#274 - Tradimento e valentia - Giovanni 18:2-11

Giuda, il traditore, conosceva il luogo dove Gesù si trovava perciò, “preso un gruppo di soldati e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, venne là con lanterne, torce e armi. (Giovanni 18:3). La luce del mondo era presente tra loro, eppure tali uomini hanno avuto bisogno di lanterne e di torce per trovarla. Gli altri tre vangeli citeranno pure che Giuda dovrà baciare Gesù per così identificarlo alle guardie nella notte oscura.


Il Signore si fa avanti e va loro incontro: è pronto per essere arrestato e condotto alla morte. Prima, però, i soldati avranno una piccola dimostrazione di chi sia colui che intendono imprigionare. “Chi cercate?”, gli chiede Gesù. “Gesù il Nazareno”, gli rispondono (Giovanni 18:4-6).


In seguito, la dichiarazione data da Gesù ci riporterà all’incontro di Mosè con Dio, nel capitolo 3 del libro dell’Esodo. Quando gli ha domandato il suo nome, Mosè ha ascoltato queste parole: “IO SONO COLUI CHE SONO. Poi [Dio] disse: Dirai così ai figli d'Israele: L’IO SONO mi ha mandato da voi. (Esodo 3:14). La stessa espressione - “IO SONO” - esce ora dalla bocca di Gesù, e tanto basterà perché i soldati indietreggino e cadano a terra. Sì, lì c’era il Creatore, il Signore dell’universo, l’IO SONO, e le guardie non potevano sopportare nemmeno una piccola scintilla della sua gloria. Questo è Gesù e Geova.


Prontamente Gesù intercede per i suoi discepoli. Siccome stavano cercando solo lui, gli altri dovevano essere lasciati liberi. Nessuno di loro subirebbe dei danni, neanche Pietro, il quale nella sua impetuosità aveva estratto la spada, recidendo l’orecchio destro del servo del sommo sacerdote. E Gesù lo rimprovera: “Riponi la tua spada nel fodero; non berrò io il calice che il Padre mi ha dato? (Giovanni 18:11). Nel Vangelo di Luca ci è rivelato che il Signore, senza indugio, ha guarito l’orecchio di quel ragazzo.


In Efesini 6 la Parola di Dio è chiamata “la spada dello Spirito”, e in Ebrei 4 “spada a due tagli”; pertanto, la riprensione di Gesù ha perfettamente senso. Non dovremmo mai servirci della spada della Parola di Dio per rendere le persone sorde alla stessa Parola. Ma quando, infatti, tagliamo loro l’orecchio? Nel momento in cui si userà la Bibbia per attaccarle, facendole diventare indurite e contrarie alla verità.


Ti sei mai ritrovato a mitragliare qualcuno di versetti biblici, più per difendere la tua posizione che per il desiderio di esporgli la salvezza in Gesù? Persone insicure utilizzano la Parola di Dio come un modo per marcare territorio. Quando brandiamo la spada della Parola in maniera aggressiva o l’adoperiamo solo per creare in noi un’aura di pietà, in verità stiamo cercando di compensare la nostra propria mancanza di comunione con Dio.


Qui l’audacia di Pietro ha soltanto confermato la sua insicurezza. Ore dopo, appunto, avrebbe rinnegato Gesù. D’altra parte, il pio bacio di Giuda nascondeva il tradimento del figlio del diavolo, ossia quello che lui veramente era. E tu, di solito, come usi la Parola di Dio? Per ferire l’orecchio altrui o per guarire i sordi? Per mostrarti pietoso o per indicare il Salvatore?


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

Popular Posts