Se la religione fosse sufficiente
per salvare qualcuno, Nicodemo non avrebbe avuto bisogno di parlare con Gesù. Lui
era un uomo religioso, un’autorità nel giudaismo, ma va a trovarlo di notte. In una società ancora senza l’elettricità, uscire la notte
per incontrare uno sconosciuto
era insolito, a meno che tu non volessi essere
visto dai tuoi amici. Forse è stato questo il
caso di Nicodemo.
Ai sacerdoti, ai farisei e ai sadducei non è piaciuta
per niente questa situazione. Prima
era apparso quel tizio di
nome Giovanni che battezzava e annunciava l’arrivo dell’Agnello di Dio. Poi viene Gesù, compiendo miracoli e attirando le folle. Il
clero odia la concorrenza, anche se proviene da Dio stesso, venuto al mondo in
forma umana.
Nonostante la
sua religione, Nicodemo sente che gli
manca qualcosa. Chiama Gesù Maestro, non sapendo ancora che è davanti a colui che il
profeta Isaia indicava che sarebbe chiamato “Consigliere ammirabile, Dio
potente, Padre
eterno, Principe della pace” (Isaia 9:5). Considerare Gesù soltanto un
maestro o uno spirito evoluto, così come oggi alcuni preferiscono chiamarlo, sarebbe, ad esempio, come congratularsi con Albert Einstein
per aver saputo sommare due più due. Gesù è Dio e come tale deve essere riconosciuto e adorato.
La risposta di Gesù sembra non avere nulla a che fare con l’inizio del discorso di Nicodemo,
ma non è così. Subito dopo essere stato lodato come maestro, Gesù dichiara: “In verità, in verità io ti dico che se
uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio.” (Giovanni 3:3). In altre parole, se Nicodemo volesse parlargli, dovrebbe essere su un altro livello.
Prima di poter comprendere la sfera in cui
Gesù operava, Nicodemo avrebbe avuto bisogno di ricevere una nuova vita,
di essere trasformato in una nuova creazione. Dovrebbe nascere di
nuovo, nascere dall’alto,
nascere da Dio.
Così, Gesù
usa l’esempio della nascita naturale.
Prima di nascere, sicuramente tu non avevi la minima idea di cosa ci fosse fuori da quel tuo piccolo mondo, in cui hai trascorso i
nove mesi di gestazione. Inoltre, la tua generazione e la tua nascita non
sono mai dipese da te, ma dai tuoi genitori. Tutte le decisioni e tutti gli sforzi
sono stati presi da altri, e non da te. Sei stato un
agente passivo
durante l’intero processo. Ciò che Gesù intende dire è che, sebbene sia necessario che Nicodemo nasca di nuovo
per vedere il regno di Dio, non potrebbe farlo da se stesso, così come è impossibile che qualcuno decida da
solo di nascere in questo mondo.
A questo punto Nicodemo capisce ancora meno di
quanto ne capisse prima,
quando aveva cominciato a parlare con Gesù. Non riesce a pensare fuori dagli schemi delle cose naturali,
per questo gli domanda come sia possibile che qualcuno possa “entrare una seconda
volta nel seno di
sua madre e nascere?” (Giovanni 3:4). Gesù, però, gli risponde che non sta parlando di una nascita naturale, e perciò non
si tratta di tornare nel grembo materno o di reincarnarsi, come credono alcune persone. Bisogna nascere dall’acqua e dallo Spirito
Santo. Ne avrai già sentito parlare dello Spirito
Santo, ma di quale acqua Gesù ci parla qui? Questo sarà quello che vedrai nei prossimi 3 minuti.