Il capitolo 6 del Vangelo di Giovanni
si conclude mostrandoci che molti discepoli
sono rimasti scandalizzati dalle parole di Gesù. Ma cosa hanno sentito esattamente da
parte sua? Le stesse cose che ancora oggi continuano a sconvolgere molta
gente. Confronta adesso ciò che ha detto Gesù con quello in cui credono di solito le persone, e vedrai che le opinioni non
sono cambiate molto da allora.
Prima
gli chiedono quali opere devono fare, poiché pensano che la salvezza
si ottenga con le buone azioni. Gesù gli risponde che una
sola opera è necessaria, l’opera di Dio, la quale è credere in colui che Dio ha
mandato (Giovanni 6:29). Ritengono che Gesù sia un essere umano qualsiasi,
nato da una relazione tra Giuseppe e Maria. Eppure Gesù afferma di essere il Figlio di Dio disceso dal cielo.
E addirittura suppongono che l’atto di seguire qualcuno che moltiplica il
pane, sia una garanzia di provvigione vitalizia. Gesù non li esorta a cercare il cibo che marcisce, però quello che permane
eternamente. Pensano che andare a lui sia una questione di scelta personale; ma Gesù afferma: “Nessuno può venire a
me, se non lo attira il Padre che
mi ha mandato.” (Giovanni 6:44). E in aggiunta gli garantisce: “Colui che viene a
me, non lo caccerò fuori.” (Giovanni 6:37).
Per ultimo rivela loro che alla fine risusciterà quelli che credono in lui.
Ti sei mai soffermato a confrontare queste sue affermazioni con
quanto insegna la tua religione? Hai imparato che
devi fare delle buone azioni per essere salvato? Gesù ti dice che c’è bisogno di una
sola opera: credere in lui. Pensi che egli sia soltanto un essere più evoluto degli altri,
nato naturalmente da un
padre e una madre? Invece Gesù è il Figlio di Dio disceso dal cielo, “chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi” (Matteo 1:23), generato dallo Spirito
Santo nel grembo di una vergine. Dai retta a
quel predicatore che parla continuamente di prosperità materiale? Gesù
ti consiglia di non sprecare il tuo
tempo in cose che periscono. Hai imparato che il credere in lui sia una tua scelta? Gesù ti fa vedere che
solo colui che il Padre gli darà, verrà a lui. Hai paura di perdere la tua salvezza? Lui dichiara che tutti coloro che il
Padre gli dà, non saranno mai cacciati fuori. Credi nella reincarnazione? Gesù ci parla di un’unica risurrezione.
E come se non bastasse, ti dice che è necessario mangiare la
sua carne e bere il suo
sangue per avere la vita
eterna. Ciò significa che otteniamo vita soltanto attraverso la
sua morte, e non quando imitiamo la
sua vita esemplare. Ad alcuni che credevano che avesse parlato dell’ingoiare letteralmente pezzi della
sua carne, Gesù spiega che essa non giova a nulla, ma è lo spirito che vivifica. Del
resto non potrebbero nemmeno aver mangiato la
sua carne materiale giacché il Figlio dell’uomo sarebbe stato
visto salire in cielo, da dove era disceso, avente il
corpo completo di ogni
sua parte (Luca 24:51; Atti 1:11).
Gesù ben sapeva che molti di coloro che
si dicevano discepoli neppure credevano in lui, e che
uno di loro l’avrebbe anche tradito. E succede lo stesso oggi nella cristianità professante: ci
sono quelli che sono stati salvati
per mezzo della fede in Gesù, quelli che
si scandalizzano di queste affermazioni, e quelli che lo
tradiscono, essendo più interessati ai soldi che potranno guadagnare
tramite Gesù. In quale
categoria rientri? Nei successivi 3 minuti Pietro ci confida perché lo segue.