#191 - Giustificati per fede - Giovanni 8:37-50

I giudei che ora parlano con Gesù cercano di giustificarsi in vari modi. Oltre a fare appello al lignaggio di Abramo, si paragonano anche ad altre persone, e addirittura si considerano migliori dei samaritani, dei nati da prostituzione e della donna adultera.


Sembrano persino insinuare che siano migliori di Gesù. Del resto loro non sono mica dei “samaritani demonizzati”, essendo questa l’accusa che fanno a Gesù, e non sono nemmeno nati da una gravidanza inspiegabile come la sua. Ancora oggi i giudei chiamano Gesù “ben Panthera”, ossia “figlio di Pantera”, che era un soldato romano.


Eh sì, ci piace giustificarci, specialmente confrontandoci con persone peggiori di noi. Il problema è che la sola giustificazione plausibile, affinché qualcuno possa essere accettato da Dio, è l’essere puro, santo e giusto quanto l’unico Uomo perfetto che abbia mai messo piede sulla terra: Gesù. Così come per il perdono, che deve provenire da chi è stato offeso, anche la giustificazione non può provenire da noi, però da Dio.


Quando credi in Cristo, non sei soltanto perdonato, ma sei pure giustificato, cioè considerato giusto secondo il giudizio di Dio, che comincerà a vederti attraverso ciò che Cristo rappresenta per lui. La giustificazione non cambia il fatto che siamo peccatori, e neanche diminuisce la gravità del nostro peccato. Essa modificherà l’opinione di Dio su di noi, passando da empi a giustificati ai suoi occhi. Nel perdono, Dio dice al peccatore: “Va’, non mi devi più niente”. Nella giustificazione, gli dice: “Puoi venire a vivere con me, sei idoneo”.


E in che modo qualcuno potrebbe mai cambiare la propria opinione riguardo a un trasgressore? Immagina, ad esempio, che all’improvviso uno studente in una classe, senza nessuna ragione apparente, mettesse knock-out con un pugno il suo compagno di banco. Poi, prima di mandare l’aggressore dal preside per essere probabilmente espulso da questa scuola, l’insegnante trovasse una pistola nella tasca del ragazzo svenuto e scoprisse che costui aveva intenzione di ucciderlo.


Immediatamente l’aggressore passa da cattivo a eroe agli occhi dell’insegnante. Non c’è stato nessun cambiamento rispetto alla violenza inflitta al compagno. Ciò che è cambiato, però, è stato il concetto che ora il preside ha iniziato ad avere di quello studente.


Nel capitolo 3 della lettera ai Romani leggiamo che “mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui... tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù. Dio lo ha prestabilito come sacrificio propiziatorio mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; e per dimostrare la sua giustizia nel tempo presente affinché egli sia giusto e giustifichi colui che ha fede in Gesù. (Romani 3:20-26).


Puoi essere giustificato da Dio solo tramite queste tre cose: la grazia, il sangue e la fede. Dunque, ti chiederei: cerchi forse di essere giustificato in base ai tuoi sforzi o paragonandoti con quelle persone che consideri peggiori di te?


Nei prossimi 3 minuti Gesù ci rivelerà di essere sempre esistito. 


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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