#302 – “Pace a voi!” – Giovanni 20:19-21

Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei giudei, Gesù venne e si presentò là in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». E, detto questo, mostrò loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono.” (Giovanni 20:19-20). È così che Giovanni descrive la prima riunione che hanno avuto con Gesù nel mezzo di loro.

I discepoli avevano paura dei giudei, e non senza ragione. Colui che consideravano il Messia e Re d’Israele era morto, e sentivano la mancanza della sua presenza fisica. Prima si ritenevano al sicuro in compagnia di chi era in grado anche di domare le tempeste; invece adesso sono riuniti con porte e finestre sprangate per impedire a chiunque di entrare. Ma Gesù non è uno qualunque.

Il testo non ci racconta come il Signore è apparso lì dentro senza dover sfondare la porta; tuttavia, il fatto in sé ci spiega molte cose. Questo corpo risuscitato è immune alle limitazioni imposte dalle leggi della fisica. Davanti a loro c’era un Uomo in carne ed ossa che attraversava i muri, o che semplicemente compariva in mezzo a loro con lo stesso tipo di corpo che avranno i salvati risorti. Però con un’eccezione: in cielo soltanto Gesù avrà cicatrici.

La reazione dei discepoli è di gioia. E per la seconda volta Gesù dice loro: “Pace a voi!”, garantendo che non c’è più alcuna possibilità che l’ira divina si abbatta su di loro. Tutto il giudizio di Dio era stato riversato su Gesù. Una volta morto e risuscitato, l’opera era completa. L’apostolo Paolo scrive ai Colossesi spiegandogli chi è Gesù:

Lui è l’amato Figlio, “in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati. Egli è l'immagine dell'invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura, poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili… sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Egli stesso è il capo del corpo, cioè della chiesa; egli è il principio, il primogenito dai morti, affinché abbia il primato in ogni cosa, perché è piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a sé, per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli.” (Colossesi 1:13-20).

Se finora non hai la certezza che i tuoi peccati siano stati perdonati; se per te Gesù non è l’esatta espressione del Dio invisibile; se non credi che ogni cosa è stata creata da Gesù e per Gesù, e che tutto sussiste in lui; se non accetti che in Gesù trovi Dio in tutta la sua pienezza; se non ti rendi conto che è stato il primo a risuscitare di tra i morti poiché aveva già fatto la pace per mezzo del suo sangue versato sulla croce, allora ancora non conosci Gesù.

Prima che arrivino i prossimi 3 minuti, o i prossimi tre battiti del tuo cuore, assicurati di chiedere a Dio il perdono e la salvezza attraverso Gesù. È gratis, giacché il prezzo sarebbe stato troppo alto per te. Ecco perché Gesù l’ha pagato.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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