#237 - Tenebre - Giovanni 13:23-30

Dimenticatevi dell’immagine del dipinto il “Cenacolo”, la cosiddetta “Ultima cena”, di Leonardo da Vinci. All’epoca di Gesù, e pertanto dove è vissuto, di solito le persone non si sedevano su delle sedie per mangiare, come d’altronde era l’usanza al tempo di Leonardo; e, inoltre, figuriamoci se si sarebbero messe tutte dallo stesso lato di un tavolo, come se fossero in posa per essere fotografati. Esse si sedevano per terra, su cuscini o panche basse, davanti a un tavolino anch’esso basso. E allora sì, seduto così in diagonale, si sarebbe potuto trovare Giovanni “inclinato sul petto di Gesù”.


Pietro fa segno al discepolo “il quale Gesù amava” di chiedergli chi fosse il traditore. E il Signore glielo rivela, accennandogli che sarebbe colui al quale avrebbe dato “il boccone, dopo averlo intinto”, magari nell’olio d’oliva o nel sugo di quel pasto (Giovanni 13:23-26). Tutto indica che ciò gli è stato detto a bassa voce, giacché nessun altro l’ha ascoltato.


C’è un luogo nel quale possiamo sentire meglio quanto Gesù ha da dirci, e tale posto è ben vicino a lui. Lì ascolteremo quello che gli altri non ascoltano e capiremo quello che gli altri non capiscono. Tutti in quella stanza avevano interpretato il gesto di Gesù come un’espressione del suo apprezzamento verso Giuda, però soltanto Giovanni sapeva che era successo esattamente il contrario.


Fino a quel momento Giuda aveva camminato secondo l’influenza della propria volontà e del diavolo. Ma d’ora in poi Satana avrà il completo controllo su di lui. Il primo Salmo inizia in questo modo: “Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori.” (Salmo 1:1).


Attenzione, perché esiste un processo: camminare, fermarsi e sedersi. Ogni errore e trasgressione cominciano quando accompagniamo gli empi nelle loro idee e conversazioni, e si evolvono quando ci soffermiamo nelle loro vie. Quando meno ce lo aspettiamo, saremo già seduti nella loro cerchia, essendo uno di loro.


Non possiamo impedire al diavolo di influenzarci attraverso cose, persone o pensieri, ma possiamo evitare di trattenerci su tali cose, persone o pensieri. Infatti, se devierai di un solo grado dalla tua rotta, l’angolo si allargherà sempre di più, finché non ti troverai a chilometri di distanza dalla tua destinazione originale.


Accarezzando i pensieri suggeriti dal diavolo, Giuda finisce per diventare un suo compagno, e ne è totalmente dominato. Poi volta le spalle a Gesù e lascia quella stanza. I discepoli credono che il Signore gli abbia chiesto di andare a comprare qualcosa, o di dare del denaro ai poveri. Il versetto 27 del nostro capitolo 13 del Vangelo di Giovanni afferma invece che sia uscito poiché Satana era entrato in lui; e il versetto 30 termina con queste significative parole: “Ed era notte.”.


Chi volta le spalle alla Luce, ha davanti a solamente fitte tenebre. Se decidi di vivere in base al consiglio degli empi, compreso il tuo stesso consiglio, finirai per essere uno strumento del diavolo senza nemmeno accorgertene. Tuttavia, se rimarrai coricato sul seno di Gesù, in intima comunione con lui, scoprirai cose che molti ignorano.


Nei prossimi 3 minuti Gesù ci svelerà qual è la carta d’identità di un vero discepolo.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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