#260 - Lo Spirito di verità - Giovanni 16:1-7

Nel capitolo 16 del Vangelo di Giovanni i discepoli di Gesù sono stati avvertiti che avrebbero ricevuto qualcosa che nessuno aveva mai ricevuto prima: lo Spirito Santo. Persino gli israeliti, i quali si consideravano cittadini di una nazione guidata da Dio, non avrebbero mai pensato di poter avere lo Spirito Santo abitando in loro.


Nell’Antico Testamento, nei vangeli e nel periodo anteriore al giorno di Pentecoste, descritto in Atti 2, lo Spirito Santo ispirava e influenzava coloro che erano di Dio, rendendoli in grado di fare cose straordinarie. Ed è successo così anche con gli apostoli di Gesù. Lo Spirito, però, che era con loro o su di loro, non era mai stato in loro.


Dopo la morte, la risurrezione e l’ascensione di Gesù, lo Spirito di Dio sarebbe stato mandato a dimorare nella chiesa nel suo insieme, e nel credente individualmente. Tale è la promessa che il Signore fa adesso ai suoi discepoli, non senza averli prima avvisati che in questo mondo sarebbero stati odiati, come lui stesso lo era e lo è fino ad oggi.


Non illuderti: l’odio dell’umanità contro il Salvatore è rimasto il medesimo da quando la folla ha scelto Barabba. E non sto parlando soltanto del disprezzo che si traduce in persecuzioni di cristiani nei Paesi avversi al cristianesimo. Infatti, in essi è ben nota l’ostilità verso Gesù, perché il diavolo “va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. (1 Pietro 5:8).


No, ora mi riferisco ai Paesi cristianizzati dove “Satana stesso si trasforma in angelo di luce...e anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia (2 Corinzi 11:14-15). La civiltà occidentale maschera il suo odio con una facciata di riverenza, la quale nasconde guerre, torture psicologiche e appropriazioni indebite commesse in nome di Gesù. Se vuoi rovinare la reputazione di qualcuno, basterà semplicemente associarlo ad attività criminali. E questo è quanto l’Occidente fa con il nome di Gesù da duemila anni.


Pensi che i discepoli abbiano compreso ciò che gli diceva? No, non capivano assolutamente niente. In quel momento non erano altro che “agenti elettorali” in piena euforia di campagna. Per loro Gesù era già il candidato vincente, il Re d’Israele. Del resto, era appena stato acclamato dal popolo al suo ingresso trionfale a Gerusalemme. Sì, sono sicuri che sia venuto per liberarli dall’oppressore romano e per stabilire il suo regno.


Ma il Signore afferma: “Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi ucciderà penserà di rendere un servizio a Dio. (Giovanni 16:2). Beh, non è esattamente quello che si aspettavano. L’essere espulsi dalle sinagoghe era umiliante; sarebbe, appunto, come perdere l’identità di giudeo in una nazione considerata teocratica, ossia governata da Dio.


È vero, non immaginano nemmeno che molto presto gli unici governati da Dio sulla terra sarebbero stati quelli che avrebbero avuto lo Spirito Santo di Dio abitando dentro di loro. E che nei secoli successivi il mondo sarebbe stato un grande tribunale, in cui Dio domanderebbe all’umanità: “Dov’è mio Figlio?”. Ne sapremo di più nei prossimi 3 minuti.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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