Lavando i piedi ai suoi discepoli, Gesù gli rivela di averlo fatto perché soltanto i
loro piedi necessitavano di essere puliti a
causa del continuo contatto con questo mondo. Per il
resto, erano tutti già stati mondati, giacché rigenerati
per mezzo della Parola di Dio (1 Pietro 1:23). Tranne
uno: Giuda.
Infatti, qui vediamo un apostolo che aveva ricevuto privilegi uguali agli altri, però
sul quale l’acqua della Parola non ha mai avuto alcun effetto. Giuda ha camminato con il Signore, ma aveva un’altra “agenda” in
mente. Il suo pensiero e il suo proposito erano focalizzati su ciò che avrebbe potuto lucrare seguendo Gesù.
La fine del capitolo 6, di questo Vangelo di Giovanni, mette in chiaro che Gesù l’aveva
scelto pur sapendo quale sarebbe stata la sua intenzione: “‘Non ho io scelto voi dodici? Eppure,
uno di voi è un diavolo!’ Egli parlava di Giuda, figlio di Simone Iscariota, perché questi,
uno dei dodici, stava per tradirlo.”
(Giovanni 6:70-71).
Come quelli descritti in Ebrei 6:4-7, Giuda è stato illuminato, ha gustato il
dono celeste e “la buona parola di Dio e le potenze del mondo
futuro”, ed è anche stato fatto partecipe dello Spirito
Santo. Gli mancava solo di credere, che è la condizione essenziale
per essere salvati. Era impossibile che una tale persona fosse riportata un’altra
volta al ravvedimento.
Dopo aver lavato i piedi ai suoi discepoli, Giuda compreso, Gesù afferma che lì, tra
di loro, c’era un traditore, affinché gli altri potessero identificarlo
quando sarebbe arrivato il momento. E cita la profezia del
Salmo 41:9, scritta mille anni prima: “Persino il mio intimo amico, su cui facevo affidamento e che
mangiava il mio pane, ha alzato contro di
me il suo calcagno.”.
Poi Gesù dichiara: “Ve lo dico fin d'ora,
prima che accada; affinché quando sarà accaduto, voi crediate che IO
SONO.” (Giovanni 13:19). Qua userà un’altra
volta l’espressione già usata da Geova per rivelarsi a Mosè: “IO
SONO” (Esodo 3:14). Ossia, se tradisci Gesù, tradisci Dio stesso. E
chi lo fa, non resta impunito.
I discepoli non hanno idea di
chi sia il traditore, e ciò dimostra quanto
Giuda fosse simile agli altri apostoli. Nessuno avrebbe sospettato di
lui, così come oggi molti non sospettano nemmeno dei lupi travestiti da
agnelli, infiltrati
nei templi e nei canali radiofonici e televisivi.
Gesù, però, li avverte: “Chi
riceve colui che io avrò mandato, riceve
me; e
chi riceve
me, riceve colui che
mi ha
mandato.”
(Giovanni 13:20). Per quanto incredibile possa sembrare, Giuda
era stato inviato a predicare la buona novella insieme agli altri dal Signore stesso.
Se ti rifiuti di credere in Gesù a
causa dei truffatori che ci sono in
giro, predicando il vangelo, sappi che, con
Dio, questa scusa non funziona. Sei invitato a credere in Gesù, il
Salvatore, e non in colui che annuncia il suo
nome. Riferendosi ai falsi predicatori, Paolo ha scritto: “Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità,
Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e
mi rallegrerò ancora.”
(Filippesi 1:18).
Nei prossimi 3 minuti il diavolo entrerà in Giuda.