Quando
parlava del rapimento della chiesa, Paolo s’includeva tra coloro che vi avrebbero partecipato, giacché ha detto: “Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo rapiti assieme a
loro sulle nuvole” (1 Tessalonicesi 4:17). Ma l’apostolo non avrebbe forse mai letto Matteo 24:14, dove c’è scritto che “questo vangelo del regno
sarà predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine”?
Tra l’altro, ci sarebbe stato tempo sufficiente
per predicare il vangelo in tutto il mondo nel breve
arco della vita di Paolo?
In verità, Matteo ci parla del
vangelo del regno, e non del vangelo della grazia che è
predicato oggi. Il vangelo del regno annunciava l’arrivo del Messia e
del Re dei giudei, predicato da Giovanni Battista e dagli apostoli, e
sarà proclamato un'altra volta da quelli che
si convertiranno dopo il rapimento della
chiesa. Gesù è il Re dei giudei, tuttavia la Bibbia non dichiara mai che
sia il re dei cristiani.
Per i cristiani Gesù è Signore.
Una delle chiavi
per comprendere la Bibbia è rendersi conto che Dio ha un popolo, Israele, scelto fin dalla fondazione del mondo, e un altro popolo, la chiesa, scelto
prima della fondazione del mondo. Israele
ha ricevuto promesse di benedizioni terrene, la chiesa invece ha
ricevuto promesse di benedizioni celesti.
Per questo si verifica il contrasto tra Antico e Nuovo
Testamento.
Quando
Israele ha rifiutato il suo Re e l’ha inchiodato sulla croce, l’orologio profetico
si è fermato mentre mancavano ancora sette anni alla fine del mondo presente e all’inizio del regno millenario di
Cristo. Dio, allora, ha aperto una sorta di “parentesi” nella storia
per inserirci la chiesa, però non ci ha rivelato
quanto tempo sarebbe durato tale periodo. Ed è
per questa ragione che Paolo si aspettava il rapimento da un
momento all’altro.
Sappiamo che questa “parentesi”
si chiuderà con il rapimento della chiesa, e poi l’orologio profetico di Dio ricomincerà a battere i suoi ultimi sette anni.
Durante questa fase un rimanente d’Israele
si convertirà al Messia e il vangelo del regno sarà di nuovo proclamato, annunciando il ritorno del Re Gesù. “E questo vangelo del regno sarà predicato
in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verrà la fine”
(Matteo 24:14), quando finalmente Gesù tornerà con la
sua chiesa per inaugurare il suo regno di mille anni. Infatti, il capitolo tre della
prima lettera ai Tessalonicesi termina parlandoci di questa “venuta del Signor nostro Gesù
Cristo con tutti i suoi santi.” (1 Tessalonicesi 3:13). Ma quali “santi”
sono questi qua? Sì, quelli che erano stati precedentemente rapiti.
Ora
fa’ attenzione: tra coloro che rimarranno in questo pianeta, dopo il rapimento della chiesa, soltanto
chi prima non aveva mai sentito il vangelo della grazia
si potrà convertire. E le persone che l’hanno ascoltato e
sono stati lasciati indietro? Dio farà in
modo che credano alla menzogna dell’anticristo. È ciò che la Bibbia chiama “potenza d’inganno” (2 Tessalonicesi 2:11). Ecco, se questa persona sei
tu, sappi che tutto quello che ti separa dall'accogliere l’anticristo è “un batter d’occhio” (1 Corinzi 15:52).
Inoltre, non
devi credere ai libri che ti mostrano dei cristiani convertendosi dopo il rapimento, o ai video di persone, ad esempio, all’interno di un tempio svuotato dal rapimento, le quali cadono in ginocchio
e chiedono perdono a Dio. “Perché non hanno
aperto il cuore all'amore della verità
per essere salvati... Dio manda
loro una potenza d'errore perché credano alla menzogna, affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma
si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati.”
(2 Tessalonicesi 2:10-12).
Nei prossimi 3 minuti Gesù entrerà a Gerusalemme.