Dopo aver compiuto molti miracoli, Gesù viene seguito da una folla che però è più interessata
al cibo che a Dio. Perciò dice a queste persone che loro lo stavano cercando non perché avessero
visto dei miracoli, ma perché avevano mangiato del
pane e si sentivano soddisfatte.
Era evidente che se un altro avesse proposto
loro un pane più gustoso, non sarebbero più andate dietro a Gesù.
Lo scopo dei segni e dei miracoli non
era quello di dare a quel popolo una vita comoda, donandogli salute
permanente, del pane gratis e alcuni sermoni
sul monte, pieni di belle parole
per intrattenere il loro intelletto. No, l’obiettivo di queste sue manifestazioni
era dimostrare che il Messia, il Creatore e Sostenitore di ogni cosa
si trovava proprio lì, in mezzo a loro.
Ti sei mai soffermato a pensare sui motivi che ti portano a cercare Gesù? Hai deciso
di andare a lui per avere una tavola abbondante e una salute duratura
per goderti questa vita? O forse il tuo
interesse è poter acquistare tutto ciò che attirerà l’attenzione dei tuoi occhi? Oppure sei un
tipo intellettuale, che legge la Bibbia
solo per aumentare la propria conoscenza ed essere apprezzato
per questo?
Mentre Eva guardava l’albero della conoscenza del bene e del male nel giardino dell’Eden,
il suo frutto le è sembrato buono da mangiare, piacevole agli occhi e desiderabile
per acquistare conoscenza (Genesi 3:6). Nella
sua prima lettera, Giovanni
si riferisce a tutto ciò come essendo la concupiscenza della
carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita (I Giovanni 2:16).
Quando
Gesù è stato tentato, Satana l’ha sfidato a trasformare le pietre in
pane affinché soddisfacesse la sua
fame. Ha anche cercato di riempire i suoi occhi con la visione della
gloria e della ricchezza dei regni di questo mondo. E se Gesù
si fosse gettato dal pinnacolo del tempio, questa sfida gli avrebbe dato l’opportunità di dimostrare la
sua importanza, giacché gli angeli l’avrebbero sorretto con le
loro mani.
In tutto questo c’è
sempre la stessa promessa del diavolo di soddisfare le necessità della
carne, degli occhi, e di farti sentire una persona
importante. Ma non è forse questa la stessa litania
che senti alla radio e in TV? Molti fingono di predicare il vangelo,
mentre in realtà semplicemente ripetono le stesse tentazioni del
giardino dell’Eden. E, dall’altra
parte, molti fingono di ascoltare il vangelo, mentre in realtà stanno ascoltando le proprie concupiscenze.
Sì,
certamente, Dio risponde alle preghiere secondo la
sua volontà, tuttavia l’attenzione non dovrebbe essere
concentrata sulla risposta a queste preghiere o su noi stessi, però
sulla persona di Gesù. Giacomo ha affermato: “Voi
desiderate e non avete... e non avete, perché non domandate... voi domandate e non ricevete, perché domandate male
per spendere nei vostri piaceri.”
(Giacomo 4:2-3). La concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita ci attraggono
quando Gesù non basta al nostro cuore.
Paolo ha scritto: “Ora
il mio Dio supplirà ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in
Cristo Gesù.”
(Filippesi 4:19). Chi provvederà? Dio. A quante necessità? A tutte. Con che cosa? Con le sue ricchezze in gloria. E in
chi troviamo tutto ciò? In Gesù. Se per
te Gesù non è sufficiente, nient’altro lo sarà.
Nei prossimi 3 minuti Gesù ci insegnerà di che cosa dovremmo occuparci.