#203 - Il Pastore regna - Salmo 24

Dopo esserci occupati del “buon Pastore” del Salmo 22, il quale dà la sua vita per le sue pecore, e del “grande Pastore” del Salmo 23, che pasce le sue pecore, arriviamo al Salmo 24. Qui il “supremo Pastore” stabilisce il suo regno sulla terra. Lo stesso Gesù che è morto e risorto, sarà colui che tornerà affinché prenda possesso di ciò che è suo.


Quando Cristo farà ritorno in questo mondo, regnerà per mille anni sul suo popolo terreno, cioè Israele. Allora la Chiesa, ossia il popolo celeste che il Signore sta riunendo in un solo corpo nel nostro periodo della grazia, ritornerà con lui perché regnino insieme sulle nazioni.


Il Salmo 24 ci dice che la terra è sua, poiché l’ha fatta lui. Nel primo capitolo del Vangelo di Giovanni, riferendosi a Gesù, l’evangelista scrive: “Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta. (Giovanni 1:3). In tale Salmo colui che è chiamato il “Re di gloria” è lo stesso che ha creato il mondo e ha assunto forma umana per morire su di una croce e poi risuscitare.


Infatti, capirai la Bibbia soltanto quando ti renderai conto che è un’unica storia, quella di Gesù, presentatoci nei suoi molteplici aspetti da personaggi ed episodi diversi. Nella Genesi, ad esempio, lui appare come Creatore quandoElohim”, parola ebraica al plurale, dichiara: “Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza” (Genesi 1:26).


Lo si vede anche rappresentato in ogni sacrificio di animali, i quali erano fatti morire a causa del peccato dell’uomo, a cominciare da quello che è stato ucciso per coprire con tuniche di pelle la nudità di Adamo ed Eva. Man mano che si procede nella lettura della Bibbia, le figure diventano sempre più nitide, soprattutto quando i profeti iniziano ad annunciare l’avvento di Gesù come uomo.


Nel capitolo 7 del suo libro, scritto settecento anni prima della venuta di Cristo, era già stato rivelato da Isaia che una vergine partorirebbe un figlio. Nel capitolo 9 del medesimo libro, il profeta ci fornisce dettagli su chi sarebbe questa persona: “Poiché un bambino ci è nato, un figlio ci è stato dato, e il dominio riposerà sulle sue spalle; sarà chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace” (Isaia 9:5).


Lui è umano e allo stesso tempo divino. Porta il governo sulle sue spalle. Gesù è il “Re di gloria” di questo Salmo. È il “Consigliere ammirabile”, dato che è onnisciente, conoscendo ogni cosa. È “Dio forte”, giacché è onnipotente. È il “Padre dell’eternità”, l’origine di tutto. Infine, è il “Principe della pace”. Gesù è Dio.


L’incarnazione però continuerà ad essere un mistero più grande della nostra capacità di comprendere. Puoi accettarla e goderne i benefici solamente per fede. Nei prossimi 3 minuti torneremo a dedicarci a Gesù nella sua umanità, nel capitolo 10 del Vangelo di Giovanni.


Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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