#252 - Una pace diversa - Giovanni 14:27-31

Quando Gesù è morto, ha lasciato qui ben pochi beni materiali. Il suo patrimonio non era altro che alcuni capi di abbigliamento che sono stati sorteggiati fra i soldati che l’hanno crocifisso. Inoltre, non ci ha fatto pervenire niente di scritto di suo pugno, e tutto ciò che sappiamo su di lui e delle cose che ha detto, è quanto i suoi discepoli ci hanno tramandato.


Prima di morire, però, Gesù ci ha trasmesso nel suo testamento qualcosa di ineguagliabile, e il versetto 27 del capitolo 14 di Giovanni ce ne parla:Io vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Di quale pace sta parlando? Sì, proprio di quella che non abbiamo per natura, perché se l’avessimo non sarebbe stato necessario che l’Agnello di Dio venisse sulla terra a sacrificarsi sulla croce per noi.


Quando sta per essere immolato, il Signore ci indica una delle conseguenze di tale atto: la pace. Il suo sacrificio sarebbe l’unico mezzo perché Dio potesse fare pace con l’uomo. Una persona che crede in Gesù e accetta per sé tutto quanto quest’opera significhi, ha pace con Dio. Ed essa è eterna e permanente, che niente e nessuno potrà strappargliela.


Come ti sentiresti se avessi appena ricevuto la notizia di un cancro guarito? O di un tuo debito impagabile che è stato condonato? Oppure di una tua condanna, casomai fossi un criminale, che fosse stata annullata? Avresti pace rispetto a queste cose, cioè un senso di sollievo che ti porterebbe conforto e gioia. Infatti, avresti scambiato un futuro oscuro per un altro luminoso. Sarebbe esattamente così la sensazione di pace che invaderebbe il tuo cuore.


E come ti sentiresti se Dio ti dicesse che i tuoi peccati sono tutti perdonati, che vivrai per sempre in un corpo immortale e incorruttibile, e che hai un posto riservato per te nella gloria dei cieli? Io vi lascio la pace, vi do la mia pace”. Questa è l’eredità di Gesù per coloro che credono in lui. Non un sollievo temporaneo da un problema di salute, finanziario o legale, ma una pace eterna e consolidata dal Salvatore per mezzo della sua morte e risurrezione.


Tu ed io abbiamo entrambi ereditato il peccato di Adamo e non possiamo nemmeno ribattere di non aver nulla a che fare con quello che è successo nel giardino dell’Eden. In realtà ci basta vedere quante volte abbiamo già peccato per capire che ci serviamo costantemente di questa eredità. Ora Cristo ti offre un’altra eredità: il perdono completo dei tuoi peccati e la pace “che sopravanza ogni intelligenza (Filippesi 4:7). “Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la dà il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. (Giovanni 14:27).


Certo, anche il mondo ci offre una pace, tuttavia essa sarà simile ai pochi vestiti che i soldati hanno tolto a Gesù, i quali presto sarebbero pure marciti. La pace dataci dal mondo è soltanto una soddisfazione effimera, la stessa che proviamo, ad esempio, quando acquistiamo la prima macchina o quando conquistiamo un nuovo amore. D’altronde, quante volte hai desiderato disperatamente qualcosa, finendo poi per perdere del tutto l’interesse dopo averla ottenuta?


Scopri, nei prossimi 3 minuti, come ottenere il massimo dal tuo rapporto con Gesù.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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