Circa
duemila anni fa l’Impero Romano dominava l’intero Medio
Oriente e parte dell’Europa, dell’Asia e del Nord Africa. I romani avevano costruito una rete di strade che permetteva alle
loro truppe di spostarsi rapidamente verso ogni punto dell’Impero. Se all’epoca qualcuno avesse chiesto quale fosse la direzione giusta
per giungere a Roma, la risposta sarebbe stata: “Non preoccuparti, scegli un percorso qualunque perché tutte le strade portano a Roma.”. E se, però, volesse conoscere la giusta
via per il cielo, potrebbe forse prenderne una qualsiasi?
Poco
prima della sua morte e risurrezione, Gesù ha detto ai suoi discepoli: “Voi sapete dove
io vado e conoscete anche la via.”
(Giovanni 14:4). Ma Tommaso non l’ha capito: “Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la
via?”
(Giovanni 14:5). Beh, oggi sappiamo precisamente dove è andato Gesù dopo essere
morto e risorto: ha raggiunto il cielo. Perciò, la
prima parte dell’incertezza di Tommaso ci è già stata svelata.
Resta da risolvere la seconda, che è tuttora il dubbio di molte persone: “Qual è la
via del cielo?”.
Così come hanno fatto con Roma, gli uomini si sono inventati numerosi cammini
per il cielo. Alcuni sono pieni di buche, perché c’è
chi pensa che ci arriverà
solamente dopo aver sofferto assai. Altri possiedono soltanto il tracciato, spettando a
te l’esecuzione dei lavori destinati a
pavimentare il proprio sentiero. Esiste persino quello della
reincarnazione, tuttavia su di esso torni
sempre al punto di partenza, e a volte con una “macchina” peggiore di
prima, se in precedenza non sei stato un
bravo autista. Ci sono ancora quelli con parecchi pedaggi affinché sostengano i predicatori che li hanno creati.
Magari
mi sarò dimenticato di una qualche diversa strada ideata dall’uomo? Sì, senz’altro. Infatti, ce ne
sono così tante che non riuscirei nemmeno a contarle, ma di
certo nessuna ne garantisce il destino. Lo vuoi un consiglio?
Quando vieni invitato a casa di qualcuno,
chi sarà mai la persona più fidata per indicarti la strada corretta?
Chi ci abita, ovviamente. Allora dobbiamo domandare a Gesù, a lui e
solo a lui, qual è la
via per il cielo. E ci risponderà: “Io
sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al
Padre se non per mezzo di
me.” (Giovanni 14:6).
Semplice e diretto. La
via non è una religione, non è una chiesa, non è una
filosofia, non è una dottrina, non è la sofferenza, non
sono le buone opere, non è l’osservanza della Legge di Mosè, non
sono le ordinanze come il battesimo o la cena del Signore, e neanche le decime, le offerte o i contributi. La
via è una Persona: è Gesù. Se sei in Gesù, sei nella via; l’unico accesso ad essa è tramite la fede in Gesù e nell’unica opera che è stata necessaria
per spianarla: la morte e la risurrezione del Figlio di Dio.
E
prima ancora che tu mi chieda che male ci sarebbe se
si eleggesse un’altra via qualunque, Gesù ci spiega: “Nessuno
viene al Padre se non per mezzo di
me.”. Se credi che questa sua affermazione sia poco democratica,
non adatta a un essere umano moderno e con le idee chiare come
te, sentiti libero di scegliere una qualsiasi altra
via che preferirai, o che troverai più adeguata al tuo stile: arriverai di sicuro a Roma...
Nei
prossimi 3 minuti Gesù ci rivelerà il Padre.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)