Entro pochi minuti Gesù sarà il bersaglio di tutta l’ira divina contro il peccato. Sta per morire al posto del peccatore, soffrendo un’eternità nello stagno di fuoco condensata in tre ore. E quando avrà finito, Dio ne sarà soddisfatto, risuscitandolo per la nostra giustificazione. Lui è il primo di una nuova creazione.
“Infatti, siccome per mezzo di un uomo [Adamo]
è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo [Gesù] è
venuta la risurrezione dei morti. Perché, come tutti muoiono in Adamo,
così tutti saranno vivificati in Cristo, ma ciascuno nel proprio ordine:
Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta.”
(1 Corinzi 15:21-23).
“Il
primo uomo, Adamo, divenne anima vivente; ma l'ultimo Adamo è Spirito
che dà la vita… Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il
secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. Qual è il terrestre
tali sono anche i terrestri; e qual è il celeste, tali saranno anche
i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, porteremo
anche l'immagine del celeste.” (1
Corinzi 15:45-49).
Dopo
aver peccato, Adamo ed Eva ne hanno avuto la prima prova: il rendersi
conto di essere nudi. Gesù era svestito quando
è stato crocifisso, ed è in questa condizione, cioè senza cinture fatte
con foglie di fico, senza tuniche di pelle, né i propri vestiti, che
sarà il sostituto del peccatore per ricevere il giusto pagamento per il
peccato, in umiliazione e in vergogna, senza
alcuna protezione contro il fuoco del giudizio che sta per abbattersi
su di lui.
Nel frattempo, i soldati sorteggiano tra di loro i suoi pochi indumenti. Ignorano, però, che stanno adempiendo la profezia
del Salmo 22:18 che afferma: “Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica.”.
Probabilmente,
chissà, tali uomini avrebbero poi voluto venderli. Infatti, non sono
differenti dalle persone che oggi usano le cose
di Gesù per arricchirsi. Un giorno gli diranno: “Signore,
Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome
scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?”, ma il Signore risponderà loro: “Io
non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità.” (Matteo 7:22-23).
Forse questi soldati volevano sfruttare il potere che prima il popolo aveva visto uscire da quegli abiti: “E
dovunque egli giungeva… la gente… lo pregava di poter toccare almeno il
lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccavano erano guariti.” (Marco 6:56). E tu, quando ti avvicini a Gesù, sei interessato solo alla tua salute?
Il Vangelo di Giovanni è l’unico in cui troviamo descritto che “la tunica era senza cuciture, tessuta
d'un sol pezzo da cima a fondo.” (Giovanni 19:23). Ogni vangelo ci
presenta Gesù in un modo diverso: in Matteo è il Re, in Marco il Servo,
in Luca l’Uomo e in Giovanni, Dio. La tunica “senza cuciture, tessuta d’un solo pezzo”,
simboleggia la perfezione divina di Gesù. È l’Uomo perfetto, “senza cuciture”, è Dio.
Nei prossimi 3 minuti Maria verrà affidata alle cure di Giovanni.