#306 – “Vado a pescare” – Giovanni 21:1-8

Quando credi in Gesù come tuo Signore e Salvatore, in te inizia una nuova vita. A differenza della religione, la quale si aspetta che tu diventi una persona migliore per essere accettato da Dio, il vangelo insegna che Gesù è venuto per salvare peccatori, non persone buone. L’unica cosa che puoi presentare a Dio, per dimostrare che sei un candidato alla salvezza, sono i tuoi peccati. Ti basterà credere in lui per essere perdonato.

Ma dopo essere stato salvato mediante la fede in Cristo, cosa succede? Un cambio di atteggiamento. Cominci ad apprezzare le cose che non ti piacevano, provando avversione per quelle che anteriormente approvavi. Ora nuovi valori e credenze guideranno la tua vita di figlio di Dio, riconoscendo Gesù come Signore e padrone del tuo essere. E, appunto, nella lettera agli Ebrei si legge che ci occuperemo “di cose migliori e che riguardano la salvezza” (Ebrei 6:9).

Se, però, tu tornassi a vivere esattamente nel modo in cui vivevi in passato? Beh, sembra essere ciò che stavano facendo i discepoli in questo capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. Quegli ex pescatori erano stati trasformati, da Gesù, in pescatori di uomini. Avevano ricevuto nuove priorità e una nuova prospettiva; tuttavia, qui non vediamo alcun cambiamento. Continuano ad agire come in precedenza.

Senza rendersi conto di quanta influenza può avere sugli altri, Simon Pietro dice loro: “Io vado a pescare.”. E tutti decidono di seguirlo: salgono sulla barca e riprendono lo stesso stile di vita che avevano prima di conoscere la salvezza. Il risultato è stato una battuta di pesca durata l’intera notte senza un solo pesce. Ecco, noi siamo proprio così, quando ci dimentichiamo che, dopo aver creduto in Gesù, siamo sotto una nuova direzione: “Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove.” (2 Corinzi 5:17).

Era già l’alba quando sono rientrati e, pure vedendo qualcuno sulla spiaggia, non lo riconoscono. Quanto più ci allontaniamo da Gesù e dalla comunione con le cose di Dio, tanto più ci diventa difficile discernere che ha qualcosa da dirci. Allora, il Signore gli fa una domanda: “Figlioli, avete qualcosa da mangiare?” (Giovanni 21:5). La risposta è ovvia: “No!”. Qualsiasi vero discepolo di Cristo soffrirà la fame se proverà a vivere lontano da lui, cercando la propria soddisfazione nelle cose della sua vecchia vita.

Erano a meno di cento metri dalla riva e potevano sentire Gesù ordinando loro: “Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete. Essi dunque la gettarono e non potevano più tirarla su per la quantità di pesci.” (Giovanni 21:6). E tu, da quale parte cali la tua rete? Entrambi i lati saranno sbagliati se non sono quelli determinati dalla volontà di Dio. Sì, qua Giovanni identifica subito il Signore sulla spiaggia, e Pietro, proprio del suo stile, si tuffa in acqua andando incontro a Gesù, mentre gli altri arrivano con la barca.

Nei prossimi 3 minuti i discepoli troveranno compagnia, conforto e alimento nella presenza di Gesù.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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