Di solito l’essere umano è
estremamente credulone, motivo
per cui ci sono così tante religioni e superstizioni. Ma
quando si tratta della persona di
Cristo, sono in pochi quelli che vogliono credergli. Gesù, il giorno
prima, aveva alimentato cinquemila persone con soltanto cinque pani e due pesci.
Ora però, ancora non soddisfatte, esse desiderano sapere quale sarà il suo prossimo segno o miracolo, perché lo vedano e gli credano. Sì, vogliono di nuovo vedere
per crederci!
E affermano che i
loro antenati avevano mangiato la manna, il
pane caduto dal cielo, durante i quarant’anni del
loro pellegrinaggio nel deserto. In realtà il
pane che Mosè gli aveva dato era fugace, passeggero. Il
vero pane che viene dal cielo è quello che il
Padre gli sta offrendo in questo esatto
momento: Gesù stesso. A differenza della manna, che saziava
solo per poche ore, il
vero pane del cielo dà vita al mondo e soddisfa
eternamente. Così, Gesù gli rivela: “Io
sono il
pane della vita; chi viene a
me non avrà mai più fame e chi crede in
me non avrà mai più sete.”
(Giovanni 6:35).
Prenditi un
momento per
pensare a ciò che Gesù sta dicendo. Dopo essergli stato chiesto un
segno, Gesù dichiara che lui stesso è il segno. La soddisfazione è nella
sua persona e non nelle cose che lui potrebbe fare. Tuttavia
loro non vogliono Gesù, non vogliono colui “in cui
sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza”
(Colossesi 2:3), colui per mezzo del quale tutte le cose
sono state create (Giovanni 1:3), colui che
è lo splendore della gloria di Dio e più eccellente degli angeli (Ebrei
1:3-4), nonché colui che è Dio incarnato in
forma umana (Giovanni 1:14). No, preferiscono il pane che lascia
solamente briciole dietro di sé.
Lo scoiattolo
Scrat, un personaggio del film d’animazione “L’era glaciale 2”, vive un’esperienza di “quasi
morte” e intravede il cielo degli scoiattoli: un luogo pieno zeppo di nocciole, proprio come quelle
per cui lotta continuamente per ottenere qui sulla
terra; e al centro di questo cielo degli scoiattoli c’è una nocciola
gigantesca. Questa caricatura del cielo è ciò che molti cercano, cioè un luogo di abbondanza degli stessi piaceri terreni, una sorta di “offerte all’ingrosso” della prosperità. La persona di Gesù
non interessa loro. Colui che “i cieli e i cieli dei cieli” non possono contenere, è considerato “poco”
per l’appetito di queste anime.
Eppure il
salmista afferma: “Chi ho io in cielo fuor di
te? E sulla terra io non desidero altri che
te.” (Salmo 73:25). Se cerchi la prosperità, ossia il
pane che non può soddisfare eternamente, non è Gesù che vuoi. Già, ambisci semplicemente a conseguire una
grande nocciola, come lo scoiattolo del film.
Per
chi crede davvero, Gesù è pienamente sufficiente, sia in questa vita, sia in
eterno. Colui che crede, già comincia subito a godersi qui la compagnia di Gesù, e non sarà
diverso in cielo, dove l’occupazione dei salvati sarà ammirare l’Agnello che ha dato la
sua vita per salvarci. Se qua, sulla
terra, la persona di Cristo non ti
basta, anche in cielo non ti basterà. Se credi che sarà
veramente noioso il dover trascorrere tutta l’eternità adorando colui
davanti al quale ogni ginocchio
si piegherà (Filippesi 2:10), il cielo non fa
per te.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)