Gesù avverte i giudei che rimarrebbe ancora
per un po’ insieme a loro, ma poi sarebbe tornato dal
Padre. Naturalmente gli stava parlando della
sua morte e risurrezione; la cosa interessante, però,
sono i tempi dei verbi usati nel versetto 34 di questo capitolo 7 di Giovanni.
Quando
dice: “Voi
mi cercherete e non mi troverete”, i verbi
sono al futuro; tuttavia in seguito leggiamo: “e dove
sono io, voi non potrete venire.”. Dove mai dovrebbe essere Gesù proprio in quel
momento in cui gli parlava? Sì, in cielo. Proprio così, contemporaneamente in cielo e sulla
terra, perché è Dio. E l’orrore di queste sue parole sta nel fatto che
era impossibile loro di essere in cielo con Gesù, un
destino che avevano automaticamente suggellato quando l’hanno rifiutato.
Dio non desiderava assolutamente che quelle persone facessero tale fine.
Circa seicento anni prima il
profeta Geremia aveva già rivelato le intenzioni di Dio: “Poiché io
conosco i pensieri che ho per voi... pensieri di pace e non di male...
Mi cercherete e mi troverete, perché
mi cercherete con tutto il vostro cuore.”
(Geremia 29:11-13). Questa era stata una promessa fatta a un popolo esiliato in Babilonia, ma il
sentimento di Dio non è cambiato.
Oggi, se sei consapevole che la tua vita qui non sia altro che un esilio in un mondo
di tristezza e dolore, questa stessa promessa vale ugualmente: “Mi
cercherete e mi troverete”.
Quando? Immediatamente! Vorresti ancora pensarci su? Beh, alcuni di quei giudei hanno potuto credere in Gesù più tardi,
quando hanno scoperto che era stato
mandato a morire ed è risuscitato per loro. Eppure
per te un’altra possibilità potrebbe non esserci.
Questo lo dico perché in qualsiasi
momento la finestra dell’opportunità potrà
definitivamente chiudersi. Come mai? Dunque, ci sono diversi modi in cui ciò potrebbe accadere, se ascolti e non credi al vangelo, il cui messaggio in sintesi è questo: Gesù è
morto sulla croce per pagare i tuoi peccati ed è risuscitato il terzo giorno
per la tua giustificazione (Romani 4:25).
Un qualunque “tilt” nei tuoi neuroni potrebbe renderti incapace di credere a
quello che hai appena sentito. Oppure il tuo cuore potrebbe smettere di battere e la
morte metterebbe fine per
sempre alle tue chance di essere salvato. Esiste perfino un’ulteriore eventualità, la quale sarà benedetta
per quelli che credono, però atroce per
chi ha già ascoltato il vangelo e non ci ha creduto: il ritorno di Gesù da un
momento all’altro.
La Bibbia ci indica che la
sua prima venuta sarà un avvenimento segreto, risuscitando i credenti anteriormente morti e portando
via da questo pianeta tutti i credenti ancora vivi. È
quanto chiamiamo “rapimento”. Poi, alcuni anni dopo, tornerà in
modo vedibile e terrificante. E tutti coloro che hanno ascoltato il vangelo
prima del rapimento, e non ci hanno creduto, non saranno più in
grado di crederci, perché saranno impediti da Dio stesso. Dopotutto, non
era proprio quello che avevano sempre voluto fin dall’inizio, ricusando il Salvatore?
Nella
sua seconda lettera ai Tessalonicesi,
parlando di queste persone nel periodo compreso tra il rapimento e la
venuta visibile di Gesù, l’apostolo Paolo dichiara: “E
per questo Dio manderà loro
efficacia di errore, perché credano alla menzogna, affinché siano
giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verità... perché hanno
rifiutato di amare la verità
per essere salvati.” (2 Tessalonicesi
2:11-12).