#128 - La Luce - Giovanni 1:5-11

“E la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta”, non hanno potuto resisterle. Dio è luce e in lui non ci sono tenebre. Le tenebre non fanno parte della creazione originale di Dio; esse sono una conseguenza del peccato degli angeli in tempi ancestrali, e anche del peccato dell’uomo che si è disseminato da Adamo.

Tecnicamente parlando le tenebre non esistono. Sono solo l’assenza di luce, un vuoto uguale a quello che si trova nel cuore umano rovinato dal peccato originale. Nella Genesi, dopo che Adamo aveva peccato, Dio gli ha chiesto: “Dove sei?” (Genesi 3:9). Quando Dio ti domanda qualcosa, non è perché lo voglia sapere, ma per risvegliare la tua coscienza. In pratica, Dio gli stava dicendo: “Adamo, guarda un po’ dove sei andato a finire!”.

Dio, però, vuole invertire questa condizione, e proprio per questo Gesù è venuto nel mondo. La vera luce era nel mondo, ma il mondo, che era stato fatto da lui, non l’ha conosciuto. “È venuto in casa sua”, dal popolo giudeo che gli apparteneva, “e i suoi non l’hanno ricevuto” (Giovanni 1:11).

Come quegli insetti nottambuli, che si nascondono sotto una pietra perché odiano la luce, così noi scappiamo da Gesù. Questa fuga fa parte dei sintomi causati dal peccato. Sì, ora mi vedi qui, parlandoti di Gesù, però non pensare che sia sempre stato così. Anch’io prima mi allontanavo dalla vera luce, facendolo in una maniera molto sottile e ingannevole: ero uno spiritualista.

Nel mio modo di pensare, da spiritualista, Gesù era soltanto un grande maestro o uno spirito illuminato. Lo paragonavo a uomini come Buddha, Gandhi e altri. E l’idea di divinità che avevo di Gesù era di qualcuno che portava con sé una specie di scintilla divina, conquistata dopo molte evoluzioni, e conseguita attraverso successive reincarnazioni.

Non è, però, un simile Gesù che il vangelo ci mostra. Esso ci parla di un Gesù che è il verbo o l’elemento che dà origine a ogni azione e a ogni realizzazione, il Dio creatore stesso. Qualche tempo fa questo stesso Gesù mi ha infastidito, così come dovrebbe infastidirti ora, se non ti sei ancora convertito. E sai perché? Perché la luce rivela tutte le cose. Essa ci svela ciò che le tenebre cercano di nascondere. Alla luce della presenza di Gesù io sono quello che sono; i miei peccati vengono a galla e i miei difetti sono manifesti. Nessuno resta indifferente alla luce.

Allora, cosa dovresti fare? Beh, potresti voltare le spalle alla luce, come un bambino che si copre gli occhi con le mani e pensa di nascondersi. Eppure, la luce continuerà sempre lì, brillando e denunciando chi sei e dove sei. Un giorno anch’io ci ho resistito, ma l’amore di Gesù mi ha costretto a riconoscere il mio peccato e a lasciarmi salvare da lui. Così, come una pellicola fotografica che viene sovraesposta alla luce, tutte le mie macchie sono sparite, tutti i miei peccati sono stati perdonati. In quel giorno sono stato fatto figlio di Dio da lui stesso. Ed è su questa nuova nascita che Giovanni ci parlerà nei prossimi 3 minuti.

Mario Persona - (Tradotto da Cristina Fioretti)

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