#165 - La soddisfazione è avere Cristo - Giovanni 6:25-26

Dopo aver compiuto molti miracoli, Gesù viene seguito da una folla che però è più interessata al cibo che a Dio. Perciò dice a queste persone che loro lo stavano cercando non perché avessero visto dei miracoli, ma perché avevano mangiato del pane e si sentivano soddisfatte. Era evidente che se un altro avesse proposto loro un pane più gustoso, non sarebbero più andate dietro a Gesù.


Lo scopo dei segni e dei miracoli non era quello di dare a quel popolo una vita comoda, donandogli salute permanente, del pane gratis e alcuni sermoni sul monte, pieni di belle parole per intrattenere il loro intelletto. No, l’obiettivo di queste sue manifestazioni era dimostrare che il Messia, il Creatore e Sostenitore di ogni cosa si trovava proprio lì, in mezzo a loro.


Ti sei mai soffermato a pensare sui motivi che ti portano a cercare Gesù? Hai deciso di andare a lui per avere una tavola abbondante e una salute duratura per goderti questa vita? O forse il tuo interesse è poter acquistare tutto ciò che attirerà l’attenzione dei tuoi occhi? Oppure sei un tipo intellettuale, che legge la Bibbia solo per aumentare la propria conoscenza ed essere apprezzato per questo?


Mentre Eva guardava l’albero della conoscenza del bene e del male nel giardino dell’Eden, il suo frutto le è sembrato buono da mangiare, piacevole agli occhi e desiderabile per acquistare conoscenza (Genesi 3:6). Nella sua prima lettera, Giovanni si riferisce a tutto ciò come essendo la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita (I Giovanni 2:16).


Quando Gesù è stato tentato, Satana l’ha sfidato a trasformare le pietre in pane affinché soddisfacesse la sua fame. Ha anche cercato di riempire i suoi occhi con la visione della gloria e della ricchezza dei regni di questo mondo. E se Gesù si fosse gettato dal pinnacolo del tempio, questa sfida gli avrebbe dato l’opportunità di dimostrare la sua importanza, giacché gli angeli l’avrebbero sorretto con le loro mani.


In tutto questo c’è sempre la stessa promessa del diavolo di soddisfare le necessità della carne, degli occhi, e di farti sentire una persona importante. Ma non è forse questa la stessa litania che senti alla radio e in TV? Molti fingono di predicare il vangelo, mentre in realtà semplicemente ripetono le stesse tentazioni del giardino dell’Eden. E, dall’altra parte, molti fingono di ascoltare il vangelo, mentre in realtà stanno ascoltando le proprie concupiscenze.


Sì, certamente, Dio risponde alle preghiere secondo la sua volontà, tuttavia l’attenzione non dovrebbe essere concentrata sulla risposta a queste preghiere o su noi stessi, però sulla persona di Gesù. Giacomo ha affermato: “Voi desiderate e non avete... e non avete, perché non domandate... voi domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri. (Giacomo 4:2-3). La concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita ci attraggono quando Gesù non basta al nostro cuore.


Paolo ha scritto: “Ora il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesù. (Filippesi 4:19). Chi provvederà? Dio. A quante necessità? A tutte. Con che cosa? Con le sue ricchezze in gloria. E in chi troviamo tutto ciò? In Gesù. Se per te Gesù non è sufficiente, nient’altro lo sarà.


Nei prossimi 3 minuti Gesù ci insegnerà di che cosa dovremmo occuparci.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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