#169 - Mai e poi mai! - Giovanni 6:37-40

Gesù inizia il versetto 37 di questo capitolo 6 del Vangelo di Giovanni dicendoci che “tutti quelli che il Padre mi dà, verranno a me”, indicandoci la sovranità di Dio nello scegliere chi vuole salvare. So che molti non concordano con il fatto che Dio elegga alcuni alla salvezza e, così pensando, dovrebbero anche essere in disaccordo con quest’affermazione di Gesù.


Ci vorrebbe molta abilità e sagacia per riuscire a negare questa verità così chiara della Parola di Dio. C’è chi addirittura inverta quest’ordine, affermando che se andrai a Gesù il Padre ti sceglierà, e non il contrario. Ed ho anche sentito dire che lui qui parlerebbe solo di una classe speciale di persone, come ad esempio gli apostoli. Ma sai perché c’è tutto questo sforzo per negare che i salvati siano già stati previamente eletti da Dio? Per dare all’essere umano il merito della sua salvezza.


Se potessimo avere una minima partecipazione alla nostra salvezza, allora saremmo soltanto dei “semipeccatori”, essendo soltanto “semirovinati” dal peccato, e troveremmo al cimitero soltanto persone “semimorte”. Ci basterà leggere la lettera di Paolo ai Romani per mettere da parte quest’idea romantica che in noi esista una qualche simpatia per Dio. No, non c’è. Siamo naturalmente suoi nemici.


Sono tutti sotto peccato... non c’è alcuno che ricerchi Dio... neppure uno.” (Romani 3:9-23). Se pensi che l’iniziativa di andare a Gesù sia venuta da te, ti chiedo: qual è questa parte di te che è diventata immune al peccato, che anela a Dio ed è amica sua? La verità è che non cerchiamo Dio giacché “la carne è inimicizia contro Dio.” (Romani 8:7). Questa è la verità assoluta, la quale fa aumentare ancor di più lo splendore della grazia di Dio nel decidere di salvare alcuni in mezzo a una razza completamente perduta.


Gesù non solo dichiara che chiunque il Padre gli darà, andrà a lui, però va oltre: “... e colui che viene a me, io non lo caccerò fuori”, cioè in nessun caso, mai, never! Una volta salvato, salvato per sempre. So che alcuni leader religiosi odiano queste parole perché amano minacciare i loro seguaci con zolfo e fuoco, casomai non volessero più seguirli.


In un certo senso hanno anche ragione, poiché non c’è nessuna garanzia di salvezza per chi segue un leader religioso o una religione. La garanzia è unicamente per coloro che sono salvati da Cristo, e non dalle loro buone opere, dalla loro perseveranza, dalla loro religione ecc. Gesù garantisce la vita eterna soltanto a quelli che il Padre gli ha dato, e non a quelli che credono di potersi guadagnare la propria salvezza tramite un cambiamento di vita. Guarda cosa ci dice subito dopo:


Perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. Questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che egli mi ha dati, ma che li risusciti nell’ultimo giorno.” (Giovanni 6:38-39). E tu, sarai tra questi che il Padre vuole dare la vita eterna? Ci sono solo due modi per scoprirlo: adesso e dopo. Adesso, è credendo in Gesù; dopo, sarà troppo tardi...


Nei prossimi 3 minuti Gesù ci rivela la soluzione per il pungiglione della morte.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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