Il capitolo 13 inizia parlandoci dell’amore che Gesù aveva
per i suoi discepoli, e che avrebbe continuato ad avere
fino a quando non avesse
finito quello che era venuto a fare qui. Siamo abituati a leggere la Bibbia
solo per trovare in essa cosa dovremmo fare
per Dio, mentre il suo scopo principale è mostrarci ciò che Dio ha fatto
per noi.
Nel versetto 3 c’è scritto che
Gesù sapeva “che il
Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che
era venuto da Dio e a Dio se ne tornava.”
Per caso
conosci qualcun altro nelle cui mani Dio ha depositato tutte le cose? Se
Dio ha messo ogni cosa nelle mani di Gesù, allora questo include anche
il
destino del mondo e delle persone. E tu sei
uno di loro.
Gesù è venuto sulla terra con due obiettivi in
mente. Il primo
era quello di risolvere la questione del peccato che ha rovinato la Creazione e che potrebbe macchiare la reputazione di Dio.
Era in gioco la gloria di Dio, perciò doveva essere risolto. In questo
senso ampio della sua morte, Gesù è “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”
mediante il sacrificio di se stesso (Giovanni 1:29).
L’altro obiettivo
era salvarti attraverso il medesimo sacrificio.
Devi capire che l’Agnello di Dio è morto
per togliere il peccato del mondo, e qua la parola “peccato” è al singolare. Però è
morto anche per prendere su di
sé i peccati di coloro che credono in lui, i “peccati” al plurale (1 Pietro 2:24). L’opera di
Cristo è universale, ma il perdono è individuale. Soltanto
chi crede in Gesù può godere del perdono dei propri peccati.
Potresti magari argomentare che non esistevi
quando Adamo ha peccato, tuttavia hai
comunque ereditato il peccato, purtroppo. E come se fosse l’eredità
maledetta ricevuta da un tuo nonno spacciatore, frequentemente riscuoti
la “droga” che lui ha lasciato
sepolta nel tuo cortile, cioè pecchi ogni giorno. Che cosa farai nel
momento in cui ti verrà chiesto di renderne conto? Dirai di essere innocente?
Intanto ti faccio notare che pure
tu non esistevi quando Gesù è
morto, ma adesso puoi ricevere i benefici di quel suo sacrificio. Così come il peccato e la
morte sono entrati nel mondo
per mezzo di un solo uomo, così la risurrezione e la vita possono essere tue, grazie a un
solo uomo: “Dunque, come con una
sola trasgressione la condanna si è estesa a tutti gli uomini, così pure, con un
solo atto di giustizia, la giustificazione che dà la vita
si è estesa a tutti gli uomini. Infatti, come
per la disubbidienza di un solo uomo i molti
sono stati resi peccatori, così anche
per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti.” (Romani 5:18-19).
La
morte di Gesù, che ha pagato il prezzo per i tuoi peccati, è avvenuta duemila anni fa, però il perdono dei tuoi peccati lo ricevi nel
momento in cui credi in Gesù. Sulla croce è
morto per “tutti”, eppure ha pagato i peccati di “molti”.
E cosa significa? Che non tutti saranno salvati, ma soltanto i molti
che credono in lui. Nella parabola del tesoro nascosto nel
campo, l’uomo compra l’intero
campo solamente per
causa del tesoro nascosto in esso (Matteo 13:44). Se credi in Gesù, fai
parte di tale tesoro.
Nei prossimi 3 minuti capiremo meglio
chi è costui che è uscito da Dio e che
ora sta per tornare a Dio.