Non è, però, soltanto questo. Esse corrono, perché chiunque crede in Gesù sa che il tempo stringe. Le buone novelle della morte e della resurrezione dell’Agnello di Dio devono essere trasmesse con carattere d’urgenza. Da un momento all’altro la porta dell’opportunità si chiuderà.
Mentre queste donne si dirigono da una parte, con il cuore carico di timore e d’allegria, le guardie, che avrebbero dovuto custodire il sepolcro e impedire che fosse violato, s’incamminano verso il lato opposto. Il loro cuore è pieno di terrore e di tristezza, perché sapevano che il codice militare dell’epoca esigeva che il soldato, fallendo nel compimento del suo dovere, avrebbe dovuto pagare con la propria vita.
Così, da un lato le donne si avviano a diffondere la resurrezione e la vita, dall’altro lato i soldati portano con sé la propria sentenza di condanna e di morte. Sempre troverai queste due classi di persone nel mondo: quelle che hanno una relazione con Gesù e la loro salvezza garantita dalla sua morte e dalla sua resurrezione, e quelle che sono tramortite e cieche alle realtà del mondo spirituale. Queste ultime portano in se stesse la propria sentenza.
Mentre le donne hanno un incontro personale con il Risorto, i soldati hanno un incontro con i capi sacerdoti. Nonostante siano delle guardie agli ordini di Pilato, non osano andare direttamente alla loro guarnigione. Allora, i sacerdoti li subornano, affinché dicano che stavano dormendo mentre i discepoli rubavano il corpo di Gesù. I sacerdoti garantiscono loro che se la caveranno, anche se la storia arrivasse alle orecchie del governatore, e che non verrebbero uccisi per non aver compiuto il loro dovere.
I soldati avrebbero potuto persino pensare di essersi sbarazzati dei loro problemi, ma in futuro ne avrebbero ancora maggiori. Cioè, avrebbero dovuto rendere conto a Dio di tutto ciò. C’è solo una via d’uscita da questa condanna. Nel Vangelo di Giovanni, Gesù ci dice: “In verità, in verità io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.” (Giovanni 5:24).
I sacerdoti avevano assicurato a quelle guardie corrotte che sarebbero state al sicuro dalla condanna temporale. Gesù ci assicura che chiunque crede in lui non sarà condannato eternamente. Quale tipo di salvezza stai cercando, quella momentanea, la quale il mondo ti offre se negherai di avere a che fare con il Risorto, o quella eterna? Nel frattempo, le donne s’incontrano con Gesù, si gettano ai suoi piedi e lo adorano. Queste donne erano ebree, adoratrici del Dio unico, e non avrebbero mai adorato Gesù se lui non fosse stato Dio.
Nei prossimi 3 minuti i discepoli riceveranno la più grande di tutte le missioni.
Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)