Marta e
Maria sono molto diverse l’una dall’altra.
Marta sembra essere più razionale e indagatrice. Maria invece ha una personalità più contemplativa.
Si
potrebbe magari dedurre che Maria fosse più “spirituale” di
Marta, ma per Dio le nostre caratteristiche naturali non servono a niente.
Sono qualità contaminate dal peccato.
Comunque, anche così Dio rispetta questa diversità ed è in
grado di prendersi cura di ognuno di noi secondo le nostre particolarità. D’altronde
si può notare che tanto
Marta quanto Maria,
quando sono andate a trovare il Signore dopo la
morte di Lazzaro, hanno pronunciato le stesse parole: “Signore, se
tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe
morto.” (Giovanni 11:21, 32).
Alla razionale
Marta il Signore spiega che lui è la risurrezione e la vita, e che chiunque vive e crede in lui non morirà
eternamente. E addirittura la sfida con una domanda: “Credi
tu questo?” (Giovanni 11:26). Marta gli risponderà di sì, che crede che lui sia il
Cristo, il Figlio di Dio, il quale doveva venire nel mondo. Poi
lei corre da Maria, dicendole: “Il
Maestro è qui, e ti chiama.” (Giovanni 11:28).
Quando
ha incontrato Marta, Gesù le ha parlato.
Quando incontrerà Maria, rimarrà senza parole. E nel
momento in cui la vede piangere, nella versione portoghese
si legge che lui “fremette nello spirito e si turbò” (Giovanni 11:33). La parola greca qui tradotta come “si turbò”, è la stessa che in
Marco 14:5 è tradotta così: “Ed erano indignati
contro di lei”. Quindi, il senso qua è d’indignazione.
La
gente, nel passaggio del vangelo di Marco,
si era sdegnata
per l’apparente spreco del profumo che la donna aveva versato
sul capo di Gesù. Nel nostro capitolo, davanti al sepolcro di Lazzaro, Gesù s’indigna
per lo spreco della vita. Ecco perché piange. E i giudei lo vedono piangere e commentano: “Guarda come lo amava!”. Ma perché avrebbe dovuto piangere
per Lazzaro se sapeva che pochi minuti dopo avrebbe trasformato tale funerale in
festa?
Gesù piange a
causa dello spreco e del danno che il peccato e la morte hanno causato alla creazione. Piange
per me; piange
per te; piange per il nostro dolore,
per la nostra afflizione e per la mancanza dei cari che la
morte crea. Poco prima
era Gesù Dio che parlava con Marta in verità.
Ora è Gesù Uomo che parla con Maria in umanità.
Hai bisogno di Gesù perché è Dio Onnipotente, manifestato in verità. Hai bisogno di
Gesù perché è Uomo, manifestato in grazia. In lui la verità e la grazia
si sono incontrate. Cioè Dio, in tutta la
sua perfezione, e Uomo, capace di comprendere la tua sofferenza e di piangere insieme a
te. E tutto ciò senza perdere un solo atomo della
sua divinità.
Nei prossimi 3 minuti il
Verbo di Dio risusciterà il morto.