Gesù dice a Nicodemo che “chi crede in lui non
è giudicato; chi non crede è già giudicato, perché non ha creduto nel
nome dell’unigenito Figliuol di Dio.” (Giovanni 3:18). Ti rendi
conto che non si tratta di scegliere tra essere salvato o essere condannato? Perché,
per natura, siamo già tutti condannati. L’unica opzione che ci
resta è credere in Gesù per scappare da questa condanna.
Affermando che “Dio non ha
mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato
per mezzo di lui” (Giovanni 3:17), Gesù ci
mostra che Dio non ha ancora rinunciato a noi. Ed è già da molto
tempo che Dio sottopone l’uomo a diverse prove per dimostrare la
sua incapacità di salvare se stesso. Ecco perché abbiamo bisogno di un Salvatore.
Innanzitutto l’essere umano è stato bocciato al test dell’innocenza, mentre ancora viveva
nel giardino dell’Eden. Tentati da Satana, Adamo ed Eva si sono
ribellati contro l’unica richiesta che Dio gli aveva fatto, cioè di non
mangiare il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del
male.
La
prova successiva era
vedere come l’uomo se la caverebbe adesso con la coscienza e la
conoscenza del bene e del male appena acquisiti. Questo periodo inizia
con Caino che uccide suo fratello, e termina con un diluvio.
Solo otto persone sono state salvate
per ricominciare.
In seguito, il test consisteva nel dare agli uomini l’autorità di governare sui suoi
simili. Ma lo stesso Noè, il primo a ricevere questo potere, ha dimostrato di non essere in
grado di reggere nemmeno se stesso. E i suoi discendenti, in un atto di
completa ribellione contro Dio, costruiscono la Torre di Babele. Dio dovrà intervenire di nuovo confondendo le lingue e disperdendo la specie umana.
E Dio ci
prova un’altra volta, e chiama un uomo con cui ferma un patto e gli promette di farlo diventare il
padre di una moltitudine di nazioni. Il suo
nome è Abramo, però anche i suoi discendenti cadono nella
degradazione. Li incontreremo, alla fine di questo periodo, vivendo
come schiavi in Egitto. Il libro della Genesi, che comincia parlandoci
della creazione, finisce parlandoci di una bara.
Poi, Dio libera quel popolo e gli dà una legge
per mettere alla prova la
loro obbedienza ai comandamenti. Ed ha funzionato? No,
assolutamente. Mentre Mosè riceveva le tavole della Legge, il popolo
adorava un vitello d’oro. Continuamente “gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le
loro opere erano malvagie.” (Giovanni 3:19). Ed è così che finalmente Dio
manda suo Figlio nel mondo, e tu sai bene cosa gli hanno fatto le persone.
La
morte e la risurrezione di Gesù inaugurano un altro
periodo che non so nemmeno se posso chiamarlo un test, perché ci arriva
con la risposta già
pronta: “Chi crede nel Figliuolo ha vita
eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio
resta sopra lui.”
(Giovanni 3:36). È il periodo della grazia di Dio, ancora in vigore.
Sarebbe forse troppo chiederti soltanto di credere in Gesù? Ricordati:
condannato lo sei già. La tua unica speranza
è credere in Gesù. E semmai hai già creduto, nei prossimi 3 minuti Gesù
ci mostrerà come predicare il Vangelo.