#313 – Risposta tardiva – Luca 1:5-25

Zaccaria era uno dei sacerdoti che si alternavano nel servizio del tempio di Gerusalemme. Aveva una posizione privilegiata; però, sebbene abbia sempre pregato per avere un figlio, sua moglie Elisabetta era sterile ed entrambi già avanzati in età. Per un ebreo, le cui benedizioni includevano salute, figli e prosperità, la sterilità era motivo di tristezza e disonore.

È successo che, entrando nel tempio per offrire dell’incenso, Zaccaria non avrebbe mai immaginato la sorpresa che lo attendeva: un angelo in piedi alla destra dell’altare dell’incenso. Dopo essersi spaventato tantissimo, l’angelo lo tranquillizza. Si presenta come Gabriele ed annuncia che la sua preghiera era stata ascoltata, perché sua moglie darà alla luce un figlio che si chiamerà Giovanni: sarà grande davanti al Signore e convertirà molti dei figli d’Israele al Signore, loro Dio.

Se tu fossi entrato in un posto che, in realtà, dovrebbe essere deserto, e lì trovassi qualcuno che affermasse di essere un angelo mentre ti facesse sapere che la tua anziana moglie sterile sarebbe rimasta incinta di una celebrità, ci avresti creduto? Beh, nemmeno Zaccaria ci ha creduto e, a causa della sua incredulità, rimarrà muto fino alla nascita del bambino. Infatti, quando dopo lascia il tempio, riuscirà a comunicare soltanto per mezzo di segni e scritti. La sua incredulità, per l’appunto, gli impedirà di parlare liberamente delle grandi cose che Dio aveva preparato per lui.

L’incredulità ci priva di molti privilegi. Per molti anni Zaccaria aveva chiesto tale figlio, è vero, ma proprio ora che Dio gli dice che il suo ordine, per così dire, è in consegna, lui ne dubita? Questo mi fa ricordare di un gruppo di poveri contadini, i quali avevano deciso di pregare insieme per ottenere un po’ di pioggia. E mentre camminavano sotto un cielo azzurro e senza nuvole verso il luogo concordato, si sono messi a prendere in giro la piccola figlioletta di uno di loro, la quale aveva portato con sé un ombrello sottobraccio. Già, lei è stata l’unica a tornare a casa con i vestiti asciutti!

Nella sua lettera, Giacomo scrive: “Molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia” (Giacomo 5:16-18). Elia era qualcuno esattamente come noi, con difetti, paure e preoccupazioni. Ciò nonostante, ha pregato e Dio l’ha accontentato.

Lo sapevi che, quando preghi, puoi sempre contare su Dio? Comunque, attenzione: Dio non è un qualsiasi maggiordomo sotto il tuo commando. Sì, davvero risponde sempre alle nostre preghiere; tuttavia, ogni tanto la sua risposta è ‘No’! Altre volte capita che nemmeno preghiamo e lui porta avanti lo stesso i suoi piani, giacché è Dio. Ed è quello che farà nei prossimi 3 minuti, mandando il medesimo angelo Gabriele ad una ragazza, poco più di un’adolescente, per avvertirla che avrà un bebè. Eppure, la giovane Maria è nubile e vergine.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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