Scopriamo che qui Gesù non guarirà Lazzaro proprio perché aveva in
mente qualcos’altro, molto più grande e migliore. Le guarigioni e i miracoli compiuti da Gesù e dai suoi discepoli avevano un obiettivo ben definito
per ogni individuo, momento e luogo. A volte servivano
per mettere alla prova la fede di persone come
Marta e Maria, altre volte per dimostrare l’incredulità di persone come i farisei.
Nel libro degli Atti degli apostoli leggiamo che “Dio
intanto faceva miracoli straordinari per mezzo di Paolo; al punto che
si mettevano sopra i malati dei fazzoletti e dei grembiuli che erano stati
sul suo corpo, e le malattie scomparivano e gli spiriti maligni uscivano.”
(Atti 19:11-12). Questi segni prodigiosi erano necessari
per dimostrare che il suo messaggio proveniva da Dio. Tuttavia le buone novelle del vangelo non
sono notizie di guarigioni e miracoli, ma di salvezza
eterna per tutti coloro che credono in Gesù, “il quale è stato messo a
morte per i nostri peccati ed è stato risuscitato
per la nostra giustificazione.”
(Romani 4:25).
Gli apostoli stessi
si ammalavano e usavano delle medicine. Paolo aveva “una spina nella
carne”, una specie d’infermità o limitazione fisica. E tre volte ha pregato il Signore perché l’allontanasse da lui. Sai
qual è stata la risposta di Gesù? “La mia grazia ti
basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza.”
(2 Corinzi 12:7-9). Perché allora l’apostolo non guariva se stesso?
Perché ha lasciato Trofimo infermo a Mileto? (2 Timoteo 4:20). Perché
Paolo ha raccomandato a Timoteo di non bere più
solamente acqua, ma anche un po’ di vino a causa del suo stomaco e
per le sue frequenti infermità? Non potrebbe forse dargli un suo miracoloso fazzoletto affinché guarisse? (1 Timoteo 5:23).
Probabilmente Dio voleva insegnare
loro, e altrettanto a noi, qualcosa sul suo
modo di agire. Paolo, Trofimo e Timoteo non avevano bisogno di prove
per credere che Gesù fosse il Salvatore.
Chi crede cammina per fede, non
per visione. Tommaso, che ha voluto vedere per credere, ha purtroppo dovuto ascoltare da Gesù che sarebbero stati
tanto più beati quelli che avrebbero creduto pur non avendo
visto.
Non so perché così
tanta gente è fissata con guarigioni e segni miracolosi. Forse Gesù non è abbastanza
per te? Ricordati che lui non
si fidava di coloro che lo seguivano solo a
causa dei prodigi che faceva. Così, se ti ammalerai,
prega. Se Dio vorrà, ti guarirà, direttamente o attraverso medici e medicine. E se questo non succederà,
devi sapere che Dio avrà sicuramente un proposito ben
preciso per te o
per le persone intorno a te.
La differenza tra un pagano idolatra e un cristiano
veramente nato di nuovo è che il
primo crede che Dio gli sia accanto solo
quando tutto va bene. Il vero credente, però,
si rallegra anche nella mancanza di salute, denaro, prosperità, libertà, ecc. L’apostolo Paolo ha scritto: “So vivere nella povertà e anche nell'abbondanza;
in tutto e per tutto ho imparato a essere saziato e ad aver fame; a essere nell'abbondanza e nell'indigenza. Io posso ogni cosa in colui che
mi fortifica.” (Filippesi 4:12-13).
Se Paolo poteva dire “posso ogni cosa in
Cristo che mi fortifica”, pure
tu riuscirai ad accettare la volontà di Dio
per te, qualunque essa sia. Nei prossimi 3 minuti Gesù mostrerà a
Marta e a Maria che la volontà di Dio è
sempre la migliore.