I quattro vangeli presentano quattro diversi aspetti di Cristo. Matteo ci mostra il perfetto Re promesso a Israele, per questo è pieno di citazioni dell’Antico Testamento. Lì la genealogia di Gesù inizia in Abramo, il patriarca di Israele, e passa attraverso il re Davide. Marco ci indica il perfetto Servo, umile e senza genealogia. Luca ci fa vedere il perfetto Uomo, la cui genealogia proviene da Adamo, il primo uomo.
Il Vangelo di Giovanni, invece, ci rivela Gesù come Dio e Creatore, anche senza genealogia ma perché non ha né inizio né fine, così come il Vangelo stesso di Giovanni. Infatti, questo vangelo comincia nell’eternità,
“nel principio”, e finisce parlandoci dell’infinitezza quando afferma, riferendosi a tutto quello che Gesù aveva fatto qui, che
“il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.” (Giovanni 21:25). E come potrebbe mai questo pianeta racchiudere tutte le informazioni su Gesù e sull’universo che ha creato?
In modo simile al libro della Genesi, Giovanni inizia con l’espressione
“nel principio”, che in realtà significa
“prima di tutto”.
“Nel principio era il Verbo”, preesistente,
“e il Verbo era con Dio, e il Verbo era Dio.” “Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lui; e senza di lui neppure una delle cose fatte è stata fatta.” (Giovanni 1:1-3). Gesù è il Verbo. Lui non è stato creato, lui è il Creatore.
È importante capire tutto ciò per poter capire il vangelo. Nella prima epistola, o lettera, dell’apostolo Giovanni, lui ci dice che
“ogni spirito che confessa Gesù Cristo venuto in carne, è da Dio; e ogni spirito che non confessa Gesù, non è da Dio” (I Giovanni 4:2-3). Così, non è sufficiente dire che Gesù è nato in questo mondo, ma è necessario confessare che è venuto in carne, il che presuppone la sua preesistenza e la sua natura eterna.
A questo punto ci vuole una spiegazione affinché si possa comprendere meglio l’espressione “vita eterna” ogni volta che apparirà nel corso di questo vangelo. Vita eterna non è solo una vita che non finirà mai. Le persone che non credono in Gesù non hanno la vita eterna. Eppure esse moriranno, risusciteranno in un corpo tangibile e vivranno per sempre nello stagno ardente di fuoco.
Nessuno di noi è eterno, soltanto Dio. Tutti noi siamo stati creati per non cessare mai di esistere, il che significa che abbiamo, per natura, una vita perpetua, ma non eterna. Nel versetto quattro c’è scritto che
“in lui”, cioè in Gesù,
“era la vita; e la vita era la luce degli uomini”. Oltre ad essere il Creatore e il sostenitore di tutte le cose, Gesù è anche l’origine e l’autore della vita, sia essa la vita naturale, che tutti gli esseri viventi hanno, sia l’eterna, un privilegio, però, solo per coloro che sono nati di nuovo.
Se cercherai l’espressione
“vita eterna” in una Bibbia digitale, innanzitutto imparerai che essa è un dono, cioè la ricevi gratuitamente, e non grazie ai tuoi sforzi; poi, che è qualcosa che puoi sapere di avere, o no, proprio adesso; ed anche che la vita eterna è in Gesù e - qui arriva la parte più sorprendente - che Gesù
“è il vero Dio e la vita eterna” (I Giovanni 5:20). Pertanto, non puoi avere la vita eterna indipendentemente da Gesù, perché la vita eterna è una Persona, è Gesù. E tu, hai la vita eterna? Hai Gesù? Nei prossimi 3 minuti la Luce verrà al mondo.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)