Il versetto 12 ci rivela che Gesù
si era tolto le vesti
prima di chinarsi per lavare i piedi ai suoi discepoli.
Ora fa attenzione a cosa gli dice subito dopo: “Quando
dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti,
si mise di nuovo a tavola, e disse loro: ‘Capite quello che vi ho fatto?’”
(Giovanni 13:12).
Nessuno di noi sarebbe stato salvato se Gesù non
si fosse tolto le vesti celesti per scendere nel mondo e dare la
sua vita per noi. Lavando i piedi ai suoi discepoli, appunto, Gesù glielo dimostra, e ci lascia pure un esempio da seguire.
Oggi viviamo nella condizione di Laodicea, l’ultimo stato della chiesa in Apocalisse
3, il cui angelo afferma: “Sono
ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!” (Apocalisse
3:17). E, in effetti, lo è, se consideriamo i numeri, i templi e le
realizzazioni di ciò che attualmente viene identificato come
cristianità. Il Signore, però, lo chiama infelice, miserabile, povero,
cieco e nudo, e gli consiglia persino di comprare da lui
dell’oro purificato dal fuoco, delle vesti pulite per coprire la
sua nudità, e del collirio affinché recuperi la
vista.
Di
tanto in tanto quegli stessi discepoli erano stati sorpresi a confrontarsi tra di
loro per scoprire
chi avrebbe guadagnato una posizione di rilievo appresso a Gesù.
Solo adesso capiscono che, se vogliono occupare un posto accanto a Gesù in questa vita, dovranno abbassarsi a lavare i luridi piedi altrui.
“Se
dunque io, che sono il Signore e il Maestro,
vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli
altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come
vi ho fatto io. In
verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha
mandato.”
(Giovanni 13:14-16).
Non avrai bisogno di molto collirio
per accorgerti che qui Gesù non sta parlando di acqua e sapone. E non sta neppure istituendo un rituale, ma ci
mostra soltanto lo spirito con cui dobbiamo agire gli uni
verso gli altri. Infatti, quando tuttora
si vedono alti dignitari del mondo religioso, riccamente vestiti, che letteralmente lavano i piedi ai
loro seguaci, si può essere certi che non è a questo che Gesù
si riferiva.
Abbiamo già
visto che l’acqua è una figura della Parola di Dio; inoltre, che chiunque è
nato di nuovo è stato generato da questa stessa “acqua” ed è
puro agli occhi di Dio; e, infine, che i nostri piedi
si sporcano dal contatto con la degradazione del mondo. Abbiamo anche compreso che Gesù è sceso
fino al più basso livello per benedirci. E allora
mi domando: come si potrebbe benedire i propri fratelli? Sarà forse lavandogli i piedi con dell’acqua in una bacinella? Assolutamente no.
Il Signore ci insegna a sminuire noi stessi davanti ai nostri fratelli, e ad applicargli
la ristoratrice Parola di Dio, che dà vigore e fortifica. Ogni volta che porti una parola di esortazione,
conforto o edificazione a qualcuno, in uno spirito di umiltà e mansuetudine, pratichi tale lavaggio dei piedi.
Tuttavia c’è una
grande differenza fra avere i piedi lavati e alzare il calcagno contro Gesù. È
quanto osserveremo nei prossimi 3 minuti.