#171 - Chi va a Gesù? - Giovanni 6:45

Gesù, quando si rivolge ai giudei, ci tiene a fargli ricordare la promessa rivelata dai profeti dell’Antico Testamento: “Saranno tutti istruiti da Dio.” E, concludendo, afferma che “chiunque ha udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me.” (Giovanni 6:45). Alcuni dicono che dopo aver ascoltato e imparato dal Padre, sta a te decidere se credere o meno in Gesù. Qui non è quello che Gesù dichiara.


Non ci dice che chi ha udito e imparato dal Padrepotrebbe venire a me”, però “viene a me”. L’andare a lui è una conseguenza diretta dell’ascolto e dell’apprendimento dal Padre, e non una questione di scelta. Se avrai ascoltato e imparato dal Padre, non c’è più via di scampo: andrai a Gesù! Siccome l’essere umano è spiritualmente morto, è incapace di imparare dal Padre e di reagire a qualsiasi stimolo spirituale. “Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente.” (1 Corinzi 2:14).


Se non ricevi la vita che viene da Dio per poter imparare da lui, continuerai a pensare che la Parola di Dio sia una grande assurdità. “Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato”, è quanto Gesù dichiara (Giovanni 6:44). Quindi, quando vai a lui, non è una tua scelta. Se la scelta fosse tua, per natura sceglieresti di non andarci; ma se la scelta è di Dio, non ti servirà fare i capricci: il tuo destino è il cielo.


Allora perché, nel capitolo 5 del Vangelo di Giovanni, Gesù dice “non volete venire a me per avere la vita”? Non sarebbe una questione di scelta il voler andare a Gesù? Dovrebbe esserlo, tuttavia non lo sarà mai a causa della nostra naturale inimicizia contro Dio. Siamo naturalmente egocentrici e indipendenti, e l’andare a Gesù non risulta nella nostra agenda. Quando un peccatore muore separato da Dio, è così che rimarrà eternamente, proprio come l’ha sempre voluto. All’inferno non ci sono pentiti che desiderano il cielo.


Pertanto nessuno sarebbe salvato se non fosse per la grazia di Dio, che ci elegge e ci salva. Nell’epistola ai Romani 3:10-11 sta scritto che “non c’è alcun giusto, neppure uno”, e che “non c’è alcuno che abbia intendimento, non c’è alcuno che ricerchi Dio.”. Se pensi di poter capire e cercare Dio, allora sei un’eccezione non prevista da Dio. Ed io ti chiederei: quale parte di te non è così vergognosamente rovinata dal peccato da poter portare a termine una tale impresa?


Quando nella sua famosa affermazione Pietro ha riconosciuto che Gesù era il Cristo, il Figlio del Dio vivente, lui gli ha risposto: “Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perché né la carne né il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. (Matteo 16:17). Non ci si va mai a Gesù di propria iniziativa. Ci andrai perché l’ha voluto Dio, rivelandoti sia il peso del tuo peccato, sia il valore dell’opera che Gesù ha compiuto sulla croce. Se credi di essere in grado di farlo da solo, questo sentimento sarà tanto egocentrico e ribelle quanto l’incredulità stessa.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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