Zaccaria era uno dei sacerdoti che si alternavano nel servizio del
tempio di Gerusalemme. Aveva una posizione privilegiata; però, sebbene
abbia sempre pregato per avere un figlio, sua moglie Elisabetta era
sterile ed entrambi già avanzati in età. Per un ebreo,
le cui benedizioni includevano salute, figli e prosperità, la sterilità
era motivo di tristezza e disonore.
È successo che, entrando nel tempio per offrire dell’incenso, Zaccaria
non avrebbe mai immaginato la sorpresa che lo attendeva: un angelo in
piedi alla destra dell’altare dell’incenso. Dopo essersi spaventato
tantissimo, l’angelo lo tranquillizza. Si presenta
come Gabriele ed annuncia che la sua preghiera era stata ascoltata,
perché sua moglie darà alla luce un figlio che si chiamerà Giovanni:
sarà grande davanti al Signore e convertirà molti dei figli d’Israele al
Signore, loro Dio.
Se tu fossi entrato in un posto che, in realtà, dovrebbe essere deserto,
e lì trovassi qualcuno che affermasse di essere un angelo mentre ti
facesse sapere che la tua anziana moglie sterile sarebbe rimasta incinta
di una celebrità, ci avresti creduto? Beh,
nemmeno Zaccaria ci ha creduto e, a causa della sua incredulità,
rimarrà muto fino alla nascita del bambino. Infatti, quando dopo lascia
il tempio, riuscirà a comunicare soltanto per mezzo di segni e scritti.
La sua incredulità, per l’appunto, gli impedirà
di parlare liberamente delle grandi cose che Dio aveva preparato per
lui.
L’incredulità ci priva di molti privilegi. Per molti anni Zaccaria aveva
chiesto tale figlio, è vero, ma proprio ora che Dio gli dice che il suo
ordine, per così dire, è in consegna, lui ne dubita? Questo mi fa
ricordare di un gruppo di poveri contadini, i
quali avevano deciso di pregare insieme per ottenere un po’ di pioggia.
E mentre camminavano sotto un cielo azzurro e senza nuvole verso il
luogo concordato, si sono messi a prendere in giro la piccola
figlioletta di uno di loro, la quale aveva portato con
sé un ombrello sottobraccio. Già, lei è stata l’unica a tornare a casa
con i vestiti asciutti!
Nella sua lettera, Giacomo scrive: “Molto può la preghiera del
giusto, fatta con efficacia. Elia era un uomo sottoposto alle stesse
nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non
piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Poi pregò di
nuovo, e il cielo diede la pioggia” (Giacomo 5:16-18). Elia era
qualcuno esattamente come noi, con difetti, paure e preoccupazioni. Ciò
nonostante, ha pregato e Dio l’ha accontentato.
Lo sapevi che, quando preghi, puoi sempre contare su Dio? Comunque,
attenzione: Dio non è un qualsiasi maggiordomo sotto il tuo commando.
Sì, davvero risponde sempre alle nostre preghiere; tuttavia, ogni tanto
la sua risposta è ‘No’! Altre volte capita che
nemmeno preghiamo e lui porta avanti lo stesso i suoi piani, giacché è
Dio. Ed è quello che farà nei prossimi 3 minuti, mandando il medesimo
angelo Gabriele ad una ragazza, poco più di un’adolescente, per
avvertirla che avrà un bebè. Eppure, la giovane Maria
è nubile e vergine.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)