#162 - Lo standard di Dio - Giovanni 5:30

Gesù ci dice: “Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato.” (Giovanni 5:30). Quando dichiara che non può far nulla da se stesso, sembra indicare incapacità. Ricordati però che un po’ prima Gesù aveva già rivelato che tutto ciò che il Padre fa, lo fa anche il Figlio (Giovanni 5:19); quindi, qua si tratta di onnipotenza abbinata alla dipendenza.


L’essere umano ha peccato quando ha deciso di essere indipendente da Dio, essendo ciò la sua rovina. Ora abbiamo davanti a noi un Uomo perfetto: Gesù. Così perfetto e così dipendente dal Padre che non c’è nemmeno un millimetro di separazione tra di loro. E se Dio volesse mostrarci come dovrebbe essere l’uomo perfetto, chi pensi che userebbe come prototipo?


Purtroppo non siamo così. Per natura siamo nati separati e indipendenti da Dio. Per quanto la parola “indipendenza” abbia una connotazione positiva nella società odierna, l’essere indipendente da Dio è la peggiore disgrazia che potrebbe capitarci. Se non hai mai capito esattamente il significato della parola “peccato”, eccolo qui: il peccato è l’indipendenza da Dio, è fare la propria volontà.


Basandoci sull’affermazione di Gesù, ci siamo già resi conto che non aveva peccato e che non poteva peccare. Perché peccasse, avrebbe dovuto essere indipendente dal Padre, il che era moralmente impossibile, tanto quanto è fisicamente impossibile che gemelli siamesi camminino in direzioni opposte.


Adesso pensaci: il prototipo, o lo standard, accettato da Dio, affinché qualcuno sia accolto in cielo, è Gesù, l’Uomo perfetto. A meno che tu non sia al 100% come Gesù, per te non ci sarà nessuna possibilità di entrarci. Ecco perché nella lettera ai Romani Paolo afferma che siamo “gratuitamente giustificati per la sua grazia”, di Dio, “mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.” (Romani 3:24). Per essere giustificato, devi avere qualcosa o qualcuno che ti giustifichi.


Quando sostieni un esame di ammissione, il tuo voto è quello che giustificherà o meno la tua approvazione. La scuola stabilisce uno standard che devi raggiungere, per così legittimare la capacità necessaria per studiare lì. L’esame per essere ammesso in cielo non sarà superato se non avrai raggiunto lo standard di Dio che è Gesù, l’Uomo perfetto. Sì, è vero, questo riduce le tue possibilità di ammissione a zero.


Dovrai però essere d’accordo con me sul fatto che sarai immediatamente accettato alla presenza di Dio se il curriculum di Gesù varrà anche per te. Ed è proprio così. Credendo in lui, sei purificato dai tuoi peccati e, come si legge nell’epistola ai Romani, sei gratuitamente giustificato. Dio ti vedrà attraverso Gesù, l’Uomo perfetto. I suoi voti entreranno a far parte del tuo curriculum e sarai approvato.


Tuttavia, oltre a lui stesso, chi testimonia tutto questo di Gesù? Sarà ciò che vedremo nei prossimi 3 minuti.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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