#122 - Il velo squarciato - Matteo 27:50-54

Quando Gesù lancia il grido che segna il momento della sua morte, la creazione entra in convulsione, essendo solidale con il Creatore. La terra trema, le rocce si schiantano e le tombe si spalancano. Dopo la risurrezione di Gesù, molti vedrebbero uscire da questi sepolcri persone risuscitate.

Nemmeno il Tempio di Gerusalemme ne esce intatto. Al momento della morte di Gesù il velo, che impediva l’accesso al Santo dei Santi, si squarcia in due, da cima a fondo, cioè da Dio verso l’uomo. Era in quel luogo che si custodiva l’Arca dell’Alleanza, la quale gli israeliti hanno portato per quarant’anni attraverso il deserto, durante il loro pellegrinaggio dall’Egitto alla terra promessa. L’arca rappresentava la presenza stessa di Dio e nessuno poteva toccarla, altrimenti morirebbe.

Solo il sommo sacerdote poteva entrare nel Santo dei Santi una volta l’anno e portando un catino con il sangue di un animale sacrificato. Lui spruzzava questo sangue sul coperchio dell’arca, chiamato il propiziatorio. Qualsiasi altra persona che vi entrasse morirebbe, compreso il sacerdote se non portasse con sé il sangue. La paura che le persone naturalmente hanno di incontrarsi con Dio è giustificata. Incontrarlo senza il salvacondotto sicuro del sangue, è una condanna certa.

Per noi quest’idea non dovrebbe poi essere così strana. Infatti, tutti i giorni siamo obbligati a presentare una sorta di salvacondotto o di biglietto per entrare da qualche parte. Dovrai presentare il tuo ticket, il tuo biglietto o il tuo badge per poter entrare in un cinema, in un aereo o in un’azienda. A seconda del Paese, rischierai anche di essere ucciso se cercherai di attraversare la sua frontiera senza un passaporto o senza un visto.

Se prima l’accesso alla presenza di Dio era limitato al sacerdote ebreo, che portava il sangue di un animale sacrificato, adesso quest’accesso è affrancato a tutti quelli che credono nel vero Agnello di Dio, Gesù, e nell’efficacia del suo sangue versato sulla croce. Alcune religioni insistono ancora sul fatto che tu abbia bisogno di un sacerdote che ti rappresenti davanti a Dio o che ti garantisca quest’accesso, ma lo stesso apostolo Pietro rifiuta quest’idea. Così ha scritto lui su coloro che credono in Gesù: “una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s’è acquistato” (I Pietro 2:9).

Nell’epistola agli Ebrei c’è scritto che chiunque crede in Gesù ha la “libertà d’entrare nel santuario in virtù del sangue di Gesù, per quella via recente e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne” (Ebrei 10:19-20). Se credi in Gesù, i tuoi privilegi d’accesso sono infinitamente maggiori di quelli dei sacerdoti giudei. Non lasciare mai che qualcuno che s’intitoli “sacerdote” ti tolga questo privilegio, o che voglia mettersi tra te e Dio. La Parola di Dio è chiara: “Poiché v’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo.” (I Timoteo 2:5).

E se invece qualcuno ti dirà che hai bisogno di un intermediario o di un mediatore per andare a Gesù? Beh, allora ascolta quello che lui stesso ci ha detto: “Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi darò riposo.” (Matteo 11:28).

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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