#154 - #280 - Liberandosi di Dio - Giovanni 19; Genesi 3 e 4

Ora siamo giunti al più solenne capitolo di questo vangelo e non solo, ma di tutta la storia dell’umanità: la morte di Gesù. Lui aveva precedentemente indicato che, se il chicco di grano fosse appena caduto in terra, non servirebbe a niente, poiché rimarrebbe solo. Tuttavia, se morisse, produrrebbe molto frutto (Giovanni 12:24). Ed è per questo che il Signore deve morire.


Purtroppo, mentre sta per compiere il proposito della sua venuta nel mondo, gli esseri umani stanno per rivelare la loro reale disposizione verso Dio: sbarazzarsi di lui. Ecco ciò che Gesù aveva detto a Pilato, il governatore romano, nel capitolo anteriore: Chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa. (Giovanni 19:11). Pertanto, possiamo concludere che ci deve essere una scala di colpevolezza a seconda della gravità del male.


E adesso si raggiungerà l’apice di tale classifica del male: l’uomo sta per eliminare Dio, e non soltanto concettualmente parlando, però in maniera pratica, crudele e completa. Almeno era quello che pensavano qui questi individui, cioè di raggiungere simile obiettivo per così perpetuarsi al potere come essendo dio e signore del proprio destino.


Nel corso dei secoli Dio ha agito con modalità diverse nei confronti dell’essere umano: le chiamiamo “dispensazioni”. Nell’Eden ha avuto a che fare con l’uomo in uno stato di innocenza, il quale ha fallito nel volersi liberare di Dio. La parola “peccato” significa vivere indipendente da un elemento regolatore. “Sarete come Dio (Genesi 3:5), aveva promesso il serpente, indicandogli l’autosufficienza. Ed Eva ci ha creduto.


Nello spazio di tempo tra la caduta dell’uomo e il diluvio, Dio si è occupato dell’umanità in uno stato di coscienza. In tale condizione tutti conoscevano il bene e il male, nonostante fossero incapaci di fare il bene e di evitare il male. Basta solamente che tu apra un giornale qualsiasi per vedere che ancora oggi è altrettanto vero. Nell’Eden Adamo ed Eva hanno cercato di escludere Dio per prendere il suo posto. Beh, sappiamo che non ha funzionato, e da allora gli uomini hanno provato di continuo a fare la stessa cosa ma in altri modi.


Non contento di sbarazzarsi della concorrenza divina, l’uomo ha anche voluto scartare la concorrenza umana. Caino, uccidendo suo fratello, è diventato un pioniere in molte cose, assieme ai suoi discendenti. È stato un pioniere nell’uccidere, nel fondare la prima città, e pure nel dare nomi di persone alle creazioni degli uomini. Ad esempio, ha chiamato la sua città “Enoc”, dal nome di suo figlio.


Lamec, discendente di Caino, è stato il pioniere della poligamia e dell’omicidio per legittima difesa; inoltre, i suoi tre figli hanno inventato la zootecnia, la musica e la tecnologia. L’uomo ha così piantato la sua bandiera nel mondo, adornandolo per viverci con comodità, e senza l’intrusione di Dio. Nel frattempo, Adamo ed Eva hanno avuto un altro figlio, di nome Set, da cui è nato Enos, che significa “fragile” o “mortale”. Ed è stato in questo periodo che si è cominciato a invocare il nome del Signore, e dalla cui stirpe è disceso Gesù, il Salvatore del mondo.


Nei prossimi 3 minuti vedremo come era la terra prima del diluvio, sembrando provenire da un racconto fantasy.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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