#038 - Venite a me - Matteo 11:28-30

Negli ultimi 3 minuti abbiamo visto che Gesù ha ringraziato il Padre per aver rivelato queste cose ai piccoli, e non ai saggi. Ma insomma, per aver rivelato che cosa? Averci rivelato lui stesso e tutte le cose che lo riguardano.

Apocalisse 19:10 ci dice che “la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia”. Nel Vangelo di Luca, dopo la sua risurrezione Gesù incontra due discepoli e mostra loro tutto ciò che era stato scritto su di lui nell’Antico Testamento. Gesù è il centro di ogni cosa, è l’inizio, il mezzo e la fine.

Ed è per questo che adesso lui ci dice: “Venite a me” (Matteo 11:28). Proprio così, c’invita ad andare a lui, e non a una religione oppure a un’organizzazione. Chi va a Gesù riceve il perdono dei suoi peccati e la salvezza. Chi va a una religione non può ricevere nulla, perché Dio non ha dato all’uomo una religione come mezzo di salvezza. Dio ci ha dato il suo proprio Figlio: “E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:12).

L’invito di Gesù è per coloro che sono stanchi ed oppressi. Quindi, se pensi che la tua vita sia ottima, se non provi nessun senso di colpa per i tuoi peccati, se non ti rendi conto che la morte è un fatto dal quale non puoi scappare, allora l’invito non fa per te. L’invito è per gli stanchi e per gli oppressi. D’altronde, come potrebbe interessarti un Salvatore se non ti senti perso?

Poi Gesù continua e t’invita a prendere il suo giogo e a imparare da lui. E questo, che significa? Sottomettersi alla sua volontà perché sia lui a controllare la tua vita, riconoscendo che devi imparare da lui, il quale è mansueto e umile di cuore. Tutto ciò è in netto contrasto con i farisei e con la loro religione piena d’arroganza e di minacce. Il vero Maestro è mansueto e umile.

Il giogo di Gesù è dolce e il suo carico è leggero, a differenza del giogo e del carico che la religione impone sulle persone. Fa’ questo, fa’ quello, fa’ quell’altro e, forse, chissà, un giorno potrai arrivare alla salvezza. La religione ti fa credere che sarà tramite i tuoi sforzi che otterrai la salvezza. Gesù ti mostra che lo sforzo è soltanto suo.

Gesù non ti offre una bella vita senza preoccupazioni, perché non esisterà nulla del genere mentre sarai in questo mondo devastato dal peccato. Ma lui ti offre il perdono, la salvezza e il riposo per la tua anima. Il peggior carico l’ha già portato lui sulla croce, quando ti ha sostituito nella condanna che ha subito a causa dei tuoi peccati. Quello che doveva essere fatto, l’ha già fatto lui. Ed ora devi fare solo una cosa: accettare il suo invito. Che ne dici di farlo adesso?

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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