Sicuramente ti ricorderai delle lezioni d’italiano,
quando hai avuto modo
d’imparare a coniugare i verbi. Così, vediamo se saprai identificare i
tempi verbali del versetto 24 del capitolo 5 del Vangelo di Giovanni: “Chi
ascolta la mia parola e crede a colui che mi
ha mandato, ha la vita eterna e non
va incontro al giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24).
In questo passaggio ci
sono sei verbi, tuttavia non tutte le persone fanno attenzione ai
loro tempi. Innanzitutto, i verbi “ascoltare” e “credere”
sono al presente. Ciò significa che l’ascoltare la Parola di Dio e il credere
sono cose che puoi e devi fare immediatamente. E non ci pensare nemmeno ad ascoltare oggi
per crederci soltanto domani. Il momento è adesso! Però, a cosa dobbiamo credere?
Gesù ci dice che dobbiamo credere a colui che “l’ha
mandato”, un verbo che è al passato perché ci parla della venuta di
Cristo, circa duemila anni fa. Ciò include che
tu creda in Dio, in Gesù
mandato da Dio, e ovviamente nei due momenti principali del suo avvento: la
sua morte e la sua risurrezione. Bene,
ora non potrai affermare di non averlo mai
sentito. E dimmi, potresti anche affermare di credere in Dio e in Gesù
sulla croce sostituendoti nel giudizio di Dio e versando il suo
sangue per purificarti di tutti i peccati che hai già commesso e che ancora commetterai?
Ma cosa
mi dici mai? I peccati che dovrò ancora
commettere? Perfino i peccati futuri? Ebbene sì, poiché se prenderai in
considerazione che il
sangue di Gesù è stato versato duemila anni fa, è chiaro che a quel
tempo i tuoi peccati erano ancora futuri, giacché
tu non esistevi nemmeno. Quindi, quando lui è
morto per purificare i tuoi peccati, l’ha fatto
per lavarli tutti, altrimenti chi avrebbe mai potuto purificare i tuoi peccati commessi dopo la tua conversione?
Se hai ascoltato la Parola di Dio e ci hai creduto, cosa ti aspetta adesso?
Guarda il tempo del prossimo
verbo: “ha la vita eterna”. È al presente. Se ci credi davvero, in questo esatto
momento sei un felice proprietario della vita
eterna. E avrebbe forse una data di scadenza la vita
eterna? No, la vita eterna che ricevi nel
momento in cui credi è tua per
sempre.
Passiamo al
verbo successivo: “non va incontro al giudizio”. L’hai sentito? Non va incontro al giudizio!
Quando? Al presente pro futuro,
quando Gesù giudicherà tutti gli esseri umani. E vuoi saperne di più? La traduzione letterale è “non parteciperà al giudizio”. E come potresti parteciparvi, se sei appena stato perdonato da tutti i tuoi peccati? Nessun giudice
perderebbe il suo tempo cercando di
giudicare qualcuno che è già stato perdonato dal suo crimine, avente
anche il suo debito già pagato. Dio sarebbe ingiusto se condannasse
qualcuno che ha già avuto tutti i suoi peccati perdonati
da Gesù.
La conferma di tutto ciò la troviamo nel
tempo dell’ultimo verbo: “è passato dalla
morte alla vita”. La morte è rimasta alle nostre spalle, il giudizio ha cessato di esistere
per quelli che credono veramente, e l’unica prospettiva
futura è quella di vivere con Cristo in cielo. Ma...
quando Gesù afferma che una persona passa “dalla
morte alla vita”, vuol dire allora che prima
era morta? Sì, come vedremo nei prossimi 3 minuti.