#245 - Credere o vedere? - Giovanni 14:10-11

Ci sono due modi in cui puoi ritenere vero quanto una persona affermi: credendoci o aspettando che ti dimostri di star dicendo la verità. Se qualcuno professasse di amarti, come reagiresti? Accetteresti le sue parole oppure gli risponderesti: “Ok, va bene, allora provamelo!”. Gesù dichiara: “Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me (Giovanni 14:11). Apparentemente alcuni discepoli erano ancora diffidenti, poiché il Signore ci aggiunge: “Se no, credetemi a motivo delle opere stesse.”.


C’è chi crede alla Parola di Gesù soltanto se potrà vedere o sentire qualcosa. La Bibbia ci descrive tuttora i numerosi miracoli fatti dal Signore; eppure essi non sarebbero più sufficienti per te? I miracoli che compiva avevano l’obiettivo molto chiaro di mostrarci che Gesù era nel Padre e che era Dio ad agire lì. Ai cristiani di Corinto Paolo scrive: “I giudei infatti chiedono segni miracolosi e i greci cercano sapienza, ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i giudei è scandalo e per gli stranieri pazzia(1 Corinzi 1:22-23). 

 

I giudei volevano vedere; i gentili volevano capire. In Cristo crocifisso troviamo entrambe le cose - il potere di Dio e la sapienza di Dio - ma in una maniera che per la mente carnale è follia. Il vangelo, cioè la buona notizia di Gesù morto per i nostri peccati e risuscitato per la nostra giustificazione, “è potenza di Dio per la salvezza d'ogni credente; del giudeo prima e poi del greco (Romani 1:16). 

 

Nella stessa lettera l’apostolo ci rivela che “la fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio.(Romani 10:17). Quindi, perché ti aspetti ancora di presenziare a qualcosa? Se speri che prima di credere si verifichi qualche miracolo, starai dicendo a Gesù: “Mi ami? Ok, allora provamelo!”. Insomma, di quale altra prova d’amore hai bisogno? Vuoi che lui muoia di nuovo per te? Oppure che salga vivo al cielo davanti ai tuoi occhi?


Oggigiorno sono in tanti quelli che corrono dietro a visioni, segni e miracoli, come se tali fenomeni fossero degli “steroidi” per la loro fede, e senza i quali si sentirebbero deboli. Focalizzando la tua attenzione sui miracoli di Dio, piuttosto che sul Dio dei miracoli, ti rendi vulnerabile all’inganno. Sappi che Satana è in grado d’imitare molti dei segni e dei miracoli che si possono incontrare nella Bibbia.


Il problema è che quando la mente umana vede un miracolo, anche se autentico, trae delle conclusioni altrettanto carnali. Nel libro degli Atti, quando Paolo è stato miracolosamente guarito dal morso di una vipera, la gente del luogo lo ha subito considerato un dio (Atti 28:6). Pure quando ha guarito un uomo a Listra, è stato chiamato dai greci “Mercurio”, e l’altro apostolo Barnaba “Giove”. E il sacerdote locale voleva persino sacrificare dei tori in loro onore (Atti 14:8-13).


Quante persone conosci che precipitano facilmente nell’errore quando assistono a qualche miracolo? Sono uomini e donne che cominciano a seguire ciecamente un leader religioso, o che recitano preghiere davanti a qualche immaginetta, oppure che si appendono degli oggetti al collo, credendo che ci sia in essi davvero del potere per proteggerli... Se continuerai a inseguire segni e miracoli, finirai per non occuparti di colui che dovrebbe essere il centro della tua attenzione: Gesù.


Nei prossimi 3 minuti potrai fare opere più grandi di quelle che ha realizzato Gesù.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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