#251 - Dimora di Dio - Giovanni 14:22-26

Uno dei discepoli, Giuda (non il traditore), non capisce come Gesù si sarebbe manifestato soltanto a loro e non al mondo. Probabilmente Giuda stesse pensando alla futura apparizione gloriosa del Messia, il Cristo, il quale verrebbe per regnare. Non si rende conto, però, che il Signore sta parlando di una manifestazione che non è pubblica, ma d’intimità per coloro che sono suoi.


Gesù gli risponde: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l'amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.” (Giovanni 14:23-24). Molto semplice, vero? Se dubiti della Parola di Dio, non ami Gesù.


Gli promette che ogni discepolo sarebbe stato una dimora di Dio in Spirito: “Noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.”. Come mai ha usato il plurale “noi”? Poiché, credendo in Cristo, sia il Padre che il Figlio fanno dimora nel credente attraverso lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo viene ad abitare in te, tuttavia è Dio nella sua totalità, ossia l’intera Trinità a essere coinvolta in simile operazione.


Quei discepoli avrebbero ricevuto tale privilegio solo qualche tempo dopo, quando la chiesa fosse formata nel giorno di Pentecoste, discendendo su di loro lo Spirito Santo. Sarebbe venuto ad abitare nella chiesa collettivamente e in ciascun credente individualmente. Ecco la ragione per cui oggigiorno qualsiasi nuovo convertito conosce meglio il Salvatore di quanto lo conoscessero i discepoli di Gesù, anche se camminavano accanto a lui in questo mondo prima della Pentecoste.


I discepoli, all’epoca dei vangeli, non avevano lo Spirito Santo dimorando in loro: erano come qualunque credente dell’Antico Testamento. Lo Spirito di Dio era “con” loro, ma non “in” loro. In 1 Corinzi 2:11 Paolo ce lo spiega in questo modo: “Chi tra gli uomini, infatti, conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio.”.


Ti faccio un esempio: il tuo spirito umano è la parte più intima di te, il quale ti conosce alla perfezione. Se io volessi sapere come sei veramente, cosa pensi e cosa ti piace, avrei bisogno di trapiantare in me il tuo spirito. Allora sì, ti capirei. Ciò è quanto Dio fa, nel momento in cui il suo Spirito viene ad abitare in te dopo aver creduto in Gesù. Inizi davvero a comprendere com’è Dio, cosa pensa, cosa gli piace...


Ora te ne sei accorto del perché suona così folle a un incredulo quando gli parli del vangelo? Senza la nuova vita che proviene da Dio e la ricezione dello Spirito Santo, è impossibile per chiunque intendere le cose di Dio. E Gesù continua mostrando agli apostoli come sarebbero stati capaci di scrivere i vangeli anche tanti anni più tardi, mentre gli dice: “Lo Spirito Santo... vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto. (Giovanni 14:26).


Nei prossimi 3 minuti Gesù ci presenterà un diverso tipo di pace.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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