Volendo dimostrare di non aver bisogno della liberazione offerta
loro da Gesù, i giudei si giustificano spiegandogli che
sono figli di Abramo. Gesù allora, mettendoli a
confronto con quanto avevano detto, afferma: “Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo.”
(Giovanni 8:39).
Dio aveva ordinato ad Abramo di lasciare la
sua terra e di andare
verso il luogo che doveva ancora mostrargli. Ed ha obbedito, partendo “senza sapere dove andava.” (Ebrei 11:8). Nella lettera ai Romani il
nome di Abramo è associato alla fede, la quale è il fermo “fondamento delle cose che
si sperano e prova di quelle che non
si vedono.” (Ebrei 11:1).
La fede collega il mondo visibile con l’invisibile, facendo la connessione tra il passato,
il presente e il futuro. Per fede in ciò che Dio ci dice riguardo al sacrificio di
Cristo nel passato, si può godere del perdono dei peccati e della certezza della vita
eterna già nel presente, oltre alla liberazione dal giudizio
futuro.
La fede quindi è una risposta alla Parola di Dio.
Per questo Gesù dichiara a quei giudei: “La mia parola non
trova posto in voi” (Giovanni 8:37); e poi aggiunge: “Chi
è da Dio, ascolta le parole di Dio; perciò voi non le ascoltate, perché non siete da Dio.”
(Giovanni 8:47). E qui ancora una volta gli rivela di essere Dio;
loro però, dubitandone, procedono nella direzione opposta a quella di Abramo.
Quando
Sara, che era sterile, aveva circa novant’anni, e Abramo intorno ai cent’anni, Dio gli ha promesso che avrebbero avuto un figlio. Più tardi, essendo questo
loro figlio Isacco già grande, Dio ha voluto mettere alla
prova la fede di Abramo, chiedendogli di sacrificarlo.
Giacché Abramo credeva che Dio avrebbe anche potuto resuscitare Isacco,
avendogli
anteriormente assicurato che avrebbe avuto dei discendenti, ha fatto quanto gli era stato richiesto da Dio.
Infatti, Abramo è salito con Isacco su
uno dei monti che Dio gli aveva indicato nel paese di Moria, dove oggi
si trovano Gerusalemme e la collina detta “Calvario”. Il
padre aveva in mano il coltello e le braci
per il fuoco del sacrificio, mentre Isacco portava sulle spalle la legna su cui lui stesso sarebbe stato deposto per morire. Tuttavia, all’ultimo
momento, Dio l’ha fermato e Abramo ha subito
visto “dietro di lui un montone, preso per le
corna in un cespuglio”, cioè il provvedimento di Dio
per sostituire suo figlio nel sacrificio. (Genesi 22)
Sicuramente avrai già sentito parlare di una scena simile a questa: un Figlio obbediente
al Padre che sale su un monte dove
ora c’è Gerusalemme, con il legno sulle spalle
per essere sacrificato sulla croce. La differenza nel
caso di Gesù è che non c’è stato nessun animale a sostituirlo.
Era lui l’Agnello stesso.
Vedendo
quanto lo amasse e quanta fiducia avesse nella
sua Parola, Dio confida ad Abramo: “Ora
so che tu temi Dio, poiché non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo.”
(Genesi 22:12). Se credi in Gesù come il tuo Salvatore e hai Dio per
Padre, puoi dirgli queste stesse parole:
Ora so che mi ami, visto che non
mi hai negato tuo Figlio, il tuo unico Figlio.
Nei prossimi 3 minuti capirai cosa significa essere giustificati
per fede.