Gli amici del paralitico fanno di tutto per riuscire a portarlo a Gesù. Sono anche costretti a far scendere il malato, steso su un lettuccio, attraverso un’apertura del tetto, tale era la quantità di gente che si ammucchiava davanti alla porta della casa dov’era Gesù. Gesù vede la loro fede — degli amici e del paralitico — e... guarisce quest’uomo? Non ancora. Per prima cosa perdona i suoi peccati. Infatti, Gesù dice: “I tuoi peccati ti sono rimessi”. A questo punto alcuni giudei religiosi dicono dentro di sé: “Costui bestemmia” (Matteo 9:2-3). Gesù, però, conosce i loro pensieri e guarisce il paralitico per dimostrare che ha tanto il potere di guarire come il potere di perdonare i peccati.
E perché qui i giudei considerano il perdono dei peccati una bestemmia? Perché solo Dio può farlo. Adesso fa attenzione alla reazione delle persone. La folla è stupita quando vede che il paralitico riesce a camminare, ma ciò non era successo quando Gesù aveva già fatto la cosa più importante: aveva salvato quell’uomo, perdonandolo dei suoi peccati.
È proprio così. Ci meravigliamo di quello che è visibile, però la persona che crede davvero in Gesù si occupa del mondo invisibile, quel mondo che non dipende dagli occhi ma dalla fede. I predicatori che promettono la salute, la prosperità e la fortuna in amore sono molto popolari. Quello, però, che poche persone capiscono è che la salute, la prosperità e le relazioni affettive hanno una data di scadenza, mentre il perdono dei peccati non ce l’ha. Questo perdono è eterno.
Quando la tecnologia ha permesso all’uomo di esplorare il mondo sottomarino, abbiamo scoperto che c’è molta più vita nell’acqua che fuori da essa. Quando la fede guarda l’invisibile, vede le cose che sono veramente importanti. Ci preoccupiamo di ciò che è apparente e giudichiamo secondo le apparenze.
Ad esempio, vorresti essere visto in giro insieme a ladri, a corrotti e a prostitute? Erano persone così che Gesù attirava a sé e continua ad attirare. Ma questo è l’argomento dei prossimi 3 minuti.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)