#256 - Discepolato - Giovanni 15:8

Gesù dichiara: “In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.(Giovanni 15:8). Ho fatto una ricerca nel Nuovo Testamento per vedere quanti cristiani avrei incontrato che sarebbero stati discepoli di altri cristiani, tuttavia non ne ho trovato nemmeno uno. Tutti erano discepoli di Gesù soltanto, e nessuno di loro aveva discepoli propri, solamente Gesù.


Oggi, nella cristianità, ci sono molti che desiderano dei discepoli unicamente per se stessi, ed altri che si lasciano trasformare in discepoli di uomini. In Atti 20, però, dopo aver avvertito i cristiani di Efeso che i lupi non avrebbero risparmiato il gregge, Paolo li avvisa che alcuni cercherebbero anche di radunare i propri discepoli. Guarda cosa ha detto:


Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. (Atti 20:29-30).


L’antidoto contro tutto ciò ci si può leggere nel versetto 32 dello stesso capitolo 20 di Atti: “Ed ora, fratelli, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia, che è in grado di edificarvi e di darvi l'eredità in mezzo a tutti i santificati.”. Sarai al sicuro solo se ti sottometterai a Dio e alla sua Parola, senza star sempre lì a correre dietro a una qualunque novità. La seconda lettera a Timoteo ci insegna che negli ultimi giorni gli uomini “non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie (2 Timoteo 4:3).


L’apostolo Paolo, nella sua prima epistola ai Corinzi, chiama carnalità la tendenza che abbiamo a identificarci a seconda delle preferenze umane. E afferma: “Ciascuno di voi dice: ‘Io sono di Paolo’, ‘io di Apollo’, ‘io di Cefa’ ed ‘io di Cristo’. Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo?... Quando uno dice: ‘Io sono di Paolo’, e un altro: ‘Io sono di Apollo’, non siete voi carnali? Chi è dunque Paolo e chi è Apollo, se non ministri per mezzo dei quali voi avete creduto, e ciò secondo che il Signore ha dato a ciascuno? (1 Corinzi 1:11-13; 3:4-5).


Considerando che alcuni dicevano di essere di Cristo, come se gli altri non lo fossero, il punto qui sono le divisioni causate da questo tipo di atteggiamento. Seguendo gli uomini, o identificandoci con nomi di uomini oppure di denominazioni religiose create dall’uomo, avremo un comportamento carnale. Il Signore non ha mai identificato i suoi discepoli come membri della religione A, B o C, ma semplicemente “fratelli” (Matteo 23:8).


Nel capitolo 6 di questo vangelo, quando diverse persone hanno smesso di seguire il Signore, dopo aver detto che “la carne non giova a nulla (Giovanni 6:63), Gesù chiede ai discepoli se volessero andarsene anche loro. E Pietro gli risponde: “Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. (Giovanni 6:66-69). Se sei stato salvato da Cristo, e non da un uomo o da una religione, non vorrai essere identificato con tali nomi inventati dagli uomini.


Nei prossimi 3 minuti conoscerai l’amore che c’è sempre stato.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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