Per
il momento gli amici e i vicini del cieco, che
era stato guarito, non lo riconoscono. “«Non è questo colui che stava seduto a chieder l'elemosina?» Alcuni dicevano: «È lui». Altri dicevano: «No, ma gli somiglia».
Egli diceva: «Sono io».”
(Giovanni 9:8-9).
Esci
sempre diverso da un incontro personale con Gesù. Non che
tu abbia bisogno di provare qualcosa di
tanto radicale quanto una guarigione fisica, com’è accaduto a questo cieco, o qualche altro
tipo di esperienza mistica che ti faccia perdere il controllo di
te stesso. Quando sarai toccato da Gesù, avrai gli occhi aperti alle realtà spirituali. E qui avvengono tre cose.
Innanzitutto ci sarà la trasformazione da
uno stato all’altro. Il cieco è letteralmente guarito e recupera la
vista. Quando riconosci di essere spiritualmente cieco e credi nel Salvatore, sei “guarito” dai tuoi peccati, e il blocco che t’impediva di vedere le verità spirituali, è rimosso. Adesso la tua
prospettiva di vita includerà l’eternità.
In seguito
si può notare che il cieco sa esattamente dove sta andando.
Prima della guarigione poteva anche rendersi
conto di essere su una strada, ma non riusciva a percepire quale fosse la
sua destinazione. Se percorri la strada
della vita senza sapere dove andrai a finire, sei ancora cieco. Infine,
la terza conseguenza dell’incontro con Gesù sarà la reazione di parenti e
amici, i quali avvertiranno tale mutamento,
senza però comprendere bene cosa sia cambiato.
Essendo stato salvato da Gesù, inizi a testimoniare di lui, come fa questo cieco, che
addirittura conduce altre persone a Cristo, poiché alcuni vogliono sapere dove
si trovi. Desiderano incontrarlo, sia
per mera curiosità o perché intendono davvero avere le proprie vite trasformate.
Tuttavia,
dopo esser stato toccato da Gesù, non aspettarti di ottenere una
conoscenza
istantanea di tutte le cose riguardanti Dio. Sì, la tua salvezza è
istantanea: credendo nel Salvatore sei immediatamente perdonato di tutti
i tuoi peccati. Ma la conoscenza di colui che ti ha salvato verrà
gradualmente, com’è capitato all’uomo che
era cieco.
La tua salvezza non dipende da
quanto conosci, però soltanto dalla tua fede nel Salvatore e da ciò che lui ha fatto
per te. Se una persona è convertita da soli trenta secondi, sarà
tanto salvata quanto qualcuno convertito da trent’anni. Tutto quello che
devi sapere, è che Gesù “è stato dato a
causa delle nostre offese ed è risuscitato per la nostra giustificazione” il terzo giorno (Romani 4:25).
Sono
le religioni umane che condizionano la vita eterna
allo studio e al miglioramento di se stessi, rendendo il cielo un luogo
lontano e inaccessibile. Il ladro convertito, accanto a Gesù sulla
croce, gli ha soltanto supplicato di
salvarlo ed è stato esaudito: “In verità ti dico: oggi
tu sarai con me in paradiso” (Luca
23:43), gli ha detto Gesù. Questo è il Dio della Bibbia, accessibile e
pronto a salvare: “Io ti ho esaudito nel tempo accettevole e ti ho soccorso nel giorno della salvezza. Ecco
ora il tempo accettevole, ecco
ora il giorno della salvezza.”
(2 Corinzi 6:2).
Nei
prossimi 3 minuti il cieco, ormai guarito, affronterà l’opposizione della religione, mentre la
sua famiglia si vergognerà di ciò che gli era successo.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)