Il capitolo 4 della
prima lettera ai Tessalonicesi ci parla del
rapimento della chiesa. Poi, nel capitolo seguente, l’apostolo tratterà
del giorno del Signore. Il rapimento
era un mistero sconosciuto ai profeti dell’Antico
Testamento, e rivelato soltanto a Paolo, come lui stesso ci spiega nella
prima epistola ai Corinzi 15. Il giorno del Signore, invece,
era già ben noto ai giudei, essendo un
tempo profetico di giudizio e tribolazioni.
La
beata speranza del credente in Gesù è il rapimento, mentre il giorno del Signore è la prospettiva
terrificante per coloro che saranno stati lasciati indietro. E tale giorno viene paragonato a un ladro che
attacca di notte. Nel capitolo 2 della
seconda lettera ai Tessalonicesi ci è descritto in dettaglio cosa
accadrà dopo il rapimento della chiesa. Ma quale chiesa sarà mai questa
che verrà rapita da questa
terra, e chi ne fa parte?
In verità, nella Bibbia, la chiesa non è mai un edificio di mattoni, ma una
casa spirituale costruita con pietre umane “sul fondamento degli apostoli e dei profeti” del Nuovo
Testamento, “essendo Gesù Cristo stesso la pietra angolare” (Efesini 2:20). E nemmeno viene denominata “Chiesa X” o “Chiesa Y”, così come nessun suo
membro la chiama “la mia chiesa” o “la chiesa di questo o di quel pastore”. È la chiesa di Dio e
solamente Gesù la può definire “la mia chiesa”.
Non riesci a diventarne
membro di propria iniziativa, poiché è Gesù che vi aggiunge ogni giorno quelli che vengono salvati. Giacché questa chiesa è il
corpo di Cristo, né
tu, né il peccato, né il diavolo è in grado di strappare un
solo membro da questo
corpo. La chiesa è composta da tutti - sì, TUTTI - coloro che credono in Gesù, i quali hanno avuto i
loro peccati lavati dal sangue versato sulla croce e hanno ricevuto lo Spirito
Santo. Anche perché, “se qualcuno non ha lo Spirito di
Cristo, egli non appartiene a lui.”
(Romani 8:9).
Dopo il rapimento della chiesa, tutto e tutti rimarranno alla mercé del diavolo e del
suo anticristo. L’apostasia, cioè l’abbandono della verità, la quale già oggi
si vede in giro,
si scatenerà liberamente, fino al
momento in cui l’anticristo presenterà se stesso come Dio. Adesso,
prima del rapimento, lo Spirito Santo è sulla
terra, dimorando nella chiesa e nei credenti individualmente; tuttavia, dopo il rapimento, non ci sarà più nessun
impedimento al completo deterioramento del mondo.
Oggigiorno,
per quanto le cose sembrino brutte,
esse sono ancora sotto il controllo di Dio.
Quando Pilato si
è vantato di avere l’autorità di liberare o di crocifiggere Gesù, ha
appreso di avere quell’autorità unicamente perché l’aveva ricevuta da
Dio. E
ora, oltre al dominio che Dio esercita sui governi umani, anche lo Spirito
Santo, abitando nei credenti, forma una barriera alla totale manifestazione del male.
Chi
crede in Gesù è sale e luce in questo mondo. Essendo sale, appunto, servirà
per preservare la carne. E
tanto quanto l’illuminazione
pubblica inibisce la pratica criminale, pure i credenti, essendo luce,
possono causare questo stesso effetto, cioè incutono soggezione a
chi gli sta accanto. Infatti, i cristiani
sono sempre stati dei guastafeste, però dopo il rapimento tale
problema sarà risolto, dato che chiunque resterà su questo pianeta, potrà vivere come piace al diavolo, letteralmente.
Nei
prossimi 3 minuti “Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna” (2 Tessalonicesi 2:11).
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)