Affermando che Dio è suo
Padre, Gesù mostra chiaramente ai giudei che lui è uguale a Dio. Le sue dichiarazioni però non
si fermano qui. Continua dicendogli: “In verità, in verità vi dico che il Figlio non può da se stesso fare cosa alcuna, se non la vede fare dal
Padre; perché le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa ugualmente. Perché il
Padre ama il Figlio, e gli
mostra tutto quello che egli fa”
(Giovanni 5:19-20).
Come Gesù avrebbe potuto vedere quello che il
Padre stava facendo se non avesse avuto un accesso continuo e diretto alla
sua presenza? Ciò che aveva appena detto ai giudei ci rivela che Gesù, anche se
si trovava sulla terra,
era a conoscenza di tutto quello che accadeva in cielo. E siccome non
solo conosce tutte le cose che il Padre
fa, ma può perfino compiere queste stesse cose pure lui, Gesù sta
affermando di essere onnisciente e onnipotente, due caratteristiche
esclusive di Dio.
Quei giudei l’avevano già
visto fare dei miracoli, proprio come
quando aveva guarito quell’uomo presso la vasca di Betesda, tuttavia Gesù promette che “gli mostrerà opere maggiori di queste” (Giovanni 5:20). Il
Padre poteva risuscitare i morti? Anche Gesù può vivificare
chi vuole. Dice di aver ricevuto dal Padre
il compito di giudicare tutti gli uomini, essendo qualcosa che soltanto
Dio potrebbe fare, perché è l’unico che conosce i pensieri e i motivi
del cuore. Eppure,
qua sono i giudei religiosi che pensano di avere il potere di giudicare il Giudice di tutte le cose!
Ora
Gesù gli svela la ragione per cui il
Padre gli ha dato il potere di giudicare ogni cosa, cioè “affinché tutti onorino il Figlio come onorano il
Padre” (Giovanni 5:23). L’idea di onorare qualcuno con lo stesso onore dovuto a Dio è assurda
per i giudei, perché sarebbe come riconoscere la
sua divinità. Gesù, però, continua dicendo che “chi non onora il Figlio, non onora il
Padre che l’ha mandato” (Giovanni 5:23), trovandosi
loro in una terribile impasse. Se lui è quello che dice di essere, allora i giudei dovrebbero prostrarsi ai suoi piedi e adorarlo.
E
tu, dai a Gesù lo stesso onore dovuto al
Dio Creatore? Sarà meglio abituarti all’idea che Gesù è Dio. Se affermi
di amare e di onorare Dio, ma consideri Gesù un
mero uomo o solo una specie di
maestro illuminato, starai negando la
sua divinità. Non esiste cristianesimo senza il
riconoscimento di Gesù come Dio incarnato. Qualsiasi altra
considerazione sarebbe come immedesimarsi nell’avvertimento datoci da
Giovanni nella
sua prima epistola: “Ogni spirito che riconosce che Gesù
Cristo è venuto nella carne, è da Dio. E ogni spirito che non riconosce che Gesù
Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; e questo è lo spirito dell’anticristo” (I Giovanni 4:2-3).
Il fatto di confessare che Gesù è venuto nella
carne è molto diverso dal dichiarare che Gesù è
nato. Perché il venire nella carne implica la
sua preesistenza e la sua divinità come il Figlio
eterno di Dio. Dimmi, ci credi tu?
Nei prossimi 3 minuti impareremo a coniugare questi sei verbi: ascoltare, credere, mandare,
avere, andare e passare.