#124 - La resurrezione - Matteo 28:1-7

Il primo giorno della settimana incontriamo qui due donne tristi, Maria di Magdala e l’altra Maria, madre di Giacomo e di Iose, le quali si recavano al sepolcro di Gesù. Un po’ prima si era verificato un terremoto e un angelo aveva rimosso la grande pietra dall’ingresso della tomba, sedendovi sopra. E dove erano le guardie del sepolcro? Beh, le guardie erano svenute quando hanno visto tutto quello che stava succedendo.

L’angelo dice alle donne di non aver paura, poiché Gesù era già risuscitato. E indica loro di guardare il posto dove prima giaceva, all’interno del sepolcro sotto forma di grotta. La pietra era stata rimossa, non perché Gesù se ne uscisse, ma affinché le donne potessero entrarci, giacché lui era in grado di passare attraverso i muri con il suo corpo risorto. L’angelo, poi, aggiunge che loro dovrebbero andare subito a raccontare ai discepoli che Gesù era risuscitato.

Le buone novelle di Dio sarebbero incomplete senza questo capitolo che ci parla della resurrezione di Gesù. Senza di essa non ci sarebbe speranza per l’umanità. L’apostolo Paolo ci dice, nella sua Prima lettera ai Corinzi, che “se Cristo non è risuscitato, vana dunque è la nostra predicazione, e vana pure è la vostra fede.” (I Corinzi 15:14). L’hai sentito bene? Se credi a tutto quello che c’è riguardo a Gesù, però dubiti della resurrezione, starai sprecando il tuo tempo.

Paolo ci spiega che la morte è entrata nel mondo per opera di un solo uomo, Adamo, e che anche la resurrezione dai morti è venuta tramite un solo uomo, Gesù (I Corinzi 15:21). Tutti quelli che sono in Adamo muoiono; tutti quelli che sono in Cristo risorgeranno. Il primo uomo, Adamo, è l’uomo naturale, terreno, mortale. Il secondo uomo, Gesù, è l’uomo spirituale, celeste, eterno (I Corinzi 15:47). In quale uomo sei tu?

Il corpo di Gesù nel sepolcro non è stato sostituito da un altro, lui stesso è risorto. Così, anche coloro che credono in lui risorgeranno in corpi trasformati, ma mantenendo le proprie caratteristiche di individualità che avevano quando sono vissuti qui. La resurrezione non è una reincarnazione, o lo spirito della persona che viene a vivere in un altro corpo. La resurrezione non è né una ristrutturazione del vecchio corpo, né il ritorno della persona in un corpo etereo e immateriale.

Il corpo di Gesù risorto è materia, però una materia diversa da quella che conosciamo noi. Cioè, lui poteva attraversare una parete per andare a trovare i suoi discepoli in una stanza con le porte chiuse, e poteva pure mangiare del pesce e del miele per dimostrargli che non era uno spirito vagante. In questo esatto momento c’è un Uomo in cielo, Gesù, in carne ed ossa, il precursore di molti che risusciteranno come lui è risorto, e vivranno così, in un corpo, per tutta l’eternità. Io sarò me stesso, tu sarai te stesso; io avrò il mio corpo, e tu avrai il tuo corpo, incorruttibile, immortale, impareggiabile.

Nessuna opera di fantascienza scritta dagli uomini potrà mai descrivere ciò che è già stato preparato per chi crede in Gesù, che è morto per la nostra salvezza ed è risorto per la nostra giustificazione. Nei prossimi 3 minuti le donne si incontreranno con il risuscitato.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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