo 16: “Perciò il mio cuore si rallegra, e la mia lingua festeggia; anzi pur la mia carne abiterà in sicurtà. Perciocché tu non lascerai l'anima mia nel sepolcro, e non permetterai che il tuo Santo senta la corruzione della fossa.” (Salmo 16:9-10). Quante volte Gesù aveva parlato della sua morte e resurrezione, non essendo capito dai discepoli? Quante volte hai ascoltato la stessa storia e non l’hai ancora capita?


Nei prossimi 3 minuti Maria Maddalena sente qualcuno che la chiama per nome.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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